“Con grande soddisfazione è stata iscritta durante il Consiglio di oggi la mia mozione in tema di fonti energetiche”, così il capogruppo di FdI, Tommaso Coviello che aggiunge: “Con il Decreto Legge n. 50 del 17 maggio 2022 in materia di politiche energetiche nazionali, convertito solo qualche giorno fa nella Legge n. 91 del 15 luglio 2022, per i procedimenti autorizzatori superiori a 30MW di competenza quindi dello Stato, ma che comunque ricadono sul nostro territorio, è prevista una radicale semplificazione che prevede la sostituzione ad ogni effetto del provvedimento di valutazione di impatto ambientale (VIA) con l’eventuale delibera del Consiglio dei Ministri. Il tema delle fonti di energia, infatti, proprio in Basilicata ha assunto nel passato e assume ancor più in questo momento storico, una rilevanza strategica non solo per il contributo in materia di FER ma anche per il ruolo centrale in materia di fossile. Mai come adesso – rimarca Coviello – la Regione Basilicata deve essere pronta ad attivarsi come capofila in Italia non solo per creare le condizioni per conformarsi alla disciplina di cui al Decreto Legislativo n. 199/2021 avvalendosi anche delle informazioni e dei criteri del redigendo Piano Paesaggistico ed aggiornando le Linee Guida regionali, ma soprattutto facendosi parte attiva affinché i Decreti del Ministero della Transizione Ecologica e le Intese in sede di Conferenza Unificata vengano emanati nel più breve tempo possibile considerando che, da un lato il termine di 180 giorni fissato è già abbondantemente spirato e, dall’altro, la disciplina depotenzia il ruolo delle Regioni in assenza di tali Decreti, dal momento che è categoricamente previsto dal Decreto Legislativo n. 199/2021 che in assenza dell’individuazione delle aree idonee non possono essere disposte moratorie ovvero sospensioni dei termini dei procedimenti di autorizzazione. E’ importante – dice- mettere in atto ogni azione e dare indirizzi al Dipartimento competente al fine di preparare e riorganizzare tutti i criteri per la predisposizione e l’individuazione delle potenziali superfici ed aree idonee all’installazione degli impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (FER), utili per il confronto in sede di Conferenza Unificata. E’ altresì necessario stabilire le modalità volte a minimizzare il relativo impatto ambientale e la massima porzione di suolo occupabile dai suddetti impianti per unità di superficie da condividere in Conferenza Unificata. L’impegno della mozione è anche alla ricognizione sull’intero territorio regionale degli impianti già installati e le superfici tecnicamente disponibili e alla predisposizione di un potenziale catasto che individui le superfici localizzate in aree industriali dimesse e altre aree compromesse, aree abbandonate e marginali idonee all’installazione di impianti da fonti rinnovabili”. Coviello conclude sottolineando che: “È necessario che il Governo nazionale si adoperi per la tempestiva emanazione dei Decreti ministeriali attuativi per evitare una vacatio normativa, sicuramente deleteria per la nostra Regione che della transizione energetica ha condiviso le strategie e fatto uno dei punti di forza delle politiche regionali”.