E’ sempre più alta l’attenzione dell’on. Chiara Gemma sui temi della Basilicata.
In una nota inviata alla stampa l’eurodeputata si è soffermata sulla situazione produttiva della regione e sulle prospettive di crescita.
“L’economia della Basilicata – ha detto – attraversa un momento molto complesso, ci sono tante ombre ma anche molte luci e dinamiche interessanti che è opportuno esaminare.
Tra le questioni più preoccupanti c’è il problema della crisi che sta colpendo lo stabilimento Stellantis di Melfi e il polo dell’automotive lucano. In questo settore, che rappresenta la realtà produttiva e occupazionale più importante della regione, si sta pagando lo scotto della transizione industriale dal termico all’elettrico.
Tra le luci, vanno segnalati positivamente la previsione di crescita del Pil per il 2023 ed il boom senza precedenti nel settore agroalimentare lucano. In questo comparto – ha evidenziato l’on. Gemma – è sicuramente utile entrare nel dettaglio e capire come si è arrivati a questa performance, visto che la Basilicata ha una forte vocazione agricola in varie aree di eccellenza come il Metapontino e il Vulture-Melfese.
Stando ai numeri, il balzo in avanti, che ha interessato sia il mercato italiano che quello dell’export internazionale, è stato trainato dall’aumento della produzione nello stabilimento della Ferrero di Balvano, grazie al successo del prodotto da forno ‘Nutella Biscuits’.
Inoltre, hanno contribuito alcune grandi aziende del Materano del settore panificazione e biscotti e le aziende di trasformazione dei prodotti ortofrutticoli del Metapontino.
L’intero settore ha generato una crescita di circa 210 milioni di euro di fatturato nel 2022 rispetto ai circa 90 milioni del 2017.
Sono questi numeri e questi risultati virtuosi – ha sottolineato l’europarlamentare – che devono spingere il sistema Basilicata, pubblico e privato, a credere nelle sue potenzialità territoriali e nei suoi punti di forza. In questo modo, potranno crescere l’economia e i posti di lavoro così come è avvenuto alla Ferrero di Balvano che negli ultimi anni ha ampliato lo stabilimento e raddoppiato gli occupati arrivando a circa 450 addetti, oltre ad aver potenziato gli accordi di filiera con un centinaio di aziende agricole lucane che da qualche anno si stanno dedicando alla coltivazione di nocciole per la produzione della Nutella e di altri snack Ferrero”.