Il documento di Economia e Finanza regionale 2022-2024, insieme alla Legge di stabilità regionale 2022 e al Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2022-2024, oggetto di esame da parte delle Commissioni consiliari prima, seconda, terza e quarta, riunite stamane in seduta congiunta. Dopo la giornata di ieri dedicata alle audizioni dei direttori generali Tripaldi e Piemontese, oggi è stata la volta del dirigente dell’ufficio Internazionalizzazione, Ricerca Scientifica e Innovazione Tecnologica, Travaglio e del funzionario Iannibelli intervenuti in rappresentanza del direttore generale del dipartimento Attività Produttive, Lavoro, Formazione e Sport, Sabia, e del direttore generale del dipartimento Infrastrutture e Mobilità, Tricomi e di quello dell’Ambiente Energia e Territorio, Santoro.
Gerardo Travaglio ha riferito che l’attività legata al bilancio per il triennio 2022-2024 del dipartimento Attività produttive è incentrata soprattutto sulla riallocazione delle risorse finanziarie rivenienti dai fondi strutturali europei riprogrammate sulla base dei progetti che vanno ultimati in questa ultima fase di programmazione 2014/2020. Il dirigente ha poi sottolineato che ci sono alcuni fondi di rivenienza statale per i quali è stata chiesta l’allocazione come risorse nel bilancio, alcune di queste necessitano di quote di cofinanziamento regionale obbligatorie, affinché si possa, poi, ottenere il trasferimento di risorse statali. L’esempio portato è stato quello del programma sul sistema integrato dei servizi di educazione e istruzione dalla nascita fino a sei anni, teso a garantire il consolidamento e la qualificazione del sistema regionale lucano dei servizi educativi per l’infanzia, per il quale è stata evidenziata la necessità di un’allocazione di risorse regionali per non essere penalizzati rispetto allo stanziamento delle risorse statali. Travaglio ha fatto, poi, riferimento ad altri casi nei quali non c’è l’obbligo di compartecipazione per cui vi è necessità di stanziamenti di fondi regionali al fine di garantire il servizio, come il programma di assistenza ai disabili in ambito scolastico.
Da parte dei consiglieri intervenuti (Perrino, Cifarelli e Braia) richieste di maggiori delucidazioni in merito al programma Po Val d’Agri, al Piano dello sport, alle risorse previste per l’Agenzia regionale lavoro e apprendimento della Basilicata (Arlab) e per l’Apibas, la società per le aree produttive industriali della Basilicata. Al dirigente Travaglio il quesito se siano stati previsti fondi ordinari per le imprese culturali e per il mondo dell’artigianato che ha chiesto, tramite la Cna, di essere audito dalle Commissioni e per il settore delle fiere regionali e nazionali.
Per il settore Infrastrutture e Mobilità è intervenuto il direttore generale Tricomi spiegando che: “Una delle operazioni richiesta e ottenuta è stata quella di coprire l’intero quadro esigenziale del trasporto. Un sistema che grava sulle casse per 129 milioni di euro, di cui 77 mln di euro (65%) finanziati con risorse rivenienti dal Fondo nazionale Trasporti e per il 35% con fondi regionali liberi. In passato queste risorse non sono state allocate nella loro interezza provocando situazioni debitorie”. Tricomi ha, poi, evidenziato le cifre inerenti la macrovoce “Trasporti e diritto alla mobilità” che ammontano a 129 mln di euro. “Trenta milioni di euro coprono il fabbisogno relativo al contratto Trenitalia, 25 mln per le Fal, 55 mln per i servizi automobilistici Cotrab, 12,5 mln i contributi per i servizi di Tpl comunale, 6,5 mln euro sono gli oneri per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del lavoro. A questi fondi, che sono stati allocati secondo le previsioni di spesa triennali, si devono aggiungere 54 mln di euro per debiti pregressi e 29 mln di euro per contenziosi con sentenze passate in giudicato”.
Per quanto riguarda le somme necessarie al funzionamento dell’ufficio Prevenzione sismica, Tricomi ha fatto presente che “Lo stanziamento viene richiesto per garantire l’attività di supporto tecnico amministrativo per l’istruttoria dei progetti delle pratiche di deposito progetti in zona sismica (250 mila euro per il 2022) e per attività di supporto tecnico informatico alla gestione del Sis (60 mila euro per il 2022)”. Per la voce “Difesa del suolo, geologia e attività estrattive” il dirigente generale del dipartimento Infrastrutture e Mobilità ha precisato che “Le richieste principali riguardano le attività legate alla legge regionale n.51/78 e al Dl n.1010 e, precisamente, per gli interventi relativi al ripristino, riparazione e sistemazione di opere pubbliche di competenza dei Comuni è stata chiesta l’allocazione di risorse pari a 1,5 mln di euro, per gli interventi di somma urgenza destinati ai Comuni (dissesti, eventi calamitosi quali frane e alluvioni) 2 mln di euro, 150 mila euro sono le risorse necessarie per studi di protezione e monitoraggio dei bacini idrominerali e termali con specifica programmazione di studi idrogeologici e idrogeochimici. Per quanto concerne l’Edilizia pubblica sono state appostate risorse per 100 mila euro quali contributi per le famiglie sgomberate. Chiesto, inoltre, lo stanziamento nel triennio di 400 mila euro per le funzioni dell’osservatorio degli appalti pubblici e di ulteriori 180 mila euro per il prezziario degli appalti pubblici. Per il Regolamento di attuazione della legge regionale 31/2020 “Misure di sostegno per l’acquisto e la ristrutturazione della prima casa di proprietà” richiesti fondi pari a 900 mila euro per il 2022, a 1 mln euro per ciascuna annualità 2023 e 2024. Per l’edilizia di culto oltre alle somme già preimpegnate, pari a circa 250 mila euro, richiesti ulteriori 250 mila euro in virtù delle istanze pervenute. Per l’ufficio Demanio, confermata la richiesta dello stanziamento di 200 mila euro per procedere alla redazione del nuovo piano di utilizzo delle aree demaniali marittime. Per le infrastrutture, oltre alle somme previste riferite ai trasferimenti derivanti dalle assegnazioni del Pnrr e del piano degli investimenti complementari, richiesto lo stanziamento di 150 mila euro all’anno per 3 anni per la pianificazione delle infrastrutture che possa raccogliere i quadri esigenziali del territorio”.
Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Braia, Bellettieri, Quarto, Aliandro, Perrino. Tra gli argomenti oggetto di chiarimento il contratto Cotrab, lo studentato di Matera, il quartiere Bucaletto a Potenza, la questione del personale.
Nel pomeriggio la commissione ha ascoltato l’assessore all’Ambiente Energia e Territorio, Cosimo Latronico e il direttore generale Liliana Santoro.
“L’audizione in commissione – ha detto Latronico – è per noi occasione per fare il punto sulla programmazione in vista dell’approvazione del bilancio. Il dipartimento che dirigo partecipa al perseguimento di obiettivi strategici come la coesione territoriale, la tutela del potenziale delle risorse endogene per la creazione di lavoro e per la crescita del Pil. Tra le azioni che il dipartimento è chiamato a portare avanti c’è sicuramente la riqualificazione e rafforzamento dei presidi urbani che prevede la rigenerazione e la riqualificazione urbana attraverso politiche urbane ed abitative che contribuiscano a rendere le città sostenibili con l’eliminazione del degrado, il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, con una specifica attenzione all’edilizia residenziale pubblica. la sostenibilità delle nostre realtà urbane. Nel bilancio regionale ci sono le somme necessarie, per interventi di riqualificazione dei presidi urbani, riconversione uffici pubblici.
Altri obiettivi riguardano la valorizzazione paesaggistica ambientale per conservare la qualità delle risorse sia ambientali che paesaggistiche per uno sviluppo sostenibile, valorizzazione risorsa idrica ed energetica, il Piano paesaggistico regionale, il piano di gestione dei rifiuti, il piano di gestione delle coste, il piano di adeguamento della rete di monitoraggio della qualità dell’aria. Sono previsti interventi per rafforzare la dotazione impiantistica e migliorare la raccolta differenziata, restituire all’uso produttivo le aree inquinate, censire e mappare la presenza antropica e naturale di amianto sul territorio regionale, bonificare dall’amianto gli edifici pubblici, tutela e valorizzazione delle risorse energetiche”. Sul piano paesistico il direttore generale Santoro ha spiegato che “si tratta di uno strumento di pianificazione importante sul quale si sta lavorando. È per noi necessario agire rapidamente con gli strumenti di pianificazione”.
Sono intervenuti i consiglieri Braia e Sileo. Tra gli argomenti per i quali si sono chiesti chiarimenti quello sulle energie fossili, rinnovabili, gas, patrimonio forestale e idrico, piano paesaggistico, cartografia web gis, mini eolico, rinnovabili.
Erano presenti ai lavori oltre ai presidenti delle Commissioni consiliari, Cariello (Lega), Braia (Iv), Quarto (FdI) e Zullino (Lega), i consiglieri regionali Sileo (Gruppo misto), Bellettieri (FI), Perrino e Carlucci (M5s), Trerotola (Pl), Cifarelli (Pd), Coviello (FdI), Aliandro (Lega), Baldassarre (Idea) e Polese (Iv).