Il segretario lucano del PD Vito De Filippo ringrazia gli elettori per il risultato “unico nel Mezzogiorno e sopra le medie nazionali” e si rallegra per il risultato di Pittella e il voto di genere
“La prima cosa che sento di dire a margine di questa campagna elettorale è un grazie ai lucani che hanno ribadito la loro fiducia al Pd con un consenso di oltre il 42 per cento, assolutamente unico nel Mezzogiorno, tra i più alti d’Italia e comunque superiore alle pur esaltanti medie nazionali. Numeri, tutti questi, che testimoniano come il progetto del Pd sia nato sotto una stella buona, sia stato lungimirante e ora sia giunto a maturazione”.
Così il segretario lucano del PD, Vito De Filippo, a commento dei risultati elettorali europei. “Un grazie – ha continuato – va anche a tutti quanti, negli anni, hanno con fiducia portato avanti questo progetto e a quanti continuano a farlo ora, dai militanti, che sono tornati a confrontarsi con gli elettori uno per uno, per arrivare ai candidati che in questa tornata elettorale hanno messo in campo tutto il loro impegno. E a tal proposito – ha concluso –non posso che complimentarmi e rallegrarmi innanzitutto per il consenso ottenuto dal nostro conterraneo Gianni Pittella, sul podio dei più votati sul piano nazionale, ma anche per la cultura di genere mostrata dai lucani, con due donne, Pina Picierno e Anna Petrone, tra i primi quattro più votati, e ai contributi dati da tutti gli altri, a partire da Massimo Paolucci e Mario Maiolo per proseguire con tutti gli altri”.
Benedetto (Centro Democratico-Scelta Europea: “Nel Materano e in Basilicata risultato per Scelta Europea in controtendenza”
Scelta Europea ha ottenuto lo 0,71% a livello nazionale. Decisamente in controtendenza è il dato della Basilicata con il 3,6% ed ancor più sorprendente è quello della provincia di Matera con il 7,4% (più di dieci volte il consenso percentuale nazionale). Lo sottolinea una nota del coordinamento regionale di Centro Democratico evidenziando i risultati conseguiti a livello personale dal capogruppo alla Regione Nicola Benedetto (6.346 preferenze a livello regionale e 8.877 complessive di Circoscrizione Sud che lo collocano subito dopo il segretario nazionale Bruno Tabacci) oltre che a Bernalda (31,8%, primo partito) e Pisticci (17,4%). Risultati che, nonostante siano diversi in provincia di Potenza (2%) e nel capoluogo di regione (di poco superiore al 2%) hanno un significato politico ancora maggiore in relazione alla polarizzazione del voto tra i partiti maggiori che si è registrata con il trionfo del Pd di Matteo Renzi che ha cannibalizzato soprattutto i partiti alleati nella maggioranza di governo, e in Basilicata andando ben oltre il traguardo storico nazionale.
Rispetto al quadro nazionale, in buona sostanza, la nostra proposta politica per le Europee decisamente innovativa – sottolinea Rossana Florio, consigliere comunale a Pisticci – non ha avuto il tempo necessario per essere conosciuta dagli elettori in modo da differenziarsi specie dall’idea di Europa sostenuta dal Pd. Essa però ha retto benissimo soltanto in Basilicata e in provincia di Matera nello specifico, con qualche altra rara eccezione di “isola” di consensi elettorali a carattere territoriale per lo più al Sud, grazie, evidentemente, al legame con il territorio che continua a mantenere la sua rappresentanza politica e grazie ad una candidatura che rappresenta questo legame consolidato negli anni. La lezione da cogliere e su cui avviare una riflessione: la geografia politica italiana va rapidamente mutando e bisogna responsabilmente saper interpretare il diverso orientamento degli elettori dell’area moderata, riformista e progressista, rafforzando il rapporto con le comunità locali.
Maria Luisa Cantisani, segretaria regionale IdV, commenta dato Europee dell’Italia dei Valori: abbbiamo intercettato un voto d’opinione che ci incoraggia per la nostra ripartenza
Abbiamo intercettato un voto d’opinione che a livello nazionale raccoglie quasi gli stessi consensi elettorali di Scelta Europea, coalizione che, a differenza di noi, poteva contare su un ministro, parlamentari e strutture di partiti e un pacchetto consistente di voti delle politiche di febbraio 2013. A livello regionale, il risultato della Basilicata – 1,5% – è il migliore subito dopo il Molise dove il partito è da anni un solido punto di riferimento dei cittadini. Piuttosto, la sensibile differenza tra i risultati delle due province evidenzia la nostra difficoltà di presenza, immagine ed iniziativa in maniera uniforme sull’intero territorio regionale. E’ dunque un dato che segna la nostra ripartenza e ci incoraggia a proseguire il percorso avviato solo da pochi mesi, tanto più che il nostro simbolo, a parte le regionali di novembre scorso, non è stato presente nelle schede elettorali per circa due anni. Abbiamo dovuto pertanto innanzitutto riaffermare la nostra presenza in Basilicata caratterizzata da un gruppo dirigente giovane e totalmente rinnovato, pagando lo scotto di un’immagine nazionale ancora debole per lo scarso spazio che i mass media nazionali ci hanno riservato in questa campagna elettorale. Dopo il voto delle europee ripartiamo con l’entusiasmo della prospettiva di chi vuol costruire un centrosinistra nel Paese e in Basilicata che archivi le larghe intese, fronteggi il populismo e ristabilisca un legame di fiducia con i cittadini. Noi non sottovalutiamo che un elettore lucano su due ha disertato le urna e che la priorità della politica deve essere quella di far tornare la gente al voto. Continuiamo pertanto la nostra iniziativa per ridare protagonismo ai cittadini e affermare un nuovo centrosinistra in grado di dare risposte innanzitutto alle emergenze sociali ed occupazionali.
Ignazio Messina, segretario nazionale Italia dei Valori: “Ripartiamo dalla collegialità di una dirigenza che si vuole assumere le sue responsabilità e guardare al futuro del nostro partito”.
Un ringraziamento agli elettori che ci hanno seguito cercando una ragione per riporre in noi la tua fiducia.
Grazie a tutti i dirigenti che sul territorio hanno profuso tempo e energie per ricostruire la nuova Italia dei Valori.
Grazie a chi ha accettato la sfida delle preferenze mettendosi in gioco in prima persona. 181.373 voti dati a Italia dei Valori sono un patrimonio prezioso, costruito con un grande lavoro di squadra che, dal giorno del congresso ad oggi, ha creato le condizioni per presentare il nostro rinnovato simbolo alle Europee.
Questo nonostante una campagna elettorale incentrata su Renzi e Grillo, che ci ha concesso pochissimo spazio per parlare di Europa e delle nostre proposte.
Un risultato inferiore alle aspettative, ma che dobbiamo cogliere positivamente, considerata la disparità di forze in campo. Non dobbiamo dimenticare che partivamo dallo 0% a causa della disastrosa decisione di non presentarci alle scorse politiche con il simbolo dell’Italia dei Valori. Abbiamo rilanciato con coraggio la nostra presenza nelle piazze con altre battaglie dalla parte dei Cittadini; creato le condizioni per il nostro contributo alla costruzione di un’alternativa di Governo fondata sulla legalità e sulla lotta ai conflitti d’interesse. Il risultato poteva essere migliore, ma detrattori e gufi in questi mesi hanno agito e tifato perché Italia dei Valori sparisse; noi ripartiamo nonostante loro, che hanno preferito stare alla finestra, sperando nel risultato negativo o puntando su partiti concorrenti. Ripartiamo dal lavoro svolto e dalla costatazione che abbiamo recuperato un 70% di voto d’opinione, segno evidente che la nostra proposta politica di questi mesi ha dato i suoi primi frutti. Ripartiamo dall’entusiasmo e dalla determinazione di una dirigenza rinnovata, dal nuovo simbolo, e dall’impegno di candidati e candidate che hanno cercato le preferenze nel territorio rinunciando al facile consenso, al contrario di quanti in passato hanno preso, utilizzando il partito come un tram, salendoci a convenienza.
Ripartiamo dalla collegialità di una dirigenza che si vuole assumere le sue responsabilità e guardare al futuro del nostro partito.
Cosimo Latronico, parlamentare di Forza Italia, commenta dato Europee del partito di Berlusconi
“Il risultato di Forza Italia conseguito in Basilicata che sfiora il 15% alle europee e’ un punto di partenza da cui muovere per costruire una forza presente sul territorio regionale con una classe dirigente credibile e capace di costruire la strada dell’alternanza nella nostra Basilicata”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (FI). “Il dato ovviamente risente della presenza di candidature locali che hanno avuto il loro peso nella erosione di consenso potenziale per Forza Italia, il marcato fenomeno dell’astensionismo e da l’ultimo un contesto generale nazionale che in questa tornata non ha favorito l’affermazione di una proposta forte e coesa tra gli elettori del centro destra. La grande affermazione del capolista Raffaele Fitto nella circoscrizione del Sud, anche in Basilicata, conferma che c’è la necessità di costruire un modello di presenza di Forza Italia e del centro destra che riporti gli elettori a dare fiducia ad una presenza politica che va resa stabile ed in sintonia con le aspettative reale dei territori e delle comunità. Chi aggrega e si assume l’onere di una proposta di governo per uscire dalla crisi vince, chi si presenta frammentato e con una proposta incerta sul piano della proposta non convince il proprio elettorato. Bisogna riconoscere che c’è’ un’area politica, quella di centro destra, in questo Paese che chiede di essere rappresentata insieme alle sfide reali della nostra nazione”.
Silvana Arbia commenta risultato Europee lista Tsipras L’Altra Europa
Abbraccio e ringrazio i cittadini del collegio Sud che hanno creduto e credono nel nostro progetto per le elezioni europee. I lucani mi hanno attribuito, complessivamente, 5.397 voti (3.743 in provincia di Potenza e 1.654 in provincia di Matera). In Basilicata sono la candidata più votata della lista “L’Altra Europa con Tsipras”.
E’ andata bene nelle altre regioni del collegio Sud (Molise, Abruzzo, Campania, Puglia e Calabria): comprendendo i suffragi lucani, ho riportato complessivamente circa 11 mila voti.
E’ un risultato eccellente, in considerazione, soprattutto, della percentuale che “L’Altra Europa” ha registrato in Basilicata: 5,7 %, rispetto al 4,03 % nazionale della lista stessa. I miei voti in Basilicata, da soli, sono il 2,5 % del 5,7 % che ha ottenuto la coalizione nella regione, che vuol dire oltre il 40% dei voti. Dunque, un contributo determinante.
Sono orgogliosa – e dovete esserlo anche voi che avete consentito questo risultato – di essere stata decisiva per incrementare la percentuale nazionale della lista Tsipras , al punto da farle superare la soglia minima di accesso al Parlamento europeo, che è del 4 per cento.
Un successo che premia l’impegno di noi tutti in questa campagna elettorale condotta, da parte mia, confrontandomi a viso aperto con i cittadini, nella massima correttezza e trasparenza. E questo senza i potenti mezzi dei partiti, anche di quelli che hanno aderito alla lista Tsipras, che non sono stati messi al servizio di tutti i candidati, in una logica di cooperazione.
La mia soddisfazione, oggi, è enorme. Questo è un bel biglietto di presentazione per il Mezzogiorno, un tesoretto che dovremo mettere a frutto, valorizzandolo e facendolo crescere nei prossimi appuntamenti elettorali.
Ringrazio chi ha voluto votarmi e auspico, per il futuro, un comportamento di maggiore cooperazione e una capacità di muoversi in sinergia di tutto il movimento costituente la lista Tsipras. Avremmo assistito a ben altro risultato con una organizzazione capace di muovere e tenere insieme le esperienze, i saperi, le passioni delle componenti rappresentate. C’è stata una carenza di comunicazione con i referenti nazionali, gap che va colmato.
Visti i risultati e le percentuali, sono orgogliosa di aver fornito un contributo fondamentale per l’affermazione della lista, a livello locale e nazionale, nell’ottica del superamento del 4 per cento.
Ora attendo il momento di confronto per l’analisi del voto, per poter proseguire nelle nostre battaglie contro il malaffare, i ricatti, le manipolazioni, il malcostume e le povertà. Va sostenuta l’occupazione vera e non assistita, attraverso un progetto di sviluppo che parta dal Sud e che coniughi la tutela del territorio e dell’ambiente con la gestione dei beni culturali, in modo che possano diventare il volano dell’economia. Vanno tutelate le persone affinché il Sud diventi regione d’Europa, coltivando la speranza delle madri e dei padri di non vedere più i figli allontanarsi dalla terra d’origine alla ricerca di lavoro.
Arrivederci a presto, perché intendiamo allargare a macchia d’olio il movimento nato in Basilicata, ma per il Sud.
Elezioni, Ugl: i lucani fanno fatica a votare.
“Una cosa va innanzitutto detta e ridetta: stiamo vivendo un momento difficile, il lavoro è una necessita e la nostra regione fatica a dare un bene primario. I lucani avvertono un disagio intimo e le tensioni legate al lavoro che manca si sentono nella famiglia. Come sindacato non riusciremo a fare ciò che non è nelle nostre possibilità: la politica deve ritornare ad essere vicina a chi avverte il disagio con fatti e non parole, non illudendo la gente, perché il lavoro è un problema.”
E’ quanto sostengono i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Giuseppe Giordano per i quali, “se all’elezione non partecipa più del 50% degli elettori è sintomo che in sostanza il lucano vede la politica oggi come fasulla, monca e in alcuni casi inutile. E’ d’obbligo che i politici oggi dovranno interrogarsi e riflettere sul perché in Basilicata non si esprime più il voto, non andare a votare rappresenta un voto di sfiducia, come non andare a vedere un certo film rappresenta una bocciatura di quella pellicola. Allora – proseguono Giordano e Tancredi -, se per un film si tratta di produrre qualcosa di diverso, con un migliore soggetto e migliori attori, per la rappresentanza politica si tratta di rivedere tutto il contesto della politica. Forse quello di cui abbiamo davvero bisogno è un meccanismo diverso attraverso il quale le persone votano ogni giorno attraverso le scelte che fanno di acquistare un prodotto, di finanziare un progetto, di entrare a far parte di un gruppo, e così via. Per l’Ugl bisogna ricostruire un rapporto di fiducia con l’elettorato e porre le basi per realizzare un’alternanza, la frattura che si è determinata tra cittadini e politica è molto più marcata. In Basilicata ha votato il 49,4% degli aventi diritto in occasione di quest’altra tornata elettorale è rigiunto forte e chiaro il segnale di malessere: dovremmo farci tutti un serio esame di coscienza, soprattutto coloro che hanno la possibilità di intervenire per migliorare le condizioni di almeno il capofamiglia, perché in questi anni sono state adottate troppe politiche miope sul lavoro – concludono i segretari Ugl -, credendo di poter fare cassa negando beni e servizi fondamentali per una vita dignitosa, come cibo, istruzione e in Basilicata, assistenza sanitaria, all’anello più debole della nostra società”.