Alla guida del centrosinistra nelle elezioni del 2024 in Basilicata “appare opportuno candidare un’espressione della cosiddetta società civile che veda d’accordo tutte le diverse sensibilità, porti valore aggiunto alla coalizione in termini di apprezzamento e di voti e possieda significative esperienze di gestione”: è l’indicazione dell’ex presidente democristiano della Regione Basilicata (1990-1995) ed ex parlamentare di centrosinistra Antonio Boccia.
In una nota, Boccia, ha spiegato che “candidare un esponente di ‘apparato’, per l’aria che tira nell’elettorato, non è proprio il massimo.
Peggio ancora se fosse un esponente del vecchio ‘armamentario'”, perché l’elettorato di centrosinistra “avverte l’esigenza di rinnovamento e compattezza”.
“Le prossime elezioni regionali si svolgeranno in una fase del tutto particolare e, probabilmente, anche eccezionale.
Bisogna misurarsi con la realtà.
Bisogna farsene una ragione, fare il necessario sacrificio e mettersi di lato. Tutto questo è indispensabile se si vuole vincere. Se si vuole far uscire la Basilicata dal pantano in cui l’ha portata il centrodestra. E questo è l’unico motivo che mi ha spinto ad intervenire e a dare il mio contributo. Sono certo, comunque, che partiti e persone si rendono conto, anche più di me, della gravità del momento ed opereranno al meglio per conseguire questo risultato. Ho fiducia, in particolare, che il segretario regionale del Pd operi per aiutare il campo largo a ritrovarsi intorno all’obbligo ( per il bene dei lucani) di battere la destra e per favorire conseguentemente e rapidamente l’accordo su un candidato alla guida della coalizione di centrosinistra”.