Espedito Moliterni, cittadino elettore materano di centrosinistra: “La crisi alla Regione Basilicata e la necessità di tornare alla politica”. Di seguito la nota integrale.
Come molti cittadini ed elettori lucani, seguo con preoccupazione e stupore quanto sta avvenendo in queste settimane a seguito della crisi politica della Giunta della Regione Basilicata.
Preoccupazione in quanto viviamo un momento di assoluta precarietà, dal punto di vista della tenuta economica e sociale, per le note vicende legate all’emergenza sanitaria e al conflitto in atto fra Russia ed Ucraina che, al contrario, esigerebbero la presenza di una Giunta Regionale nel pieno della sua efficienza politico amministrativa; stupore in quanto risultano oscure le ragioni che hanno portato alla crisi, o meglio fin troppo chiare ( leggasi personalismi, posizionamenti e guerre di poltrone), ma non comprensibili ai pur attenti cittadini lucani.
Tanto premesso, leggo con stupore che il consigliere Trerotola, eletto nelle passate lezioni come candidato presidente della coalizione di centro sinistra, in alternativa a quella di centro destra, attualmente al governo della Regione, sarebbe disponibile a “dare una mano” per consentire il proseguimento della legislatura all’attuale maggioranza.
Lo scrivente, come elettore di centro sinistra, ha votato alle ultime elezioni regionali il sig. Trerotola, all’epoca illustre sconosciuto, con la speranza di rendere un servizio alla nostra Regione e fidandomi della scelta fatta dai partiti di riferimento.
Ora il signor Trerotola, tradendo il mandato avuto nel 2019 e ignorando del tutto la fiducia avuta da migliaia di cittadini, sarebbe indotto a dare una mano alla coalizione contro la quale si schierò alla ultime elezioni.
Se ciò dovesse avvenire, e non sarebbe l’ultimo episodio, come si può pretendere che i cittadini continuino ad utilizzare ancora una strumento sicuramente democratico, come la partecipazione al voto, se continuamente traditi nelle loro aspettative da coloro che scelgono per essere rappresentati?
Così come sono convinto che per aspirare a posti così rilevanti nelle istituzioni democratiche, come il parlamento regionale, occorre essere in possesso di anni ed anni di esperienza e di partecipazione alla vita di partito, che sia di destra o di sinistra. Forse è il caso che si cominci ad uscire dai luoghi comuni, oggi prevalenti, che individuano nei politici di lungo corso il male assoluto; occorre, invece, affidarsi a persone di comprovata esperienza politica, ovviamente di specchiata onestà e di capacità amministrativa, affiancati da esponenti della società civile, ma la cui appartenenza e aderenza ad un progetto politico sia chiaro ed indubitabile. La nostra Regione è ricca di queste personalità, appartenenti a tutti gli schieramenti politici. Alle prossime elezioni regionali si segua questa strada.
Solo la forza di una proposta condivisa e rappresentata da esponenti politici all’altezza del compito cui sono chiamati può essere utile alla nostra martoriata Regione; rispetto a questo non ci si può più smarcare alla ricerca di visibilità effimere, ma occorrono una classe dirigente politica e di amministratori che si facciano garanti di un nuovo modo di governare.
I fattori di sviluppo e crescita competitiva di un territorio , di una Regione, nella realizzazione e negli effetti, sono molto più lunghi di cicli elettorali e c’è quindi bisogno di una classe dirigente politica esperta e coerente alla propria storia e formazione e che sia anche in grado di generare un minimo di condivisione degli obiettivi di lungo respiro e di disegnare un sistema sociale in grado di recepirli e di attuarli.