Generazione Lucana, organizzazione giovanile che si occupa di Politiche giovanili, nell’ultimo mese ha condotto un format denominato “PNRL: Politiche Non convenzionali per le Regionali Lucane”.
Il format, che prende il suo nome dai fondi del PNRR, ha visto la partecipazione di giovani di tutto il territorio lucano, in qualità di esperti o meno esperti, per dibattere di:
– Infrastrutture e servizi
– Ambiente e turismo
– Formazione e Cultura
– Politiche giovanili e lavoro
Le puntate sono disponibili su: https://www.facebook.com/generazionelucana
A conclusione del format, è stata scritta una lettera partecipata indirizzata a candidati, cittadini, partiti ed organizzazioni.
Di seguito il testo integrale:
Caro candidato, cara candidata,
Caro partito, caro elettorato,
Cari enti ed organizzazioni;
Questa lettera viene dal futuro: in Basilicata, tutto è andato per il meglio!
In questo pezzo di Sud, tutto è andato per il meglio: l’aria che si respira è pulita, non ci sono polveri sottili o estrazioni di petrolio di cui preoccuparsi.
Abbiamo fatto della lentezza il nostro punto di forza: creando un modello di sviluppo unico fondato sulla riproducibilità, sulla reciprocità e la valorizzazione del patrimonio artistico-paesaggistico e culturale della nostra terra.
La Basilicata, non più mercificata, ha costruito in maniera corale una nuova idea di sé stessa: un’idea democratica in cui ognuno ed ognuna abbia avuto spazio nella rivoluzione.
Pensa che la Basilicata è così cambiata che adesso i/le giovani non vanno più via! Possono trovare qui spazio di rappresentatività, sostegno nella formazione, nel lavoro e nel benessere psico-fisico.
Le scuole, i servizi e gli impianti sportivi non sono più così lontani grazie ad una rete di trasporti paesaggistici, che ha permesso di garantire servizi e mobilità a tutti e tutte e conoscere ciò che ogni piccolo comune ha da offrire.
Tutte queste azioni sono nate da processi di ascolto, empatia e discussione critica nate dal basso: si è dato spazio e valore ad ogni tipo di professionalità ed intelligenza.
Abbiamo dato valore alle relazioni, alla reciprocità ed alla cura: riconoscendo un ruolo ed un’importanza a livello istituzionale!, ricostruendo politiche che seguono i bisogni più che i profitti.
Era da tempo che non si vedeva una democrazia così partecipata!
e che effetti ha avuto!
Non uno sviluppo che non tende a massimizzare profitti incurante del fatto che molte delle risorse che utilizza non sono rinnovabili, ma una circolarità sostenibile da un punto di vista sociale, ambientale, ed economico.
Insomma una Basilicata che con tanta curiosità e costanza ha saputo reinventarsi e sburocraticizzarsi: una Basilicata eutopica!
Bello vero?
…ma a questa Basilicata ancora dobbiamo arrivarci.
con l’augurio che questo momento di silenzio elettorale, non sia solo un’assenza di parole, ma una rumorosa e corale riflessione su cosa davvero possiamo fare, insieme, per questa regione.