Enzo Scasciamacchia: “Lettera aperta al presidente Vito Bardi, Rmi e TIS figli di un dio minore?”. Di seguito la nota integrale.
Egregio Presidente, in relazione alle sue affermazioni sui progetti RMI e TIS, voglio riportarLe alla memoria, visto la sua assenza dalla Basilicata per tanto tempo, e visto che nessuno dei suoi più stretti collaboratori non Le ha portato a conoscenza, e quando afferma che al “posto fisso” nelle Amministrazioni Pubbliche si può accedere solo per “concorso”, mi permetta di dirLe che commette un grave errore.
Negli anni addietro, ci sono stati altri casi analoghi a questo tipo di progetti, Le porto alla memoria la famosa legge 285, di circa 35 anni fa, dove migliaia di disoccupati ebbero la possibilità di accedere in Amministrazioni Pubbliche ed Enti Pubblici come Vigili del Fuoco e Prefettura, alcuni esempi, o per usare le sue stesse parole, “al posto fisso”, altro esempio, di poche decine di anni orsono, il più famoso progetto LSU, lavoratori socialmente utili, stessa procedura, migliaia di disoccupati, in tutta la regione Basilicata, oggi impiegati nel “posto fisso”, Amministrazioni Pubbliche ecc.
Oggi invece Lei afferma che questi progetti (TIS e RMI) sarebbero “Anticostituzionali” e non potranno mai aspirare al “posto fisso”, come mai? Sono figli di un Dio minore? Oppure i Politici dell’epoca sono stati più abili nel trovare altri stratagemmi?
E poi, Egr. Presidente, come mai non chiede ulteriori spiegazioni a chi ha ideato questi progetti “Anticostituzionali” visto che sono ancora presenti in Giunta come opposizione?
E poi, come mai questi progetti da Lei definiti anticostituzionali sono andati avanti per più di un decennio, prima di definirli tali?
E poi, come mai l’Ass. Galella si permette di affermare che questi poveri lavoratori gravano sulle spalle di contribuenti Lucani, quando invece sono finanziati da “Royalties” delle estrazioni di petrolio locali?
Le ricordo Presidente, che la platea di beneficiari di detti progetti, si aggirano nell’ordine di alcune migliaia, e che come stipendio, percepiscono max 550€ a fronte di lavori utili alle varie comunità Lucane, la cosa migliore che potrebbe fare, a mio modesto parere, è armarsi di tanta empatia e cercare una soluzione che non vada contro i bisogni di tanti lavoratori che hanno sacrificato tempo e impegno al servizio di Amministrazioni Pubbliche carenti di manodopera generica.
La ringrazio per l’attenzione, e per l’impegno che impiegherà a favore di queste migliaia di famiglie Lucane.