“Letta dimentica che in Basilicata c´è quel petrolio tanto caro agli “amici petrolieri” e che tanto aiuta la nostra Nazione, che potrebbe essere una regione a vocazione agricola avanzata, che esiste la Sata (Fiat) e che da oltre 50 anni è mal gestita e devastata dai suoi amici di partito, attualmente condotta con determinazione da un uomo della sua “corrente”: ossia Vito De Filippo. Perché, Enrico Letta poteva evitare di farsi “il bello” dichiarando tramite le telecamere di LA7, nella trasmissione Omnibus, che la Grecia per l’Europa ha la stessa importanza in termini economici che ha la Basilicata per l´Italia”.
E’ quanto afferma a muso duro il segretario Lucano dell´UGLM, Giuseppe Giordano per il quale, il presidente De Filippo su quanto grave è accaduto dovrebbe chiedere scusa ai lucani. E’ inutile sottolineare come tutta questa vicenda non solo è ridicola ma è testimonianza dell´inaffidabilità del vice presidente nazionale del PD verso una regione, la Basilicata, che ancora una volta è presa in gioco dalle speranze e aspettative di tanti giovani lucani in cerca di occupazione. L´On. Letta non conosce che in Basilicata vige l´accordo bipartizan sul Memorandum che raddoppia le estrazioni di greggio per soddisfare l´economia nazionale e che il petrolio non ha portato ricchezza in Basilicata e che le multinazionali la fanno da padrone. Letta – prosegue il sindacalista UGL – forse ha pure ragione, perché non dice che le royalties sono state buttate nella forestazione per mantenere in piedi un sistema di clientele oppure investite nelle gare veliste o in sagre e festicciole. Colpa delle multinazionali o di chi ha svenduto la Basilicata e la Lucanità. In Tv – conclude Giordano – si è assistito indignati all´ennesimo schiaffo alla dignità dei Lucani avendo la riprova che senso istituzionale, senso civico, buona politica, governo per il bene comune non esistono: Enrico Letta, chieda scusa a tutta la Basilicata”.
IN UN CERTO SENSO:
ABBIAMO PETROLIO, ACQUA E TURISMO E SIAMO UNA DELLE REGIONI PIU’ POVERE.
La colpa forse sarà della categoria a cui il Sig. Letta appartiene?
Se non Letta ci sarà sempre un’altro come lui a fare la passerella e le sviolinate in periodo elettorale, complici i nostri ONOREVOLI politici.
Ci vogliamo decidere una volta per tutte di fare una bella pulizia? Oramai i discorsi se li passano di mano in mano fateci caso a parte le accuse reciproche i contenuti dei loro discorsi sono sempre quelli, ma nel frattempo avete visto cambiare qualcosa?
Perchè una volta tanto non pratichiamo l’astensionismo totale del voto facendo raccogliere un pugno di mosche, per non dire qualcos’altro, così forse si accorgono nei palazzi che il voto del sud fa la differenza, e per una volta tanto i nostri politicanti non ci vendono!
L’astensionismo al voto è la cosa più stupida che si possa fare.
Sai cosa interessa a quelli lì che abbiano votato 1000, 100 o 10 persone? Assolutamente niente.
La nostra arma è proprio il voto.
Se vogliamo veramente una economia forte per la Basilicata tutto deve partire dall’Italia attraverso una proposta di crescita economica mirata di ogni regione ossia il federalismo fiscale.Non bisogna prendere esempio paesi distanti come la Germania possiamo capire anche solo osservando il nostro territorio quali benefici porta il federalismo fiscale!In Trentino Alto Adige è una delle regioni più ricche di Italia nonostante abbia solo più di 1 milione di abitanti ha una economia maggiore di quella del Veneto che ne ha quasi 5 milioni solo perchè in base alla costituzioni e precisamente all’articolo 5 della costituzione le province del Trentino Alto Adige vengono trattate come delle regioni tanto che partecipano alla Conferenza Stato-Regioni essendo per l’appunto delle province autonome;ma perchè tutta questa ricchezza?Solo perchè le province trattengono il 90% delle tasse tanto da far passare i comuni delle regioni vicine a quelli del Trentino poichè hanno una ricchezza maggiore.Se questo fosse applicato in Italia e ci fossero vere lotte della Regioni nei confronti delle Multinazionali che le saccheggiano e dello Stato be non ci sono dubbi che la Basilicata sarebbe una delle regioni più ricche.Se ci fossero questi soldi non ci sarebbero problemi nel completare o meglio creare le infrastrutture come la eterna ferrovia Matera-Ferrandina! Diciamo anche però che la colpa va anche a chi governa questa regione perchè dicendo la verità la situazione è anche peggiore di quella degli anni scorsi e non che i “Gradi Alti” stiano facendo qualcosa…
In Trentino-Alto Adige c’è un’economia fiorente, con imprenditori votati all’internazionalizzazione (Ferrari spumanti, Loacker, Mila, Vipiteno, Luxottica, Melinda, Mela Valvenosta, Stuffer e Margoni Pneumatici sono lì). Solo con questi presupposti trattenere il 90% delle risorse fiscali sul territorio ha un senso. A riprova di ciò, guarda la Sicilia. Stesso regime autonomista agevolato (anche di più, visto che la sanità la paga lo Stato), ma situazione di povertà assoluta dei cittadini. Dubito fortemente che la Basilicata scoppierebbe di denaro se avesse lo stesso regime fiscale del Trentino-Alto Adige, visto che non c’è nè lavoro, nè imprenditoria in grado di affrontare la sfida globalizzata (siamo riusciti a fumarci anche il salotto, pensa un pò). Con queste premesse, il 90% di che dovrebbe restare sul territorio? La verità è che non siamo mai stati abituati a vedercela da soli e a valorizzare al massimo le nostre risorse, abituai come siamo ad una mentalità assistenzailista e pigra, che guarda a Roma e all’Europa con le mani tese (vedi esempio contributi agricoli che tanti soldi hanno portato nelle mani di alcuni ma che non hanno cambiato per nulla il tipo di produzione e, di conseguenza, il lavoro in quel settore). Il problema è e resterà sempre la testa. Per cambiare qealla, non c’è riforma che tenga!
Andate,andate a votare…
Sacrosanta verità. La Basilicata non conta una cippa. Cosa c’è da indignarsi?!?
Prova a togliere allo Stato il 10% della produzione di petrolio per un mese, poi vai a fare benzina, paga le bollette, e ti accorgerai di quanto conta la Basilicata. Se poi parliamo di peso politico, allora gli aspetti sono due, pochi abitanti e voto clientelare, per questo non contiamo niente. Tu vota pure PD, PDL, UDC, IDV se lo ritieni giusto, ma se un giorno il disagio di molti toccherà anche te, non lamentarti.
Ormai con sta minchiata del petrolio la Basilicata si fa più grande di quel che è. Le cose che ha realmente portato alla regione sono state tumori e inquinamento. Altro che gli Emirati Arabi che ci avevno prospettato di diventare! Dalla riduzione della produzione mi sa che se ne gioverebbe soltanto, visti anche i quattro spiccioli che il petrolio rende in tema di royalties!
La prossima volta nel segreto dell’urna fateli piangere.
si! fateli piangere,
e speriamo che si voti il 19 marzo
Risorse energetiche depredate senza nessun beneficio per la popolazione, tessuto industriale ormai quasi nullo, carenza di infrastrutture, incompetenza e corruzione della classe politica, povertà ed emigrazione inarrestabile…. più che la Grecia la Basilicata ha le caratteristiche della Repubblica Democratica del Congo. Forse Letta è stato fin troppo magnanimo.
Sottoscrivo…
Se l’astensionismo è la cosa più stupida che si possa fare, rispondendo ad ASAB, e bisogna andare a votare, mi chiedo che voto esce dal clientelismo e se non questo che benefici otteniamo se poi dato a gente che sembra corretta poi si accorda qua a seconda delle situazioni politiche e interessi propri?
Ci vuole un’azione forte, è vero che l’astensione non è proprio quello che si vorrebbe, però è ora che ci sia un cambiamento radicale della politica e soprattutto di noi cittadini che la facciamo e che la subiamo.
Soprattutto se va in porto la riforma elettorale che intendono fare (una parte dei candidati li potremo scegliere e l’altra sarà imposta dai listini bloccati per garantire il posto “certo” ai marpioni che, altrimenti, rischierebbero di non essere più eletti) col cavolo che voto! Bisogna stare attenti però a non essere assenteisti. Mi spiego: bisogna presentarsi al seggio e pretendere che sia verbalizzato il nostro dissenso. E’ un nostro diritto, lo possiamo esigere ed è anche l’unico modo per ufficializzare la motivazione responsabile del dissenso.
Per il resto, condivido le altre opinioni di amarezza. La Lucania ha: i fiumi e la diga più grande d’Europa e “dove c’è acqua c’è ricchezza” .. si dice; produzione di petrolio pari all’80% della produzione nazionale; due bandiere blu di lega ambiente per le coste; un polmone di verde sul Pollino; prodotti tipici alimentari con il bollino DOC e DOP …. Ma, … ci manca l’orgoglio di reagire per toglierci di dosso l’etichetta di “poveracci” perchè ci piace essere assoggettati al politico di turno ammantato di onnipotenza! Finchè non ci libereremo di questo giogo mi domando se abbiamo il diritto di lamentarci. Nel frattempo credo che valga la pena visitare la città di Marinaleda (Andalusia) e andare ad imparare ….. E’ l’unico posto d’Europa dove la crisi … le fa un “baffo”!
abolissero questa regione che non serve proprio a niente…
Se, aspetta e spera. Qua hanno fatto ricorso al Tar anche contro l’abolizione della Provincia perchè “siamo la culla dell’umanità”. Roba forte….
la provincia rimanga ma abolissero la basilicata che da da mangiare solo ai soliti noti, diventiamo la settima provincia pugliese e avast
Perché, invece, non ci si decide, una volta per tutte, ad “abolire” il partito di cui l’”on.” Letta fa parte; in 20 anni, la cosiddetta sinistra lucana ha avuto il solo merito di rendere la Basilicata una tra le Regioni più povere d’Italia (nonostante le enormi potenzialità che quest’angolo di Terra ha la fortuna di avere).
Io lo farò votando MoVimento Cinque Stelle, l’unica alternativa che il 20% dell’elettorato italiano ha capito di avere se si vuole instaurare una vera e propria Democrazia Partecipativa in questo Paese.