Si è parlato della trasformazione del centro di Palazzo San Gervasio da Cie in Cara e di un modello di accoglienza integrata da realizzare nei comuni.
Accoglienza dei migranti in Basilicata. Le proposte avanzate dalla Regione, cheha dichiarato la disponibilità a raddoppiarne il numero e passare, così, da mille a duemila unità ospitate sul territorio, sono state discusse oggi in un vertice nella Prefettura di Potenza, al quale hanno partecipato tra gli altri, oltre al prefetto Antonio D’Acunto, il presidente della Regione Marcello Pittella, il coordinatore della Task force migranti Pietro Simonetti, il questore di Potenza Giuseppe Gualtieri, il comandante provinciale dei Carabinieri Giuseppe Palma e il comandante provinciale della Guardia di Finanza Gianluca Dinoi.
In primo luogo si è parlato della trasformazione del centro di Palazzo San Gervasio, attualmente in fase di ristrutturazione, da Cie (Centro identificazione espulsione) in Cara (Centro assistenza richiedenti asilo). L’immobile di Palazzo potrà ospitare fino a un massimo di 300 persone, diventando centro di riferimento e struttura a uso plurimo sia per i rifugiati che per i lavoratori stagionali. Nel frattempo, però, gli uffici regionali verificheranno la disponibilità di altri immobili, oltre quello di Palazzo San Gervasio, disponibili per l’accoglienza.
Altra proposta della Regione, condivisa dal Prefetto, è quella di optare per un modello di tipo Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata, ospitando piccoli numeri di migranti in diversi comuni ed in maniera graduale.
Si è trattato di un incontro preliminare in merito al percorso avviato dalla Regione Basilicata con ministero dell’Interno, Prefetture e Comuni, a cui ne seguiranno altri con un ruolo attivo dell’Organismo di coordinamento regionale in materia di immigrati e rifugiati politici e il coinvolgimento delle amministrazioni locali.