“L’istituzione del corso di laurea in Medicina all’Università della Basilicata rappresenta un obiettivo fortemente voluto dal centrodestra lucano per superare un antico handicap che condiziona molti dei nostri giovani nella scelta universitaria, frutto di una virtuosa collaborazione istituzionale, che il Governo regionale ha promosso nell’esclusivo interesse dei nostri cittadini”.Lo precisa il consigliere regionale di Forza Italia, Gerardo Bellettieri, in merito alla delibera con la quale la Giunta regionale ha preso atto dell’Accordo di programma sottoscritto il 5 agosto 2020 con l’Università degli studi della Basilicata, il ministero dell’Università e della Ricerca e il Ministero della Salute.
“L’istituzione di un corso di laurea in Medicina in Basilicata offre un supporto al Servizio sanitario regionale in un momento cruciale per la riorganizzazione del settore – afferma Bellettieri – e contribuisce ad elevare la qualità e a rendere più attrattiva la nostra Università ed il sistema della ricerca. Ma, soprattutto, aiuterà la crescita della società lucana che la Regione sta cercando di guidare fuori dalla crisi post Covid. Il corso di laurea prenderà l’avvio con l’anno accademico 2021-2022 e sarà aperto inizialmente a 60 studenti; come prevede l’accordo, la Regione assicurerà un finanziamento di 3 milioni per il primo anno e di 4 milioni all’anno per gli anni successivi, somme che si aggiungono ai 10 milioni di euro all’anno già stanziati nell’ambito del Piano dodicennale Regione/Università 2012-2024. Ai fondi della Regione si aggiungono, poi, quelli del ministero dell’Università e della Ricerca (2 milioni di euro all’anno per il triennio 2021/2023) e del ministero della Salute (3 milioni di euro all’anno per il triennio 2021/2023)”.
Così continua il consigliere: “Con la stessa delibera è stata approvato l’addendum all’Accordo triennale 2019-2021 che definisce le modalità di erogazione del finanziamento, le spese ammissibili e l’impegno di Regione ed Università a sottoscrivere, entro il 31 marzo 2022, un nuovo Accordo di programma triennale 2022/2024 che integri il Piano delle attività già previste, tenendo conto dell’istituzione della Facoltà di medicina”.
“L’obiettivo – precisa – è quello di fornire agli studenti una formazione umana e professionale che conferisca loro le più appropriate e solide capacità e sensibilità per la diagnosi e la cura delle malattie, nell’adesione al concetto di salute espresso dall’Organizzazione mondiale della Sanità come benessere e non solo come assenza di malattia. In un momento in cui tutto il Paese affronta una difficile crisisi mostra la volontà di investire in ricerca e alta formazione, proprio come è avvenuto nel passato con l’istituzione del nostro Ateneo dopo il terremoto del 1980. L’istituzione del corso di laurea in Medicina rappresenta un primo passo per costruire assieme un’occasione importante per l’Ateneo lucano e per l’intera comunità regionale, perché si pongono le basi per lo sviluppo di ricerca in campo sanitario e per favorire la crescita complessiva del servizio sanitario. Oltre a frenare la fuga di diplomati lucani verso gli atenei del centro nord, sono certo si contribuirà a frenare l’emigrazione sanitaria verso quegli ospedali che hanno collegamenti con policlinici e università che garantiscono servizi e prestazioni di alta specializzazione”.
“In questo modo – conclude il consigliere – si rende più competitiva una regione come la Basilicata che, attraverso gli investimenti nell’istruzione, nella ricerca e nella sanità, potrà certamente accrescere la propria centralità nelle dinamiche di sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno”.