Fake news attribuita a Mario Polese, nota di Vincenzo Viti

“Se si trattasse, com’è sospettabile nel clima che si respira, di una fake news sarebbe grave. Poiché si tratterebbe di una bomba carta lanciata nella palude del sistema di relazioni malato fra Potenza e Matera.
Si è insomma voluta da ignoti cospiratori accreditare come attuale una dichiarazione consolatoria rilasciata da Polese due anni addietro verso quei potentini depressi dall’accanimento terapeutico che la Regione riservava a Matera ai tempi della sua “elevazione” a Capitale Europea della Cultura.
La aggravate specifica è che oggi Polese è il segretario del Pd in via di acclamazione,ed è contro di lui che si è voluta ordine la riesumazione di una vecchia debolezza sentimentale.
Sicche’ è a lui che ho telefonato. Per chiedergli lumi come persona non priva di quella sensibilità, scaltrezza ed equilibrio che giovano molto alle sue ambizioni,di quella dichiarazione fraudolenta proprio perché contestualizzata.
Mi è stato chiarito che si trattava di roba “andata” pur se non ancora digerita. Di cadavere insepolto.
Il fatto non potrebbe in ogni caso passare sotto silenzio. Perché denuncia due diverse iperboli :
– una notizia falsa è una doppia notizia, tant’è che esime perfino da una verifica. Risponde probabilmente a un desiderio coltivato e sublimato;
– una notizia riciclata per finalità eversive,sopratutto se mira a riaccendere miccie è fuochi fatui, è di tale potenza evocativa da eccitare la rissa chiozzotta fra due Capitali debilitate dalla crisi della politica al punto che due capitali non ne fanno una, ma vera..
È triste ma è così.
Polese immagino sia cosciente di essersi reso inconsapevolmente testimone di quella immanente competizione su pennacchi e secchie rapite che separa le due città e che costituisce un fattore della eterna debolezza di una regione che pure aspira a salire ai piani alti della considerazione nazionale. Un tema che dovrà necessariamente appassionarlo nell’ incombente ufficio cui lo chiamerà il congresso del pd.
Ne scrivo perché attraversiamo tempi difficili in presenza di miasmi intollerabili, proprio mentre ci avviamo verso pronunce elettorali che varranno e decideranno. Sperando che dal pantano non irrompano le pantegane del comune buon senso, portatrici del migliore dei mondi possibili : il mondo della innocenza e della santa ignoranza.”