Quali iniziative si intendono intraprendere, d’intesa con le Aziende Sanitarie e Ospedaliere, al fine di comprendere e affrontare al meglio il pericoloso fenomeno della antibiotico resistenza, segnalato a livello europeo dall’ECDC e a livello nazionale dall’Istituto Superiore di Sanità e recentemente dal già parlamentare Vito De Filippo come una delle cause di morte più diffuse. E’ quanto chiesto al Presidente Bardi e all’Assessore alla Salute in una interrogazione consiliare presentata dal capogruppo PD, Roberto Cifarelli.
L’impatto sulla salute della resistenza antimicrobica, continua Roberto Cifarelli, è paragonabile a quello dell’influenza, della tubercolosi e dell’AIDS messe insieme e pertanto, il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie Infettive (ECDC) ha lanciato l’allarme su questa questione.
In Italia, il consumo di antibiotici è superiore alla media europea: 17,5 dosi medie assunte giornalmente per 1.000 abitanti a fronte di una media UE/SEE di 16,4 dosi e tra le regioni italiane, la Basilicata è sotto osservazione in quanto risulta tra le regioni con indicatori piuttosto negativi relativamente alla percentuale di resistenza delle quattro principali combinazioni patogeno/antibiotico, con un preoccupante numero di decessi.
Il Servizio Sanitario Regionale, conclude il capogruppo PD, nell’affrontare il problema che interessa in particolar modo le strutture ospedaliere, dovrebbe far riferimento a programmi e strumenti nazionali finalizzati alla attenuazione di questo insidioso e mortale fenomeno.