Una Conferenza di Servizio con la presenza di tutti gli enti e soggetti istituzionali che hanno compiti di programmazione e controllo per affrontare con urgenza le problematiche ambientali lungo la costa di Maratea diventate “emergenza” da qualche settimana per effetto di visibili e continui sversamenti in mare, specie ad Acquafredda dove si ripete il fenomeno di strisce di schiuma biancastra (e non solo). E’ la proposta del Consorzio Turistico Maratea al Presidente Bardi al quale si chiede un intervento d’emergenza. Al tavolo, per dare efficacia all’azione ed evitare che si risolva nell’ennesimo incontro senza conclusioni operative – precisa il Consorzio – devono essere presenti la Regione con i Dipartimenti Ambiente ed Agricoltura (che ha delega per l’attività di pesca), Attività Produttive, Comune di Maratea, Acquedotto Lucano, Capitaneria di Porto, il Flag, l’Associazione pescatori Maratea e le imprese marittime. Inoltre – è scritto nella nota – riteniamo significativo l’apporto che può venire dagli istituti di ricerca per individuare le cause e i rimedi per l’inquinamento, quali Farbas Fondazione Ambiente Ricerca Basilicata e Unibas. Specie da parte degli esperti della Fondazione e dell’Università e dei centri di ricerca che operano in regione ci aspettiamo un apporto che è determinante per la salvaguardia ambientale della costa di Maratea, delle attività di pesca e di attività nautiche. La bandiera blu – dice Biagio Salerno, presidente Consorzio – non può bastare se poi non si esercitano tutti i controlli necessari a garantire la salubrità dell’acqua marina e la tutela della costa. Per questo confidiamo nella disponibilità del Presidente Bardi.