In questa infuocata campagna elettorale anche l’ex ministro Francesco Rutelli riconosce i meriti dell’autorevolezza del candidato sindaco Raffaello De Ruggieri, però si rifugia nella virtuale affermazione che alla città serva una guida politica, “una persona che sappia gestire e abbia l’esperienza per amministrare questi processi”. Ma noi ci chiediamo: Adduce, in questi cinque anni in cui ha amministrato il Comune di Matera, ha garantito la guida politica ad una città che oggi , dopo la sua amministrazione, è allo sfascio? Cosa ha fatto per impedire il lento e inesorabile declino della futura capitale europea della cultura nel 2019 in ogni settore?”
Enzo Acito, ex-consigliere comunale, conosce bene i problemi di una amministrazione che di buono ha davvero molto poco: “Sono stati anni di promesse mancate, di rinvii,di assenze che hanno creato buchi enormi nella gestione dei rifiuti, nella riqualificazione urbana, nelle scelte che andavano fatte per evitare il collasso in settori strategici come le infrastrutture e la mobilità, una amministrazione che ha continuamente esautorato il consiglio comunale dal suo ruolo istituzionale, calpestando ed umiliando la sua funzione. I ritardi, imputabili all’incapacità e alla mancata volontà di una intera classe dirigente, hanno alimentato l’emorragia dei nostri giovani che hanno continuato ad abbandonare questo territorio precludendone le possibilità di sviluppo. Un altro esempio di cattiva gestione politica che aiutano a comprendere fenomeni quali il mancato rilancio economico e il tracollo occupazionale.”
“Come ho avuto modo di dire anche in passato – ha proseguito Enzo Acito – serve un cambio di passo rispetto alla gestione oligarchica della passata amministrazione; la candidatura di Raffaello De Ruggieri ha generato un nuovo entusiasmo e una speranza per una nuova vera stagione di partecipazione democratica alle scelte importanti, occasione di un coinvolgimento decisionale vero attraverso una programmazione che intende trasformarsi in azione di sviluppo reale. Senza questa spinta a capovolgere l’idea che la gestione pubblica sia affare privato non ci sarà alcuna guida politica, guida sulla cui urgenza è intervenuto anche l’ex-ministro Francesco Rutelli.”