Elezioni regionali Basilicata 2019, Bolognetti (Radicali Lucani), in sciopero della fame dal 27 febbraio 2019 per la vita di Radio Radicale e il diritto a poter conoscere per deliberare, scrive Csm e Procuradi Catanzaro per fare chiarezza sul Magistrato del Movimento 5 Stelle designato assessore. Di seguito il testo integrale.
Alla cortese attenzione:
Signor Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in qualità di Presidente del CSM
Dr. Davide Ermini, Vice Presidente CSM
Dr. Riccardo Fuzio, Procuratore Generale Corte di Cassazione
Dr. Giovanni Mammone, Primo Presidente Corte di Cassazione
dr. Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro
Come le SS.VV. Ill.me sanno, il 24 marzo si sono svolte le elezioni regionali lucane. Nel corso della campagna elettorale, il dr. Antonio Mattia, candidato alla presidenza della Regione Basilicata per il Movimento 5 Stelle, ha ritenuto di dover anticipare i nomi di coloro che, in caso di vittoria, sarebbero stati chiamati a ricoprire la carica di Assessore regionale. Per ciò che concerne l’assessorato alla sanità, però, il dr. Mattia, si è limitato a riferire alla stampa cheil prescelto sarebbe stato un magistrato in forze al Palazzo di Giustizia di Potenza.
A poche ore dal voto, nella giornata del 22 marzo, sullo spazio facebook del dr. Mattia e di alcuni assessori in pectore, quali ad esempio il dr. Maurizio Lazzari, veniva pubblicato un manifesto in formato jpeg nel quale apparivano le foto di quattro dei cinque assessori scelti dal Movimento 5 Stelle, accompagnate da una brevissima nota biografica. Nel quinto spazio del citato manifesto al posto della foto campeggiava la scritta “Assessore alla Sanità”, con in calce la seguente didascalia: “Magistrato in servizio presso il Palazzo di Giustizia di Potenza”. Per ciò che concerne le note biografiche relative al misterioso magistrato, gli autori del manifesto riportavano quanto segue: “Esempio di terzietà, correttezza, e di equilibrio nell’esercizio della delicata funzione giurisdizionale esercitata”. Alla luce di quanto ho brevemente esposto, mi consento di sottoporre alle SS. VV. alcune mie brevi considerazioni.
La maldestra scelta del dr. Mattiaha scatenato una sorta di toto-magistrato e infinite e sconvenienti dietrologie.
L’improvvida uscita del Mattia ha creato un clima di sospetti e pettegolezzi e,a mio avviso, ha fatto nascere dubbi sulla “terzietà” del misterioso magistrato che avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di Assessore regionale alla Sanità.
Di fatto, l’intero Palazzo di Giustizia di Potenza è stato trascinato di peso in campagna elettorale e utilizzato impropriamente, volendo usare un eufemismo, come mezzo di propaganda, presumibilmente per avallare la decantata “onestà, onestà, onestà”, parola d’ordine e grido di battaglia del Movimento 5 Stelle.
Il dr. Mattia e il Movimento 5 stelle hanno di fatto utilizzato la figura del magistrato, il cui nome resta tuttora ignoto, per tentare di accrescere il loro appeal elettorale. Così facendo hanno non solo contribuito acreare sospetti e veleni, ma hanno anche manifestato una totale mancanza di rispetto nei confronti dell’ordine giudiziario.
Come se non bastasse, il dr. Mattia, a urne chiuse e a spoglio in corso, riferendosi al magistrato misterioso, ha anticipato che lo stesso “sarebbe stato comunque promosso”.
Nel consentirmi un pizzico di ironia, verrebbe da chiedersi se sia opportuno che le promozioni di magistrati in servizio in Basilicata vengano anticipate e annunciate da esponenti del Movimento 5 Stelle. A mio avviso, il magistrato che avrebbe dovuto ricoprire la carica di assessore dovrebbe opportunamente e con urgenza essere trasferito ad altra sede non lucana, oltre che ovviamente promosso come preannunciato dal dr. Mattia. Nel porgere alle SS.VV. i miei più cordiali saluti, allego alla presente la lettera che in data 20 marzo ho ritenuto di dover indirizzare al Presidente della Corte d’Appello di Potenza e al Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Potenza.