Elezioni regionali, Consigliere regionale Leggieri (M5s): sprigionare le energie migliori per la Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Il futuro della Basilicata, come ho più volte avuto modo di evidenziare, passa attraverso il coinvolgimento delle forze miglioripresenti nella nostra regione. Noto negli ultimi tempi una certa stanchezza – per non dire scarsa originalità – nel rivolgere appelli a determinate fasce di elettori o potenziali elettori. Non si possono trascurare gli imprenditori, i protagonisti della piccola-media impresa, gli artigiani, i lavoratori autonomie i liberi professionisti nei ragionamenti politico-elettorali che apriranno la strada alle prossime elezioni regionali.
Chi si presenterà al cospetto dei cittadini fra pochi mesi dovrà tenere conto di questa parte dell’elettorato e del mondo produttivo lucano. Il tutto avendo ben in mente la società civile (compreso l’associazionismo impegnato su più fronti) che non va strattonata o illusa. Va coinvolta recependo idee e contenuti, coinvolgendola direttamente nell’impegnativo lavoro della legislazione regionale.
La crisi dei partiti, provocata da metodi e liturgie trite e ritrite, desuete e non più proponibili, si può superare con un nuovo approccio e con una nuova considerazione delle forze migliori. Con un vero coinvolgimento, non con un fare inutilmente ammiccante e pretenzioso.
Io il cosiddetto “campo largo”, a differenza di qualche alchimista della politica che ciclicamente propone analisi sballate, lo intendo anche in questa maniera. Ma andiamo anche oltre il “campo largo”, un’espressione chefarebbe torto alla qualità prediligendo solo la quantità, paventando grandi contenitori che rischiano di non essere riempiti.Parliamo pure di “spazio dei volenterosi”: in quest’area, più facilmente identificabile, inserirei le migliori espressioni del mondo produttivo, professionale, culturale, dello sport. Senza tralasciare, ovviamente, quella parte della politica che vuole essere con i lucani e per i lucani, tenendo bene a mente la situazione non certo facile in cui siamo costretti a vivere (penso alle tante questioni aperte: isolamento infrastrutturale, sottosviluppo, servizi alle persone, disabilità, emigrazione, tutela dell’ambiente, desertificazione demografica).
Si tratta di fare scelte molto precise, coerenti e coraggiose. Sono certo di non essere l’unico a pensarla in questo modo. Non si tratta di intraprendere nuove avventure. Si tratta di fare un percorso per migliorare la vita dei lucani. Di tutti i lucani.