Il candidato consigliere regionale della lista Basilicata Positiva-Bardi Presidente, Giovanni Scarola, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Viviamo in un tempo in cui pochi, eterni manovratori , vogliono convincerci che qualche weekend di pienone sotto un tendone , con artisti già passati più volte da Matera, sia l’unica via d’uscita per l’intera comunità di Matera-Basilicata2019.
La realtà è invece nella carne viva delle famiglie lucane che vedono altrove, ma non qui, la casa delle future generazioni.
La terra di Basilicata è un territorio fisico “ostile”, molto esteso per una popolazione piccola e diffusa capillarmente. Gli ultimi 5 anni hanno strappato via 25.000 abitanti dalla nostra regione. Dopo anni di governo e gestione del potere in molti oggi, in campagna elettorale, strillano che potevano fare di più. E meno male che non si sono impegnati al massimo, avrebbero potuto azzerare completamente la nostra popolazione!
E’ tempo di svoltare e ripartire dal protagonismo di noi lucani. Lo sviluppo di un territorio si alimenta solo con una rinnovata fiducia dei cittadini, che devono essere i primi investitori nella propria terra. Gli strumenti di sostegno al reddito, pure necessari, devono essere accompagnati da politiche di sviluppo che nel breve periodo assicurino una sicura, stabile e dignitosa occupazione. Promettere proroghe ad oltranza (e spesso ad orologeria, in corrispondenza delle scadenze elettorali) del reddito d’inclusione significa promettere povertà all’infinito: nessuno dev’essere lasciato nel bisogno, ma a tutti dev’essere garantita la dignità del lavoro.
Non serve piangersi addosso invocando il PIL nazionale che riduce le risorse. Noi siamo parte di quel PIL, noi abbiamo risorse e capacità per migliorare la nostra economia, senza pietire aiuti. Ripartiamo dal recupero di tutte le risorse del bilancio regionale che oggi sono spese per acquistare fuori regione beni e servizi che, con sane politiche industriali, potrebbero essere prodotti qui. Ripartiamo affiancando alle misure per la creazione di nuove imprese misure di sostegno alle imprese già esistenti che oggi, pur creando reddito ed occupazione, combattono elevate tassazioni e ritardi nell’incasso dei propri ricavi. Lasciamo scegliere agli imprenditori se concorrere per aiuti in conto capitale per gli investimenti o aderire ad un fondo per il credito d’imposta, estendendo ad ogni area artigianale e industriale di ogni comune della nostra Basilicata il fortunato modello della Zona Franca Urbana di Matera.
E che dire di cultura e turismo? Sono elementi imprescindibili per una lungimirante politica di sviluppo del territorio e di tutta la nazione. Lo straordinario patrimonio storico, artistico, archeologico e paesaggistico della nostra Regione, e di Matera in particolare, impone una radicale revisione delle politiche regionali e locali, sinora deboli e macchiate da forme inaccettabili di campanilismo. Matera2019 è praticamente finita e non abbiamo un teatro vero. Ormai bisogna guardare ben oltre il 2019, ponendoci obiettivi lungimiranti e concreti per ricadute durature e non effimere sull’economia del territorio e sulla vita delle persone. Sarà possibile solo attraverso una governance veramente partecipata ed aperta nel processo di elaborazione e definizione delle politiche turistiche e culturali. Ripartiamo dalla condizione imprenscindibile di tenere la “politica” fuori dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 e spingendo dentro tutti quei Lucani che, fuori dalla regione, eccellono ed onorano il nome e l’immagine della Basilicata nel mondo. Perché anche noi lucani siamo umani, dalla politica locale non vogliamo nulla più di quel che meritiamo e ci spetta.
Mar 22