“No alla legittimazione a sversare sostanze nocive nei terreni: il ministro Costa ripristini i limiti precauzionali di concentrazione dei fanghi di depurazione usati come concimi, così come previsto già dal dl 152/2006, che fissa una soglia di 50 mg/kg di sostanza secca”. Lo chiede il senatore del gruppo Misto Saverio De Bonis, in un’interrogazione al ministro dell’Ambiente, ricordando che “la legge 130/2018 ha alzato i limiti degli inquinanti dannosi per la salute tra cui PCB, Toluene, Selenio, Berillio, Arsenico e Cromo, in contrasto con il principio di precauzione di derivazione comunitaria; mentre la Regione Lombardia ha emanato un decreto che pone il divieto di spandimento dei fanghi provenienti da depurazione in agricoltura in numerosi comuni”.
Nell’interrogazione De Bonis chiede anche di sapere “a che punto è la normativa di settore in materia di fanghi di depurazione, visto che il testo definitivo dell’art. 41 del decreto Genova enuncia espressamente che i nuovi parametri si sarebbero applicati ‘nelle more di una revisione organica della normativa di settore’. Occorre cambiare subito rotta – ha concluso l’esponente del gruppo Misto – se si vuole difendere la salute dei consumatori e il made in Italy”.
Mar 13
beh! anche la Regione Basilicata ha adottato provvedimenti restrittivi per la tutela dei suoi abitanti. Parlare con Costa è tempo perso non so se sia più valido di Toninelli.