Donato Pessolano: «Propongo un tavolo di lavoro con la Regione e gli enti scolastici per poter iniziare ad attivarci concretamente su questo versante. La “movida” è importante, ma la ripartenza in totale sicurezza delle scuole lo è ancora di più» Di seguito la nota integrale.
«Pensiamo al futuro delle nuove generazioni: dedichiamoci concretamente alla scuola» questo l’incipit della dichiarazione di Donato Pessolano di Basilicata in Azione, il primo lucano ad aver seguito Calenda nel suo progetto politico.
Il 2020, anno caratterizzato da un evento storico di portata epocale, vede costretti a casa milioni di studenti che in gran percentuale seguono le lezioni grazie alla Didattica a distanza, con non poche difficoltà e polemiche.
«I nostri bambini e ragazzi – continua Pessolano – si sono adeguati e cercano di ristabilire una parvenza di realtà, un contatto con i propri formatori. Sono però assuefatti, persi, stanchi di avere a che fare solo con questi schermi. Dobbiamo concretizzare questo tempo per poter fare insieme a loro delle prove, affinché non si arrivi impreparati a settembre. Siamo davvero certi che non sia il caso di testare la macchina organizzativa dell’istruzione sotto l’aspetto della sicurezza?».
Pessolano focalizza, quindi, la sua attenzione sulla sicurezza a scuola. Tanti sono gli attori coinvolti dal grande meccanismo dell’istituzione scolastica, basti pensare ai dirigenti, al personale docente e Ata, alle famiglie e agli studenti che necessitano di linee guida precise.
«La Basilicata potrebbe farsi promotrice di questa iniziativa, potrebbe essere il motore trainante della scuola. Concretizziamo questo tempo per non arrivare impreparati a settembre, non possiamo mettere a rischio le nuove generazioni. Propongo un tavolo di lavoro con la Regione e gli enti scolastici per poter iniziare ad attivarci su questo versante. La “movida” è importante, ma la ripartenza in totale sicurezza delle scuole lo è ancora di più».
Questo l’invito che Donato Pessolano rivolge alle istituzioni: testare il sistema scolastico e non esitare, quindi, nel coinvolgere docenti e famiglie in un percorso di formazione ed educazione alla sicurezza agendo sin da subito.