Michele Dell’Orco e la lucana Mirella Liuzzi, membri della Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni, entrambi eletti nel Movimento 5 Stelle alla Camera denunciano che è stato immediatamente “sbianchettato” e cancellato il testo che conteneva una proposta di legge per rivedere la disciplina degli orari di apertura del commercio la domenica e nei festivi, demandando la materia alla potestà di Regioni ed enti locali. Di seguito la nota integrale.
COMMERCIO, M5S CAMERA: NOSTRO E’ UNICO TESTO CONTRO FAR WEST ORARI
ROMA, 14 ottobre 2013 – “E’ successo pochissime volte nella storia della Repubblica che un testo arrivasse in aula per essere immediatamente ‘sbianchettato’, cancellato”. Lo denunciano il deputato del MoVimento 5 Stelle Michele Dell’Orco e gli eletti in Commissione Attività produttive in relazione alla proposta di legge M5S che rivede la disciplina degli orari di apertura del commercio la domenica e nei festivi, demandando la materia alla potestà di Regioni ed enti locali.
“E’ singolare che il Pd parli di bandierine. Proprio loro che volevano propinarci un testo unificato di sapore mediatico che in sostanza non scalfiva affatto la deregulation del governo Monti. Le liberalizzazioni indiscriminate – continuano i deputati M5S – stanno uccidendo i piccoli esercizi e stanno desertificando i nostri centri storici. E’ dimostrato che i consumi non sono aumentati perché i cittadini hanno spalmato le spese su sette anziché su sei giorni. E intanto la grande distribuzione, ossia i centri commerciali, si tiene a galla comprimendo i diritti dei lavoratori e abbattendo così gli oneri delle aperture nei giorni di festa”.
“I cittadini si sono espressi contro le liberalizzazioni in un referendum datato 1995 e adesso c’è una proposta di legge di iniziativa popolare che ricalca in gran parte il nostro testo. Malgrado ciò i partiti rifiutano a prescindere di far passare una legge del MoVimento, anche se di evidente buonsenso. Loro – chiude il M5S Camera – continuano a proteggere gli interessi delle solite lobby. Noi difendiamo le Pmi e ci occupiamo davvero dei problemi della gente”.
Liuzzi e Petrocelli invece di lametarvi in continuazione, come fà il vostro leader, cercate di dialogare ed essere più propositivi.
Alex il grande….il solito materano piagnone e mediocre
alex partito preso piuttosto… come dice Gianni, inizia con la p e finisce con meno elle
Secondo te se il testo viene presentato in aula e viene cancellato come il 99% di testi e mozioni presentati dal M5S chi è che non vuole dialogare ed essere propositivo?!
Se ancora non l’hai capito questi partiti non solo non difendono i nostri diritti, ma ci stanno proprio calpestando sopra!
Basilicata Imprese meno male era un pessimo testo , il problema in italia non e limitare le liberalizzazioni , infatti le lobby bloccano chiunque vuole creare lavoro autonomo o microimpresa nei servizi, terziario, turismo e trasporto e non solo, un giovane che vuole aprire la propria attivita perche gli piace fare una determinata cosa , non puo farlo spesso perche non c e liberalizzazione, invece ogni persona deve essere libera di svolgere l attivita economica che piu gradisce , fermo restando gli standard di qualita e tutela del consumatore. e poi una persona deve essere libera di aprire quando vuole. uno vuole stare chiuso la domenica , va bene , un altro il lunedi , va bene , un altro vuole prire solo due giorni va bene lo stesso. abbiamo bisogno della massima liberta di impresa e di apertare alla creazione di attivita e lavoro specie per i piccoli , liberta di costruirsi il lavoro , non leggi che pongono limiti , quindi
La proposta cinque stelle di contingentare attivita e orari e veramamente sbagliata, per he alla fine le multinazionali fanno quello che vogliono , il piccolo che vuole aprirsi la sua attivita non lo puo fare.
I lavoratori ringraziano. Comunque a me risulta che la maggior parte dei piccoli esercenti sono costretti a restare aperti, specie quelli che hanno un’attività all’interno dei centri commerciali. Ma si sa, qui si parla solo per partito preso e il partito preso lo conosciamo tutti qual è.
Condivido pienamente con Basilicata imprese
Non sono affatto d’accordo. Va bene intervenire sui settori in cui la concorrenza è limitata, ma la direzione intrapresa (non solo in Italia) porta all’eliminazione di TUTTE le regole.
E’ falso che sia difficile aprire una microimpresa, le licenze per i “piccoli” negozi (stiamo parlando di superfici fino a 250 mq in un comune come Matera, altro che piccoli) sono state eliminate da anni, togliendo ai piccoli artigiani e commercianti quell’introito che fungeva da buonuscita; non occorre più l’iscrizione al Registro Esercenti, che prevedeva un corso di formazione, quindi, almeno in teoria, un migliore servizio al cliente; non esistono più distanze minime (credo facciano ancora eccezione i tabaccai).
La libertà di aprire quando si vuole è un regalo proprio alle “lobby”, o meglio, alla grande distribuzione che, grazie a una forza contrattuale che il “piccolo” non ha, può permettersi 12 ore di apertura 7 giorni su 7. Immagini un ragazzo che avvia una piccola attività, un alimentari ad esempio: certamente non ha la forza economica necessaria per assumere doppio personale per fronteggiare l’orario continuato della grande distribuzione, per pagare i maggiori costi di energia che ne derivano, per investire in pubblicità allo stesso livello, mantenendo i prezzi allineati a quel tipo di concorrenza; in pratica non si tratta di scegliere il giorno di chiusura, o quanti giorni a settimana lavorare, si deve lavorare sempre e comunque (altro che due giorni a settimana, vorrei vedere come fa a mangiare). Si è mai chiesto perché i piccoli commercianti e artigiani che non hanno dipendenti non chiudono mai per malattia? Lasciamogli almeno il diritto di tornare a casa a pranzo e di passare la domenica in famiglia. O è chiedere troppo?
Chi le scrive è un trentenne figlio di un artigiano, che ha scelto di non seguire le orme del padre proprio per questa deriva anarchica (cui si somma una congiuntura economica difficilissima). Ogni lavoro ha i propri vantaggi e svantaggi, che si tratti di un operaio, di un impiegato, di un commerciante o di un professionista. Si rispettino i doveri, ma cerchiamo di non togliere diritti minimi e dignità.
PER LA PRECISIONE, QUESTA PROPOSTA DI LEGGE E’ STATA PRESENTATA ,COME PRIMO FIRMATARIO, DAL DEPUTATO MICHELE DELL’ORCO DEL M5S. Qui i particolari: http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2013/10/crisi-commercio-ma-la-maggioranza-sbianchetta-legge-m5s.html
grazie per l’ultimo link che fa chiarezza… altro commenti precedenti non contemplano la conoscenza della proposta e sono aprioristici
“…Chi lavora nei centri commerciali ha visto ridurre drasticamente il tempo da dedicare alla famiglia, qualcuno ha rischiato di perdere il posto per aver avuto il torto di volersi sposare di sabato. Ma intanto la gente non spende più di quanto spendeva prima.
Il M5S ha ascoltato le associazioni di categoria e ha proposto di rivedere il regime imposto da Monti. La proposta di legge, a prima firma Michele Dell’Orco, recepisce i suggerimenti di Confesercenti e stabilisce di affidare la disciplina delle aperture festive alle Regioni e agli enti locali. La maggioranza delle lobby e dei grandi potentati economici, che aveva votato le liberalizzazioni di Monti, ha prontamente presentato gli emendamenti soppressivi che cancellano, ‘sbianchettano’ tutti gli articoli uno per uno. La legge arriva in aula conservando solo il titolo.
In altri Paesi, come Germania ed Inghilterra, non esistono liberalizzazioni selvagge e si tutelano sia i lavoratori che le imprese familiari, mentre in Italia il sistema dominante non può accettare una proposta di buonsenso che arriva dal MoVimento.
Loro devono difendere i santuari dei centri commerciali, dietro i quali girano immensi interessi, dalle banche ai soliti cementisti, dalle cooperative alla mafia. Di costoro, e solo di costoro, si preoccupano da sempre PD e PDL. Dei lavoratori, delle piccole imprese e del commercio di prossimità non gliene importa nulla a nessuno.”
idee non ideologie, capitpo sostenitori del partiot unico che ha distrutto l’Italia?
Invece di pensare sempre al sesso degli angeli ed a questioni marginali, si sbattessero a proporre qualcosa per superare l’empasse dell’occupazione nei nostri territori…sono troppo impreparati e qualunquisti!
Ma, comunque, meglio dei politici del PD e PDL della nostra Regione…