Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’Ufficio stampa di +Europa Centro Democratico – Gruppi Lucani.
“Verso le elezioni regionali, continuiamo a registrare un confuso affastellarsi di posizionamenti che condiziona ogni scelta giusta per il bene della nostra regione. E gli equivoci si perpetuano. Non è casuale che alla fine, anche gli altri partiti del centrosinistra, compreso chi non ha fatto parte della coalizione vincente nel 2013, abbiano dovuto darci ragione ed annullare le Primarie, così come erano state concepite. E naturalmente, noi non abbiamo firmato il documento che continua a perpetuare equivoci. Di questo abbiamo parlato al Congresso costitutivo di Milano dove sono tre i Lucani eletti nel primo Consiglio Nazionale. Luigi Scaglione e Massimo Molinari nella lista guidata da Bruno Tabacci e che ha eletto il Segretario Nazionale Benedetto Della Vedova e Francesco Galtieri capolista dello schieramento che sosteneva Alessandro Fusacchia Ed è di questo che vogliamo se ne parli a Potenza ed in Basilicata, per superare lo stallo di forze politiche che in nome di un solidarismo vero dovrebbero andare oltre le singole persone chiamate a guidare i processi di rinascita, di sviluppo, di coesione territoriale. È questo che vorremmo per la nostra regione, andando oltre i personalismi e le arroganze di chi ipotizza la fine di un ciclo politico senza avere un sguardo verso il futuro. La responsabilità è tutta di chi immagina di avere in consenso elettorale immutato ed immutabile e vale per il Pd ed i suoi uomini accentratori ed arroganti e vale per quelli di destra che pensando di cavalcare l’onda non sanno che il mare del qualunquismo a 5Stelle potrebbe travolgerli senza scampo. Costruire un progetto solidale verso le elezioni regionali lucane. Costruire un progetto solidale verso le elezioni regionali lucane, significa chiedere +Basilicata unita dove l’esempio di Matera protagonista diventa spinta emozionale anche per la città di Potenza ridotta all’oblìo ed alla disperazione da scelte scellerate di governo o di sostegno ad esse e significa un governo regionale dove non basta il nuovismo, ma l’equilibrio territoriale, la forza di rispettare i patti, di difendere l’ambiente senza integralismi su trivelle e pale eoliche ma con la giusta dose di equilibrio e di valutazione utilitaristica e poi, di avviare nuove attività formative che diano una speranza ai giovani nei settori della cultura, del turismo e delle nuove forme di produzione agroindustriali. Di questo abbiamo bisogno e non di sterili ed inutili ragionamenti tra esponenti delle forze politiche di Centrosinistra che mirano solo ad avviare un referendum sulle singole persone, come abbiamo denunciato poteva accadere con finte Primarie oggi già abortite e su cui, unici tra i tanti cantori, avevamo espresso convinte riserve. Lavorare uniti, ora o mai più”.