Europa, turismo e digitale, presentata a Matera lista Stati Uniti d’Europa con segretario PSI Maraio. Confronto con operatori del turismo, documento congiunto di PSI e +Europa. Di seguito la nota integrale e il documento congiunto sottoscritto da Massimiliano Taratufolo, Coordinatore regionale Più Europa, Mariano Benedetto, Commissario Psi Matera e Raffaele Tantone, Portavoce Psi Basilicata.
Europa , turismo e digitale, questo il titolo dell’iniziativa che si è tenuta a Matera mercoledi 22 maggio, dedicata alla presentazione della Lista Stati Uniti D’Europa con il candidato segretario nazionale del Partito Socialista Enzo Maraio.
A partire dall’idea di Europa come spazio di libertà e di diritti sociali e civili, che influisce sulle nostre vite e sui territori, si è approfondito l’esempio della città di Matera, la cui nomina a capitale Europea della cultura ha prodotto uno straordinario aumento delle presenze turistiche, che è necessario mettere a sistema con lo sviluppo socio economico della città.
In preparazione dell’evento i relatori sono stati invitati a confrontarsi su una traccia di discussione, contenente analisi e proposte sul futuro del settore.
Il dibattito è stato introdotto dal portavoce regionale del Psi Raffaele Tantone, che ha illustrato il documento sottolineando come il Turismo sia una materia trasversale, che necessita del buon funzionamento di tanti settori, fra cui i trasporti, infrastrutture e programmazione culturale, senza dimenticare il decoro urbano e gli impatti sull’ambiente, in termini di rifiuti e di stress delle aree protette.
La serata ha registrato numerosi interventi degli operatori del settore, fra cui le osservazioni qualificate di Guido Galante presidente dell’associazione Beb Matera, di Michele Martulli delegato provinciale Fiavet di Campania e Basilicata, di Vitantonio Lombardo vicepresidente Assoristoratori Matera e di Bruno Di Cuia segretario provinciale della Uil.
A seguire c’è stato il gradito intervento dell’Assessore al turismo Tiziana D’Oppido, che ha condiviso alcune analisi e soluzioni, invitando ad un confronto strutturato e costante sul tema.
In seguito ha preso la parola Sergio Forte della segreteria regionale di Piu’Europa, che ha citato le ragioni di libertà e giustizia sociale che sono alla base della lista Stati Uniti d’Europa, un progetto che nasce da lontano e che vede il Psi e Piu’Europa insieme per un Unione Europa dei diritti civili e sociali e non subalterna alle altre potenze globali.
Anche il coordinatore regionale di PiuEuropa Massimiliano Taratufolo, citando il “comune sentire” fra le due forze politiche, ha proposto di integrare il documento in discussione con i contributi emersi durante il dibattito, redigendo un testo a firma del Psi e di Piu’Europa, da inviare al Sindaco ed agli assessori competenti, su cui basare il confronto politico anche in vista del proseguo dell’azione politica ed amministrativa della città.
A seguire il segretario Provinciale e commissario cittadino del Psi Mariano Benedetto, ha condiviso la proposta di PiùEuropa di elaborare un documento sul turismo da indirizzare all’Amministrazione Comunale, al fine di focalizzare il dibattito politico su visioni e proposte concrete, evitando il rischio di impantanarsi negli organigrammi.
Sulla stessa linea si è espresso anche il consigliere regionale socialista Antonio Bochicchio, che ha rinnovato il suo impegno e la sua disponibilità nell’accogliere e portare avanti le istanze del territorio materano in Regione.
Da ultimo ha preso la parola il segretario nazionale Psi Enzo Maraio, capolista di Stati Uniti d’Europa, che ha sottolineato la necessità di un’Europa realmente libera e federale ed attenta ai diritti sociali. Soprattutto ha ribadito la necessita di un mezzogiorno che abbia la testa in Europa e le radici fortemente ancorate nel Mediterraneo.
Ha concluso ricordando la sua esperienza di Assessore al Turismo che ha inventato il grande evento denominato “luci d’artista” della città di Salerno, sottolineando le difficoltà e spesso l’impotenza degli amministratori locali rispetto a questioni come lo sviluppo turistico, che per loro natura sono soggette ad una trasversalità di fattori spesso non dipendenti neanche dall’Ente Comune, ragion per cui ha invitato ad un confronto costante con gli operatori turistici, perchè senza condivisione è complicato porre in essere azioni incisive.
Proposte sul turismo e sui settori connessi. Intervento di Massimiliano Taratufolo, Coordinatore regionale Più Europa, Mariano Benedetto, Commissario Psi Matera e Raffaele Tantone, Portavoce Psi Basilicata
Le forze politiche Partito Socialista Italiano e PiùEuropa sottoscrittori del seguente documento, in seguito ad un percorso di analisi, ascolto e confronto con i cittadini e gli operatori del settore turistico, hanno elaborato la seguente sintesi di idee e proposte , che offrono in discussione all’Amministrazione Comunale ed alla città, al fine di orientare il dibattito fra le forze politiche e sociali sui temi concreti.
Intanto opportuno partire dai numeri disponibili, gli unici dati certi sono quelli comunicati da Apt(agenzia promozione turistica), venendo ai numeri i dati ci dicono che dopo l’annus orribilis del 2020, in cui gli arrivi sono stati 158 mila e le presenze 258mila , si è registrata una costante crescita, per cui nel 2023 abbiamo raggiunto i 390 mila attivi.
Quindi siamo ritornati grosso modo agli stessi numeri del 2019, si segnala che abbiamo abbassato le presenze, passate da 730 mila a 626 mila, evidentemente significa che i turisti si fermano per meno giorni a Matera. Anche le strutture ricettive sono diminuite nell’ultimo anno di ca 100 unita, poiché passate da 681 a 571, quindi meno 110 strutture, stessa cosa per i posti letto passati da 7085 a 6634, si tratta di strutture piccole perchè i posti letto diminuiscono di 400 unita.
Ad ogni modo opportuno chiedersi cosa possono fare le istituzioni per il turismo? Preso atto della estrema varietà d’interazioni fra turismo ed altri settori, certamente un intervento istituzionale forte è stata la nomina a capitale europea della cultura , con risorse per quasi 40 milioni per promuovere attività culturali, ma anche trasporti, infrastrutture, viabilità, riqualificazione dei quartieri, evidentemente l’esperienza del Cis Matera (contratto istituzionale di sviluppo) è stato un successo, poiché si sono accentrati in una cabina di regia fra Comune, Regione e Ministeri i diversi interventi, attuati anche con fonti di finanziamento diverse, tale azione andrebbe continuata ed incrementata visto che dentro possiamo inserirci anche i progetti futuri.
Fra le urgenze sollevate con spirito costruttivo dalle organizzazioni degli operatori che si occupano del turismo , vi è il tema dei contenitori culturali da riattivare, per la maggior parte di proprietà comunale , spesso ristrutturati con soldi pubblici e che il Comune non è evidentemente in grado di gestire. Sul punto certamente necessario attivare bandi ad evidenza pubblica per la gestione e tutela, opportuno aggiungere che non facile fare bandi in assenza di numeri e riferimenti sul valore economico degli stessi poiché non si dispone di uno storico dei ricavi, per cui di concerto con associazioni andrebbe costruito un modello di bando base , da applicare ed adattare a tutte le strutture. Cosi facendo contribuiremmo ad un quadro chiaro per gli operatori economici che avrebbero le info per programmare loro attività.
Sul punto la creazione di una fondazione che si occupi del coordinamento e controllo della gestione del patrimonio immobiliare di pregio potrebbe essere una soluzione da considerare.
Anche l’esenzione Imu su immobili demaniali destinati ad attività economiche andrebbe superata, pur trattandosi di materia che incrocia le competenze sovracomunali.
Le organizzazioni chiedono di programmare attività culturali al fine di destagionalizzare i flussi turistici , sottolineando che la creazione di un polo fieristico aiuterebbe tale intento, sul punto viene subito in mente l’area dell’ex Barilla, strategica per la città, ove andrebbe proposto ai privati che hanno acquistato l’area, nel caso non intendessero realizzarci un opificio secondo destinazione urbanistica attuale, di localizzarvi un polo del genere unitamente ad altre infrastrutture di accessibilità come parcheggi e stazione metro.
Certamente comprensibili le richieste circa il decoro urbano e l’apertura dei bagni pubblici in modo continuativo, anche quelle relative agli orari della raccolta differenziata, si tratta di attività che andrebbero realizzate stanziando fondi appositi, certamente proventi di imposta di soggiorno costituiscono lo strumento finanziario principale, ma anche una modifica ai costi dei parcheggi individuando aree e tariffe dedicate ai turisti ed ai residenti, ed ancora una modifica al regolamento per gli accessi Ztl Sassi e Ztl bus urbana, potrebbero permettere ulteriori introiti da dedicare specificatamente a tali attività.
Come detto le istituzioni non possono fare tutto, soprattutto complicata la gestione diretta dei beni, sia per i noti limiti e carenze del personale, sia perché spesso il know how circa la gestione turistica dei siti non è oggettivamente in possesso della Pa.
Il tema del decoro e delle manutenzioni nei Sassi ci riporta alle necessita di preservare i Sassi ed il Parco della Murgia materana , prevedendo misure di mitigazione dell’impatto del turismo di massa, specie per quello mordi e fuggi, che oggettivamente se non gestito produce rifiuti senza lasciare le risorse economiche che ne paghino la raccolta e lo smaltimento.
Sempre in tema di mitigazione dell’impatto ambientale vi è il tema della Ztl Sassi, che come dicono gli operatori non può avere lo stesso orario di apertura per tutto l’anno, perché oggettivamente i flussi e le necessita di trasporto mutano nell’ arco dei 12 mesi, sul punto il Comune ha già cambiato le apparecchiature di rilevazione delle infrazioni, che già ora permetterebbero di contare il numero degli accessi per tipologia di utente, tali dati andrebbero messi in open data in modo da essere fruibili e lavorabili da tutti gli interessati. L’obiettivo e’ intanto quello di calmierare il numero degli accessi per tipologie di utente, ad esempio un residente che acceda 20 volte al giorno probabilmente pratica un’attività economica, l’obiettivo è comprendere il numero di auto in contemporanea che i Sassi possono sopportare anche in relazione al numero dei parcheggi disponibili. Vi è anche il problema degli artigiani ed imprenditori che magari per un’urgenza vengono chiamati per un intervento e che non possono accedere perchè privi di pass, certamente sarebbero disponibili a comprare dei voucher con 10 accessi da utilizzare alla bisogna senza complicazioni burocratiche. Sempre in tema di limitazioni non è equo che un Ncc che effettua 100 accessi annui paghi come coloro che ne effettuano 3000, da questo punto di vista andrebbero calibrate delle tariffe che tengano conto di tali disparita.
Anche sullo scarico delle merci necessario creare almeno 2 hub logistici da cui partire per le consegne ultimo miglio, tale pratica favorirebbe la sostenibilità ambientale diminuendo le perdite di tempo e di denaro per gli imprenditori, che sono spesso costretti a mettersi in auto per uscire dai Sassi a prendere merci dai loro fornitori che non hanno i pass di accesso.
Buona l’idea di utilizzare parte dei proventi dell’imposta di soggiorno per il finanziamento ed il necessario potenziamento del trasporto pubblico nei Sassi, l’amministrazione sta già facendo questo da un paio di anni destinandovi in parte anche i proventi dei parcheggi, passati da 240 mila eu annui ad oltre 1 milione, fra le possibili fonti finanziarie anche quelle relative alla necessaria istituzione di tassa ingresso bus turistici con ricavi stimati di almeno 200 mila eu.
Il tema della raccolta rifiuti in orari diversificati , soprattutto in alcune aree è certamente fondamentale per il decoro e per il buon esito della raccolta differenziata, tale azione è necessaria e va fatta rientrare in una graduale revisione del servizio di raccolta differenziata dopo 3 anni di esercizio, nonché del sistema di tariffazione verso una misurazione del rifiuto prodotto, perché non è equo che una pizza al taglio di 10 metri quadri situata in zona turistica produca molte più tonnellate di rifiuti rispetto ad una pizzeria di 200 mq situata in periferia, pagando molta meno tari.
Inoltre il tema dei trasporti, certamente necessario “obbligare” Fal ad aprire il terminal bus di Serra rifusa da destinare ai bus turistici ed alle linee ministeriali extra regionali, opportuno e necessario abbattere immediatamente la scuola Torraca per porvi terminal bus urbani e trasporto pubblico locale. Inoltre l’istituzione della tassa d’ingresso per i bus turistici è necessaria per ammortizzare i costi prodotti dai turisti, vedi i rifiuti, e su un ingresso di almeno 3000 bus annui( non ci sono numeri certi) a 50 euro per bus si incasserebbero altre 150mila eu da dedicare ai servizi.
Su questo punto in attesa di decreto ministeriale che stabilisca le tariffe applicabili dai Comuni, si può senz’altro procedere con un sistema di prenotazione online ad un costo simbolico almeno in fase iniziale, quantomeno per poter contare i bus in ingresso, indirizzandoli su percorsi predefiniti e magari multando chi non rispetta le regole.
Inoltre il tema del rapporto fra Comune ed ente Parco, un’area protetta incuneata nella città, per la maggior parte di proprietà privata, con un Piano del Parco scritto e pensato negli anni 90 quando i flussi turistici rappresentavano solo un auspicio, sarebbe opportuno evitare interventi disomogenei, vedi le questioni di Cava del sole, avendo il coraggio di fare un intervento complessivo riscrivendo il piano del Parco e prevedendo attività e tutele che negli anni 90 non erano neanche ipotizzabili.
Infine il tema del lavoro e dei lavoratori, intanto non possiamo preoccuparci solo dei servizi e del trasporto dei turisti, senza preoccuparci dei disagi che affrontano i lavoratori per recarsi al lavoro, quindi subito individuare aree parcheggio a prezzo superagevolato che includa anche il trasporto.
Fra le aree idonee vi è certamente il parcheggio di Via Annibale Maria di Francia, ove andrebbe imposto il divieto notturno di parcheggio ai camper, che possono recarsi presso le tante aree sosta gestite dai privati, applicando regolamento di Polizia Locale che prevede il divieto di campeggio nel territorio comunale .
Inoltre il settore turistico in particolare quello poco destagionalizzato, inevitabilmente produce lavoro ad intermittenza o precario, infatti si tratta di un settore dove proliferano i cosiddetti “contratti pirata”, sul punto è imprescindibile l’adozione di un contratto di sito, che dia maggiori tutele ai lavoratori ed alla cui applicazione occorre subordinare l’accesso alle agevolazioni previste per gli imprenditori, fra cui ad esempio il diritto al pass gratuito per l’accesso in Ztl o la partecipazione al bando eventi.
Da ultimo è opportuno riflettere sul ruolo assunto dalle piattaforme digitali nella fruizione dei servizi turistici, perché siti come Air Beb e Booking drenano risorse rilevanti in termini di commissioni dagli operatori turistici, con un impatto non trascurabile sul mercato dei fitti alle famiglie, stesso discorso vale per Easypark, che probabilmente è il soggetto che guadagna di più dai parcheggi rispetto al gestore ed all’Ente Comune.
Con questi attori che spesso non pagano neanche le tasse in Italia è opportuno confrontarsi per chiedere ritorni economici e promozionali alla città.