Al centro dei lavori delle Commissioni Prima, Terza e Quarta, riunite in seduta congiunta e presiedute rispettivamente da Fanelli (Lega), Verri (M5S) e Morea (Azione), vi è stato l’esame del D.D.L. n. 23/2024, recante “Modifiche all’articolo 7 della legge della Regione Basilicata 2 settembre 1993, n. 50, contenente: Norme in materia di tutela dei beni culturali, ambientali e paesaggistici — Snellimento delle procedure”, approvato con D.G.R. n. 749 del 10 dicembre 2024.
Il D.D.L. propone modifiche all’articolo 7 della legge regionale n. 50/1993, riguardante la tutela dei beni culturali, ambientali e paesaggistici, con l’obiettivo di aggiornare le procedure in linea con il D.P.R. 31/2017.
Il provvedimento mira a semplificare ulteriormente le procedure, escludendo il parere della Commissione locale per il paesaggio in specifici casi, in attuazione del principio di sussidiarietà e con l’obiettivo di accelerare l’azione amministrativa. A tal fine, si prevede la delega ai comuni delle funzioni amministrative attualmente esercitate da organi e uffici regionali, relative al rilascio di autorizzazioni o dinieghi per particolari interventi.
In merito al D.D.L., i Commissari hanno audito Luigina Tomay, direttrice della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, coadiuvata dalla funzionaria Simonetta Montonato. Tomay ha illustrato le osservazioni già trasmesse alle Commissioni con una nota ufficiale. In particolare, le osservazioni riguardano alcune categorie di intervento previste dal testo modificato: lettera e), relativa agli strumenti urbanistici che consentirebbero l’individuazione di manufatti di rilevanza storico-artistica; lettera g), concernente il periodo previsto per l’installazione di manufatti temporanei e precari; lettera i), riguardante la descrizione degli interventi da specificare con riferimento agli indici di fabbricabilità per la costruzione e l’ampliamento di edifici in zona agricola; lettera m), relativa alle linee elettriche di media e bassa tensione, per le quali la Soprintendenza ritiene opportuno che la descrizione sia meno generica e faccia esplicito riferimento a interventi di modesta entità, come allacci o potenziamenti richiesti da privati cittadini.
I Commissari hanno annunciato che alcune di queste osservazioni saranno oggetto di proposte emendative e sottoposte al parere degli uffici competenti. In particolare, il presidente Morea ha chiesto che, in relazione alla lettera m), le procedure semplificate siano riservate per gli impianti domestici di piccola taglia, con esclusione degli impianti in qualche modo collegati alle fonti di energia rinnovabile, ritenendo essenziale il ruolo della Regione e delle Conferenze di servizi in materia.
I Commissari hanno concordato di votare il testo in una prossima seduta congiunta delle Commissioni, una volta completati gli adempimenti indicati.
Sono intervenuti nel dibattito, oltre ai presidenti Fanelli, Verri e Morea, anche il consigliere Galella.
Hanno partecipato ai lavori, oltre ai presidenti di Commissione Fanelli (Lega), Verri (M5S) e Morea (Azione), i consiglieri Fazzari (FdI), Lacorazza (PD), Picerno (FI), Bochicchio (Avs-Psi-LBp), Galella (FdI), Marrese (Bd) e Tataranno (Lega).