“I sindaci rappresentano la spina dorsale del sistema istituzionale del nostro Paese e il loro lavoro è fondamentale soprattutto in un contesto molto difficile come quello che stiamo vivendo. Ma voglio chiarire subito un aspetto: in una situazione di emergenza sanitaria come questa, le decisioni vengono prese dal governo nazionale, esclusivamente sulla base di dati aggregati epidemiologici oggettivi”.
Lo ha ribadito il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che oggi ha incontrato in streaming il presidente dell’Anci Basilicata, Salvatore Adduce, e i sindaci dei comuni lucani.
Bardi ha chiarito, ancora una volta, che “la decisione di decretare la Basilicata Zona Rossa è stata presa dal ministro Speranza sulla base dei suggerimenti forniti dal Comitato tecnico scientifico in relazione alla velocità di crescita dell’indice di trasmissione (Rt passato a 1,51 nell’arco di una settimana). Da sempre, insieme ai presidenti di altre regioni, abbiamo segnalato al ministro Speranza che non si possono decidere restrizioni così pesanti sulla base di un unico algoritmo. Abbiamo ribadito questa necessità al ministro Speranza e alla ministra Gelmini anche in queste ore nel corso della conferenza stato regioni. Siamo fiduciosi che il nuovo esecutivo guidato da Draghi ascolterà queste indicazioni”.
Bardi, riferendosi all’Anci, nell’evidenziare la necessità di evitare ogni strumentalizzazione in questa fase difficile del paese e dell’intero pianeta, ha sottolineato che “gli algoritmi non possono essere oggetto di trattativa politica perché si tratta di dati numerici e oggettivi. E fa un grave errore chi pensa che si possa aprire un tavolo politico sul tema degli algoritmi”.
Ciononostante “abbiamo fatto riunioni con Cts e Istituto superiore di sanità per comprendere meglio questa scelta e ci è stato spiegato che l’indice Rt faceva riferimento a settimane precedenti e che quindi isolare solo i comuni interessati non avrebbe fermato la velocità della diffusione del contagio”.
Il presidente Bardi ha quindi annunciato di aver chiesto un nuovo incontro urgente al Cts per verificare la possibilità, sulla base degli ultimi dati, di prendere decisioni diverse per Basilicata.
Bardi è intervenuto anche sul tema del tracciamento e su quello del piano vaccinale. Per quel che riguarda il tracciamento Bardi ha spiegato come funziona quotidianamente grazie al lavoro dei medici dei distretti di salute e delle Usca. In merito al piano vaccinale Bardi ha spiegato che se la programmazione viene modificata questo dipende esclusivamente dal fatto che a livello centrale viene modificata la distribuzione dei vaccini. “Quindi – ha detto – non è un problema di organizzazione, ma di disponibilità delle dosi”.
Nel merito è entrato il responsabile della Task Force, Ernesto Esposito, che ha mostrato i dati più aggiornati.
“I report nazionali e indipendenti ci dicono che la Basilicata sta lavorando bene nella gestione della pandemia, a partire dal tracciamento. Basti pensare che la percentuale dei positivi sul numero dei tamponi porta la Basilicata agli ultimi posti della classifica nazionale. Questo significa che il tracciamento funziona e funziona bene. Così come l’indice di letalità è fra i più bassi d’Italia nonostante la presenza di molti anziani nella nostra regione”.
Al termine degli interventi Bardi ha ringraziato nuovamente tutti i sindaci per il difficile compito svolto in prima linea, tutto il personale sanitario ed i volontari per il grande lavoro che stanno facendo nei territori. Ed ha auspicato una maggiore sintonia istituzionale perché “dalla pandemia si esce solo se si resta uniti”.
Emergenza Coronavirus in Basilicata, incontro online tra Bardi, Adduce (Anci) e sindaci lucani, Anci: “I sindaci presidio democratico efficace solo se c’è piena collaborazione”.
• Incontri ristretti per avere la possibilità di concretizzare gli impegni da assumere;
• Piena collaborazione dei sindaci con la sanità regionale per sconfiggere la pandemia;
• Massima attenzione all’attuale fase del piano vaccini per completare la somministrazione della prima dose agli ultra 80enni;
• Dare priorità alla vaccinazione di cittadini con patologie gravi o croniche e gli immunodepressi; completare rapidamente le vaccinazioni agli ospiti ed al personale delle case famiglia;
• Coordinare a livello regionale il piano vaccini per il personale scolastico organizzando un sistema a prenotazione che eviti la possibile dispersione calendarizzando la somministrazione dei vaccini in modo da non trascurare nessun comune della regione e nessun operatore scolastico;
• Rafforzare la dotazione di personale per i vaccini evitando di distrarre risorse umane dall’attività di effettuazione tamponi e tracciamento positivi;
• I sindaci devono conoscere puntualmente ed in anticipo ogni aspetto dell’iniziativa regionale, non possono essere semplicemente utilizzati per coprire vuoti dell’attuale sistema;
• la Regione deve rimborsareai comuni le spese che vengono sostenute per organizzare le vaccinazioni:stampa dei moduli per il consenso informato, pulizia e sanificazione locali, trattamento rifiuti;
• l’Anci chiede di partecipare alla task force Attività Produttive della Regione Basilicata per poter contribuire alla programmazione delle azioni per fornire ristori alle imprese e professionisti colpiti dagli effetti disastrosi della pandemia.
Questi i punti cardine sottoposti questa mattina dall’Anci e dagli oltre 100 sindaci che si sono collegati in videoconferenza con il Presidente della Regione Vito Bardi. Una nutrita delegazione di sindaci con fascia tricolore ha voluto presidiare l’ingresso dal Palazzo della Regione per sottolineare il disagio che vivono le popolazioni dei nostri comuni e le difficoltà crescenti che i sindaci sono costretti a fronteggiare spesso senza disporre di risorse umane e materiali.
Il Presidente Bardi ha convenuto con l’Anci che è necessario “vedersi” in incontri mirati e con un numero di partecipanti tale da poter produrre risultati concreti. L’assemblea dei 131 sindaci al completo, infatti, è utile solo per comunicazioni ed informazioni non per costruire risposte precise e mirate.La riunione è servita a chiarire la posizione della Regione sulla recente dichiarazione di “zona rossa”. L’Anci ha voluto sottolineare che è necessario rivedere i parametri in base ai quali il Ministero della Sanità decide di dichiarare una intera regione “zona rossa”: se l’innalzamento degli indici dipende da alcune aree o comuni è bene che si intervenga in tempo per isolare quelle aree evitando di bloccare una intera regione.