Enzo Acito, Consigliere comunale Lista Stella al Comune di Matera ha inviato alla nostra redazione una nota in cui commenta l’editoriale pubblicato sul Quotidiano della Basiilcata a firma di Andrea Di Consoli. Di seguito la nota integrale.
La morale del PD ed il medioevo amorale
Chapeau! ad Andrea Di Consoli. I sentimenti sopiti, a volte soffocati dalla quotidianità e dalla convenienza del tirare a campare, sono stati risvegliati dall’ articolo di Andrea Di Consoli sulla morale del PD invocata dal segretario regionale, e futuro parlamentare, Roberto Speranza.
Il PD, partito regione già PDS, DS, controlla il territorio da numerosi lustri e si presenta, ai suoi elettori, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti: seicentomila abitanti, risorse proprie come petrolio, acqua, emergenze ambientali ed architettoniche, fuga di cervelli, controllo spasmodico degli enti locali e sub regionali, situazione di PIL tra le più arretrate del panorama nazionale.
Meccanismi di controllo che denotano una grande efficienza organizzativa e una spregiudicata gestione delle sofferenze e delle esigenze dei lucani, costretti a chiedere con il cappello in mano diventando, immediatamente, sottoposti psicologicamente a chi ha il compito di elargire il favore.
Ed il voto diventa la “giusta” ricompensa per il diritto sacrosanto, riconosciuto ed elargito come fosse un favore.
Si potrebbe obiettare che questo è il sistema della politica, non condivisa e condivisibile nelle manifestazioni pubbliche, con proclami altisonanti e con dichiarazioni roboanti del segretario regionale del partito regione, ma regolarmente e sistematicamente adottato nelle sedi private.
Concordo con Di Consoli: ma di quale morale, o etica, parliamo, se tutti, elettori e non del partito regione, siamo consapevoli che questo è il sistema di controllo vigente.
A volte si ha la sensazione di vivere in un periodo di alto medioevo dove l’ oligarchia dei vassalli ha potere di controllo sulla vita dei valvassini, e dove questi ultimi sono ben felici di essere pilotati in cambio di briciole di sopravivenza.
Diventa naturale chiedersi dove sono, se ci sono, forze liberal-riformiste in grado di svegliare le intelligenze e trasformare l’ elemosina del diritto nella garanzia del suo riconoscimento legittimo.
Ognuno di noi ha la responsabilità di dare il proprio contributo alla crescita della propria comunità, sopratutto se svolge un ruolo pubblico che l’ elettorato gli ha conferito.
Ma la strada di scardinare il sistema dall’ interno è scoscesa, sdrucciolevole e faticosa da percorrere e richiede la improrogabile necessità di lavorare in gruppo per tentare di incidere nella trasformazione di un sistema, ad onor del vero, organizzato come una perfetta macchina da guerra, dove i consensi sono gestiti, capillarmente e scientificamente, con promesse future, il ricordo del favore già elargito (mai parlare di diritto riconosciuto), di domande accolte e pacche sulle spalle a confermare che la Speranza, proprio con la S maiuscola, è ben riposta.
I liberal-moderati dovrebbero lanciare l’ urlo di guerra pronti a scagliare il cuore oltre la siepe e rifondere grandi energie per andare a riprenderlo, sotto la spinta di un riscatto dalla cappa medievale che affligge la regione.
Non mi convince la difesa “di ufficio” che Paride Leporace attiva verso il sistema regione, quando classifica i probabili attori di questa rinascita come “uomini per tutte le stagioni e per tutte le formazioni” che non possono costituire “la maionese salvifica della Regione”.
Quindi, teniamoci quello che passa il Governo, o meglio la storia di Basilicata di questi ultimi trent’anni, e non tentiamo di modificare nulla, perché la strada incerta del nuovo potrebbe essere meno conveniente (per chi dovremmo chiederci) di quella attuale.
Se vogliamo è proprio la logica della conservazione dei privilegi, altro che riformismo e alternanza democratica.
Ricordo l’ Edoardo Bennato della nostra adolescenza che ci faceva riflettere sul rifiuto della omologazione con la sua canzone “in fila per tre” quando cantava “a qualcosa devi pur rinunciare in cambio di tutta la libertà che ti abbiamo fatto avere”.
Credo che non possiamo rinunciare al diritto di aprire il sistema Basilicata alla competizione ed alla concorrenza delle intelligenze, rompendo la tenda dell’ ossigeno dato in dotazione dal partito regione, in funzione della appartenenza o meno di ciascuno di noi al suo sistema militar-elettorale.
Crediamo nello spirito indipendente di parecchie intelligenze che, oltre le manifestazioni di facciata, sappiano diventare artefici del futuro di questa regione, in modo da poter, retorica a parte, guardare negli occhi i propri figli e confermare, senza abbassare lo sguardo, di aver fatto di tutto per il loro futuro, senza sudditanze da valvassini.
Matera, 30 gennaio 2013
Enzo Acito, Consigliere comunale Lista Stella al Comune di Matera
Egr. sig. Acito, vorrei ricordarle che lei e la sua lista avete contribuito in maniera determinante alla elezione di questo sindaco ed alla costituzione della giunta che costituisce l’esecutivo comunale. Se oggi è in disaccordo lo deve dire chiaramente ed esprimere il suo dissenso totale con gli strumenti che i regolamenti comunali le mettono a disposizione, ovvero una mozione di sfiducia. Questo stillicidio di critiche che probabilmente si placherà appena il sindaco vi concederà un nuovo assessorato lascia il tempo che trova e macchia l’operato di persone che si definiscono per bene e sono stimate.
Grande intervento del consigliere, ha spiegato come funziona il sistema politico materano, lucano e troppe volte anche italiano con parole semplici. Bisogna ripartire da qui, da questa volontà di cambiare il sistema che male ci ha governato e che tende a favorire sempre poche persone a discapito dei pochi onesti.
In un momento come questo, in cui destra, centro e sinistra non offrono chiarezza ed anzi sembrano voler restare al solito sistema corrotto, è giusto ripartire da quelle pochissime persone che hanno voglia di cambiamento.
Smettiamola col dire che i politici sono tutti uguali, perché dando a tutti indistintamente del “ladro” non faremo altro che offendere coloro che ogni giorno lavorano con dedizione per un paese migliore.
Ripartiamo da pochi giusti, ripartiamo dalle loro idee.
caro materanodiadozione, non credo che la coerenza sia una prerogativa che ci manca. La nostra lista ha contribuito alla vittoria elettorale di Adduce, ha espresso il suo assessore e quando l’ assessore nominato ha manifestato l’ abbandono della posizione di critica costruttiva per scegliere la strada della adesione incondizionata, abbiamo espresso tutto il nostro dissenso disconoscendo le scelte e le azioni del citato assessore. Abbiamo anche detto, a chiare lettere, che non cerchiamo posti in giunta, che non alziamo la voce per una postazione nella stanza dei bottoni, cerchiamo solo di manifestare, con gli strumenti che l’ azione amministrativa ci concede, di dare un contributo per migliorare il modo di fare politica. Non ti sarà sfuggito che è molto facile passare dalla opposizione alla maggioranza, è abbastanza raro che accada il contrario, cioè rinunciare ai vantaggi di essere valvassini cercando la coerenza della azione amministrativa. E siccome i fatti valgono molto più delle parole ti invito a rivedere, se ne hai la voglia e lo stomaco, tutti i consigli comunali nei quali la nostra lista ha proposto soluzioni tecnico amministrative per migliorare il funzionamento della macchina oppure per garantire maggiore trasparenza e, non trascurabile, cercare soluzioni nell’ esclusivo interesse della collettività. Il facile qualunquismo di sparare nel mucchio non sempre funziona e sopratutto fa il gioco di chi vorrebbe che tutto cambiasse per poi non cambiare nulla.
caro enzo, a questo punto devo intervenire, e come sai, evito di farlo se non tirata proprio per capelli. Non consento assolutamente che si continui a tentare di giustificare quello che è stato un atteggiamento, continuo e immotivato nei miei confronti, di ostracismo e gratuiti maltrattamenti subiti all’interno della lista, e determinata da interessi ben diversi da quello che è l’interesse della città.
tutto sono, fuorchè persona che si allinea e si appiattisce alle logiche di potere, e credo di averne data ampia prova. e nemmeno sono persona sensibile agli incantatori di serpenti, di qualunque colore siano. Dici una bugia quando affermi che io avrei abbandonato la linea della lista per seguire la via dettata da altri. Il fatto è un’altro, e diciamolo chiaramente: i disegni originari erano quelli di far spazio ad altri, e per farlo, qualcuno andava sacrificato….e quel qualcuno ero, per gioco del destino, io. Devo forse ricordarti che un minuto dopo aver firmato l’accettazione della delega assessorile, tu stesso sei stato contattato dal referente politico della lista, che improvvisamente ha detto a te che dovevo dimettermi per far fare a te l’assessore? perchè non lo ha fatto prima? per me non ci sarebbero stati problemi acchè fossi stato tu l’assessore, lo avresti fatto certo meglio di me.
ma a parte screzi interni, che per quanto mi riguarda, non devono appartenere alla politica, una cosa non ho mai perso di vista: gli elettori mi hanno votato e ti hanno votato per stare dentro la maggioranza, per governare insieme al sindaco, non per andare sistematicamente contro. Ricorda che siamo, anzi, siete, andati contro anche a provvedimenti sostenuti dal Presidente della Provincia, vostro leader politico. Non credi che questo significhi qualcosa? Non credi che su questo la cittadinanza mediti? pensi che sia di poco conto il fatto di aver fatto perdere otto milioni di euro per la metropolitana leggera? io credo che questo sia un fatto grave…gravissimo. Il Piano di azione dei PISUS non era stato sottoscritto dal Presidente Stella?come avete fatto a sedervi ad uno stesso tavolo e ad andare contro quanto Stella stesso aveva ritenuto buono per la città e la provincia? Potrei elencarti una serie di situazioni infinite come queste, e lo sai. questo per dirti che in effetti la lista stella, più che connotarsi come un movimento critico (perchè in una maggioranza si deve trovare una sintesi, sempre) si è immediatamente connotato come forza di opposizione…e io sono stata votata per stare nella maggioranza. ho inteso tener fede al mandato, e quando avete votato contro il bilancio, ho fatto esattamente quello che dovevo fare, ovvero uscirmene ufficialmente, perchè la gente non va presa in giro, perchè è la gente che ci fa cristiani, ricordiamolo sempre.
gentile consigliere Acito, condivido la sua lucida ed argomentata analisi politica. Da essa discendono notevoli preoccupazioni per il futuro della società lucana. E’ per questo che chi, come lei, fa queste giuste denunce spero che agisca in modo coerente allo spirito di esse facendo venir meno la fiducia innanzitutto alla cattiva amministrazione comunale di Matera, governata da quello stesso sistema oligarchico, e appoggi le forze libere di cittadini come il M5S che a quel sistema si oppongono concretamente da anni, come ben sa ed hanno partecipato alle ultime elezioni comunali materane, non arrivando per poco alla sogli di sbarramento per vedere eletto un loro consigliere. Il tempo delle sole dichiarazioni di principio si è esaurito, occorre passare ai fatti. Un saluto dall’Abruzzo
Bellissimo l’intervento dell’ing. Acito.
Certo, come rappresentante dela lista Stella, per coerenza dovrebbe consigliare al Presidente della Provincia (eletto con i voti determinanti del PD) di dimettersi dalla carica. Anzi avrebbe dovuto consiglierglelo già da tre anni, da quando cioè lui e gli altri esponenti di spicco della lista Stella hanno regolarmente criticato l’operato del PD al comune di Matera.
Lo so, lo so, dire è una cosa, fare un’altra.
Apprezzamento all’Ing. Acito e condanna a quelle strumentali critiche te tentano di spostare l’attenzione dalla “luna guardando il dito che la indica”.
Smettetela di tentare di sporcare un’attività politica lucida e coragiosa di dissenso, quando gli atti o le azioni proposte sono errate o meritevoli di aggiustamenti, mentre quando il consenso è dato perchè giusto non si dice nulla.
Giuardate che non siamo ad una partita di pallone, dove c’è il tifo fazioso, siano in politica e quella dell’Ing Acito è con la P maiuscola.
Ogni città ha il sindaco e l’amministrazione che merita
Oramai le critiche si sprecano se poi si continua a votare sempre,sempre,sempre loro
Giuste argomentazioni da parte di Acito però restano sempre e solo concetti nobili, per favore ai cittadini onesti e soprattutto a chi si pone come loro rappresentanti chiediamo i FATTI, basta con le parole ormai se ne sono sprecate tante.
Senza cambiare casacca come va di moda ultimamente (non è il caso di Acito) poniamo i paletti a questo scellerato modo di intendere e gestire la politica, si abbia il coraggio di fare i fatti, non facciamo come chi dice io non ho rubato ho solo mantenuto il sacco!
Ma di cosa stiamo parlando quante chiacchiere, si sa benissimo qual’era l’unico intento della Lista Stella ovvero di avere un assessore a loro completa disposizione. Io da elettore di questa lista sono profondamente deluso e amareggiato dal comportamento tenuto dai componenti della stessa in quanto, invece di riconoscere e difendere l’operato ECCELLENTE dell’assessore Pistone, hanno fatto di tutto sin dal primo giorno per farla fuori e penso che tutti abbiano capito il perchè. Dispiace che l’unico componenente della giunta che lavorato ONESTAMENTE e seriamente per la città sia stato trattato come una m…. dai componenti della propria lista e chissà perchè…….Ahhahahahaha siete sempre i soliti politicanti da quattro lire andate a casa lasciate spazio a chi merita.
Acito ma smettila lo sanno tutti perchè esprimevate “dissenso” neiconsigli comunali perchè volevate santantonio come assessore(rendiamoci conto!!!!)finiamola di dire chiacchiere. Sono contento per l’Assessore Pistone che ha lasciato questo mondo ma sono allo stesso tempo dispiaciuto per la città perchè l’Avv. Pistone era l’unica che si è data da fare e voi l’avete fatta fuori complimenti….
La Basilicata ha bisogno di essere cambiata radicalmente, questa tornata elettotorale è la prima tappa di questo cambiamento necessario e urgente. Noi giovani lucani non omologati e allineati al sistema del partito regione siamo stufi di questa gestione familistica e amorale! Vedere deperire e morire la nostra regione a causa di 30 anni di mal governo è insopportabile.
Riprendiamoci la nostra regione e la nostra dignità!