Elezioni regionali Basilicata 2024, Basilicata Casa Comune: Istat certifica il declino demografico della Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Da settimane l’Istat, un organismo che di certo non può essere considerato di parte, continua a raccontare e a dimostrare con le sue ricerche ciò che ha animato la nostra scelta di impegnarci in politica: la Basilicata è una regione in declino, che è stata governata in modo pessimo da Bardi e che richiede un rinnovamento radicale della classe dirigente per poter ripartire.
Dopo i dati impietosi delle scorse settimane sull’assistenza sanitaria, l’assenza di strade e ferrovie all’altezza, l’arretratezza del nostro sistema idrico, L’Istituto Nazionale di Statistica ha infatti certificato che la nostra regione ha l’indice di nuovi nati più basso d’Italia, il più alto indice di riduzione degli abitanti e un’aspettativa di vita inferiore al resto d’Italia.
Siamo rimasti in soli 533mila persone a vivere qui, inclusi i nuovi cittadini provenienti da altre parti del mondo.
Insomma: in Basilicata non si nasce e dalla Basilicata si va via, perché in Basilicata si vive male. Questa è l’eredità del duo Bardi-Pittella, che adesso parlano di programmi come se negli ultimi dieci anni fossero stati dei passanti.
Questi numeri inoltre innescano una spirale al ribasso sui trasferimenti finanziari dallo Stato alla Regione, a partire dalla sanità.
Basilicata Casa Comune prevede un piano straordinario per il lavoro, che conterrà anche un approfondimento specifico sul rimboschimento e la forestazione, con i quali potremo contemporaneamente offrire migliaia di nuove assunzioni e rendere la nostra regione all’avanguardia nazionale sulla sostenibilità ambientale. Inoltre, con il piano “100 strade per 100 comuni”, che sarà illustrato nel dettaglio nei prossimi giorni, puntiamo a ridurre l’isolamento di chi vive nei comuni più periferici, favorendo la crescita economica e l’offerta di servizi. Nel nostro programma sono previste anche agevolazioni fiscali per chi investirà in innovazione, ambiente e nuove tecnologie.
Vogliamo far sì che i giovani non debbano fuggire e che possano avere le condizioni migliori per costruire una famiglia. Vogliamo farlo subito. Non vogliamo che i cittadini siano ingannati dalla politica com’è accaduto negli ultimi dieci anni.
Siamo nel bel mezzo di una tempesta perfetta, di un circolo vizioso che va spezzato con la forza del voto democratico, il 21 e il 22 aprile.