Elezioni Regionali in Basilicata, Centro Democratico: si facciano primarie di coalizione, è la formula vincente per il centro-sinistra.
Si è tenuto oggi presso la sede nazionale del Centro Democratico l’incontro tra il coordinamento regionale del partito in Basilicata e i vertici nazionali, alla presenza del leader del movimento Bruno Tabacci.
Oltre al lancio della campagna per il radicamento sul territorio del partito è stata assunta la decisione di formalizzare alla coalizione di centrosinistra la proposta di indire per le prossime elezioni regionali le primarie di coalizione, che la recente tornata di elezioni amministrative hanno dimostrato essere una formula vincente per l’alleanza.
Per parlare a tutti coloro che si sono allontanati dal centrosinistra, e per coagulare le parti attive della cittadinanza intorno ad un progetto vincente, occorre allargare la partecipazione.
Il centrosinistra in Basilicata ha dimostrato cultura di governo, ma per riconfermare i buoni risultati e la guida della Regione serve maggiore inclusività.
Il coordinamento regionale di CD formalizzerà la proposta nel corso delle prossime ore.
“Anche in queste consultazioni amministrative il sistema delle autonomie locali si è dimostrato soggetto fondamentale per l’affermazione del centrosinistra quale coalizione di governo del territorio sino a conseguire, dopo i ballottaggi, uno storico 16 a zero, riconquistando o confermando metropoli e città medie e piccole”. E’ il commento di Rocco Vita capogruppo Psi in Consiglio Regionale, evidenziando che il centrosinistra governerà tutti gli undici capoluoghi di provincia: Ancona, Avellino, Barletta, Brescia, Iglesias, Imperia, Lodi, Roma, Siena, Treviso e Viterbo. Oltre alla Capitale il centrosinistra è riuscito ad eleggere anche i sindaci di Imperia, Iglesias e Viterbo – da 18 anni feudo Pd – confermando quelli di Avellino, Lodi, Sondrio, Ancona, Isernia, Barletta, Massa, Pisa, Siena e Vicenza.
Certamente – dice Vita – ha avuto un ruolo decisivo la credibilità dei candidati sindaco e in più generale quelli nelle liste dei partiti di centrosinistra a conferma che rappresentatività di territori e comunità, al pari della pratica dell’ascolto e del confronto, sono gli strumenti indispensabili per conquistare consensi elettorali. Ma non può che preoccuparci l’accentuato astensionismo perché a votare è stato solo il 48.5% degli italiani, undici punti in meno rispetto al primo turno Questo significa che il problema del distacco della politica dalla gente è sempre più vivo. Anche per questo sono più gravosi i compiti che attendono i nuovi sindaci e amministratori locali sollecitati dagli elettori a seguire una strada del rigore e della riduzione degli sprechi (che sappiamo sono ancora tanti), una strada della trasparenza e della partecipazione, della riduzione dei costi della politica del trasferimento delle best practice”.
Vita si dice “comunque convinto che gli amministratori locali saranno decisivi nella battaglia contro la deriva che ha portato il Paese sull’orlo del baratro. Ad esso sono affidati tre compiti prioritari che la coalizione di centrosinistra dovrà affrontare breve e medio termine: crisi economica, ricostruzione delle istituzioni e rilancio dell’Europa come luogo di politica e cooperazione”.