Non è ancora ufficiale. Ma dopo la presentazione avvenuta anche a Matera del “Progetto popolare”, la nuova lista civica nata in vista delle prossime elezioni regionali, promosso da Aurelio Pace e Luigi Galante, punta sul candidato presidente materano Luigi Bradascio.
Per le elezioni regionali c’è il primo candidato del Materano. E’ il dottor Luigi Bradascio, già consigliere regionale sino allo scorso anno quando si dimise per motivi personali che di personale in effetti non avevano nulla. Ad indicarlo è ’Progetto Popolare Basilicata’ il nuovo cartello di persone ed idee creato dai consiglieri regionali Aurelio Pace e Roberto Galante con l’adesione di una sessantina tra sindaci (Salvatore Cosma di Tursi) e consiglieri comunali (tra cui Fernando Picerno a Potenza), rappresentanti di associazioni. Per ora più che una candidatura ufficiale è una proposta di candidatura che comunque rompe lo schema tutto interno al centrosinistra e al centrodestra costringendoli a fare i conti con i “centristi”. E’ da tempo che si parla della necessità di trovare un nuovo prof. Raffaele Dinardo (presidente simbolo di una fase storica della Regione), di individuare un “civico” e a Matera la ricerca ha dato i suoi frutti. Progetto Popolare, nella sua seconda uscita pubblica proprio a Matera dopo la prima conferenza stampa in Regione, continua a tenere un profilo politico autonomo ed equidistante dai due poli, ma c’è ancora tanto di tattica e strategia. A spaventare Pace-Galante-Bradascio più che lo sbarramento all’8 per cento che – secondo il gruppo dei Popolari, cattolici, progressisti – è alla portata, è invece la valutazione che riguarda un isolamento che finirebbe per farli diventare ininfluenti. Ed è proprio quello che si vuole evitare soprattutto per l’area cattolica e moderata che soffre da tempo di ininfluenza politica. La “mossa Bradascio” quindi risponde a più obiettivi. Il primo è sicuramente l’elemento “materanità” che sta condizionando il dibattito interno ed esterno ai partiti. Il dottore non è solo un volto conosciuto a Ma
tera dove oltre all’attività professionale svolge da decenni un impegno nel volontariato e nell’Associazionismo. Non è certo casuale la scelta di tenere l’incontro di Matera nella sede dell’Associazione Amici del Cuore da lui fondata per lanciare un segnale dalla società civile alla politica. E’ soprattutto il suo carattere decisamente atipico per la politica che è il più apprezzato da elettori e cittadini. Eletto cinque anni nella lista del Presidente Pittella, Bradascio si è fatto apprezzare da Presidente della Quarta Commissione (Problemi Sociali) per l’attività di ascolto e di mediazione. Con la sua presidenza le audizioni di associazioni di categoria della sanità e di semplici comitati di cittadini si sono triplicate sino a produrre quel “documento Bradascio” che nella sanità, specie per il ponte di cooperazione pubblico-privato, ha segnato una svolta ed ha determinato la scelta di dimissioni quando ha toccato con mano che la “burocrazia” del sistema sanitario regionale remava in tutt’altra direzione. “Sin dall’inizio della legislatura – è il suo “messaggio” per l’esperienza svolta – ho assunto il compito di presiedere la Commissione Sanità e servizi alla persona: spero di aver svolto questo ruolo con impegno ed onore, nel rispetto delle prerogative delle opposizioni e della maggioranza, ma soprattutto nella giusta attenzione che era dovuta a quanti hanno sentito il bisogno di un’audizione, di un confronto, di esprimere il proprio dissenso o la propria approvazione. Qualche sgradevole episodio non può cambiare il mio sentimento complessivamente positivo circa questa esperienza, arrivata forse troppo tardi nella mia vita. Credo di aver contribuito a creare interesse e motivazioni nei confronti delle persone in difficoltà; non c’è dubbio che molto altro si poteva e si doveva fare, altri dopo di me si impegneranno in tal senso. Malgrado enormi difficoltà economiche molti buoni risultati sono stati raggiunti ed altri stanno arrivando o saranno disponibili nella prossima legislatura”. E’ arrivato il momento – ha detto – di pensare a una sanità dove si realizzi una valida collaborazione tra pubblico e privato, una sanità che coinvolga anche le associazioni di volontariato che ben conoscono i problemi e sanno trovare le giuste soluzioni”. Per tornare ai segnali della candidatura Bradascio per Progetto Popolare il più forte è il cambiamento del welfare sino a mettere in primo piano il valore prioritario dei cattolici: dalla parte degli ultimi. Il disagio sociale che sfocia nella difficoltà-impossibilità persino a curarsi per settori della società lucana è la vera preoccupazione. “Merito, sviluppo e occupazione, infrastrutture e innovazione, risorse per tutti e di tutti, nuovo welfare e nuove politiche per la famiglia, trasparenza e governance”: sono i punti fondamentali del programma denominato ‘Tu 6 Basilicata’. Abbiamo bisogno – spiega Aurelio Pace – di una pedagogia del bene, c’è la necessità che le istituzioni tornino a discutere con il territorio e che la politica torni ad essere un
grande ombrello sotto il quale ci si può stare tutti assieme nella convinzione che il bene comune possa prevalere. Gli uomini che sinora hanno aderito al progetto ci consentono di essere ambiziosi e di mettere in atto azioni mirate a rendere la regione Basilicata competitiva, moderna, efficiente e innovativa”. “Ci appelliamo ai lucani – aggiunge – affinché collaborino con noi per costruire questo tempo nuovo per il quale non occorre l’odio che lascia solo macerie ma l’ascolto dei territori, così da trovare, tutti insieme, le soluzioni più adeguate per lo sviluppo e la crescita della nostra regione. Noi siamo per una cittadinanza attiva e per una politica di qualità che deve diventare una grande esperienza collettiva”. E Bradascio incarna il perfetto identikit di “pedagoga del bene” e di costruttore di ponti tra territori e comunità territoriali (Potenza e Matera), tra aree politiche di cambiamento e la società lucana tutta.