Gianni Rosa, Consigliere regionale Fratelli d’Italia commenta la decisione della Regione Basilicata che favorisce sette nomi eccellenti nel processo che porterà alla soppressione dell’Arbea. Di seguito la nota integrale.
Ci speravamo. Avevamo accolto con favore la delibera della Giunta che prevedeva la riorganizzazione delle funzioni regionali in materia di erogazioni comunitarie in agricoltura con la soppressione dell’ARBEA e la conseguente trasformazione da Agenzia ad Ufficio regionale. Maggiori controlli. Risparmi sulla spesa.
Erano anni che denunciavamo la mala gestione e l’inutilità dell’Agenza come quando le fu revocato il mandato di ente pagatore o quando le fu comminata dall’Unione Europea una multa di 86 milioni di euro. Errori ed irregolarità commesse in soli cinque, sette anni di attività che pesano sul mondo agricolo.
Avevamo persino applaudito l’Assessore Ottati che aveva avuto il coraggio di certificare, in Commissione, il fallimento dell’ARBEA.
Ci avevano quasi convinti.
Poi, un emendamento notturno al Bilancio da parte della Giunta ci ha riportato con i piedi per terra.
Il ‘ritocchino’ riguarda una legge approvata appena 15 giorni fa. Quale? Proprio quella che ci aveva trovato ampiamente d’accordo. La legge con la quale l’Agenzia Regionale per le Erogazioni in Agricoltura (ARBEA) cessava la sua operatività e la Regione assumeva le sue funzioni.
Ci si chiederà come sia mai possibile che una legge così recente necessiti già di qualche ‘limatura’. Ebbene, la Giunta aveva dimenticato di fare i soliti favori. Con l’emendamento approvato si stabilisce che “fino all’effettiva definizione e organizzazione dell’ufficio regionale …, il personale trasferito mantiene il trattamento economico accessorio in godimento in continuità con il proseguimento delle attività in corso.”.
Non basta l’avere incassato premi produttività da parte di dirigenti mentre l’Arbea falliva miseramente e che per questo sono sotto processo.
No. Non basta. Dobbiamo anche riconoscere posizioni organizzative complesse (che scadono il 2 maggio) ed il medesimo trattamento economico accessorio senza che, peraltro, si sappia ancora se quelle stesse posizioni organizzative esisteranno nel nuovo Ufficio regionale e chi le andrà a ricoprire. In sette i beneficiari, sarà per i “nomi eccellenti”?.
Non ci speriamo più. La conclusione è una sola: oggi, con questo provvedimento, anche la rivoluzione pittelliana, come l’ARBEA, fallisce miseramente.
Gianni Rosa, Consigliere regionale Fratelli d’Italia