Falconeri (Consigliere comunale M5s) spiega il voto contrario alla mozione di Fratelli d’Italia contro proposta di legge Zan. Di seguito la nota integrale.
Sentire oggi dai banchi del Consiglio Comunale di Potenza che “l’omosessualità è contro natura” ci riporta indietro agli anni più bui nel nostro Paese.
Mi sono opposto con voto contrario alla mozione di Fratelli di Italia presentata contro la proposta di legge Zan.
Come ho sottolineato nel mio intervento si tratta di un Testo Unico volto a rafforzare la normativa penale contro chi istiga a connettere reati sulla base di discriminazioni di genere sessuale.
Proprio ieri abbiamo appreso la notizia di una ragazza uccisa dal fratello perché “infetta” in quanto aveva una relazione con una persona transessuale.
Invece di essere favorevoli ad una norma che da più fondi per i centri rifugio contro chi è vittima di violenza di genere e inasprisce le pene per chi si macchia di reati per motivi di discriminazione sessuali, la maggioranza approva una mozione antigiuridica e fuori dalla Storia.
Non centra nulla la libertà di espressione sempre tutelata dall’art. 21 della Costituzione ma in ballo c’è una cultura del diritto che avanza con i mutamenti sociali.
Occorre opporsi a questa logica anti storica e lontana dalla realtà sociale che stiamo vivendo.
È un nostro dovere rafforzare gli strumenti di legalità che garantiscano le pari opportunità e contrastare una deriva culturale che certa parte politica vorrebbe portare avanti anche a Potenza.
Prendiamo le distanze da una maggioranza Comunale che Sindaco compreso ha votato a favore di una mozione per contrastare la proposta di legge Zan finalizzata invece a tutelare le vittime di violenza basate sul genere e la discriminazione sessuale.
Dopo ampio dibattito il voto della maggioranza è stato motivato più volte e ribadito con forza e convintamente.
Ci separa un abisso dai presupposti ideologici di quella politica che in Consiglio Comunale ha sancito con il proprio voto che l’omosessualità è contro natura.
Le citazioni del fascismo e degli autori della base di pensiero della della destra italiana come Evola autore della teoria della razza, Malaparte protagonista della marcia su Roma introdotti nell’assise comunale che dovrebbe parlare principalmente dei problemi della città dimostra quale sia il baratro tra la realtà sociale che stiamo vivendo e la parte politica che dovrebbe amministrare la nostra città.
Un tentativo mal riuscito di condizionare Potenza sulla base di ideologie sconfitte dalla Storia.
La prova del fallimento di una azione amministrativa senza lungimiranza e vecchia come le sue ideologie.