Dopo l’acquisita disponibilità dell’ex convento per realizzare l’Hub di San Rocco a Matera arrivano le riflessioni dell’ex asesssore all’innovazione e pianificazione strategica Enzo Acito.
In tanti mi hanno chiesto un parere dopo la acquista disponibilità dell’ ex convento per realizzare l’ Hub di San Rocco.
Sono felice perché, finalmente, è partito il frutto dell’intuizione, del progetto, delle relazioni intessute incontrando personalmente i soggetti istituzionali coinvolti, del bando internazionale, dell’affidabilità costruita su un progetto di sviluppo reale.
Sono veramente felice perchè il primo tassello, di un mosaico più ampio ed articolato, è stato messo nel puzzle della strategia immaginata, progettata ed innescata durante i miei due anni scarsi di assessorato.
Una strategia più complessa ed articolata di cui l’Hub di San Rocco ed il 5G sono solamente il primo tassello.
Siamo all’ inizio di un percorso che potrebbe cambiare l’economia non solo di Matera, ma di un territorio che coinvolge l’intera regione, anche quelle limitrofe.
Ha brillato, ad onor del vero, l’assenza totale della regione Basilicata che, invitata a far parte del Comitato Promotore di Matera digitale, non si è degnata neanche di una risposta, almeno sino a luglio 2018 (data della mia defenestrazione), al contrario del CNR, delle più prestigiose Università Meridionali, di Svimez, delle Università di Pavia e di Toronto che, immediatamente dopo la richiesta di gennaio 2018, hanno risposto, immediatamente, con note ufficiali di adesione.
Lascio libera ogni relativa interpretazione e conseguente valutazione.
La più ampia ed articolata strategia di sviluppo parte dall’ Hub di San Rocco e dal 5G e richiede l’intervento, inderogabile, della Regione quale soggetto deputato alla creazione di azioni di sviluppo territoriale.
Siamo, però, ancora agli inizi di un percorso che potrebbe decollare o spegnersi; dipende dal ruolo che i soggetti pubblici, Regione Basilicata in testa, sapranno e vorranno svolgere per costruire un futuro di sviluppo per una regione, la nostra, con la più alta percentuale di emigrazione intellettuale nel territorio nazionale.
Voglio proprio sperare anch’io in un intervento della regione, anche se in giro non vedo delle grosse menti, solo degli accattoni che pensano al proprio tornaconto. Addirittura vogliono ancora candidare Pittella, gente senza alcuna dignita’.