L’assemblea consiliare della Provincia di Matera nella seduta di oggi ha approvato un ordine del giorno che vede come prima firmataria la capogruppo di maggioranza Filomena Bucello che “esprime la più ferma condanna per l’invasione dell’Ucraina e i bombardamenti delle città, avvenuti in spregio ad ogni regola del diritto internazionale per sottomettere uno stato sovrano, rifiutando ogni tentativo d’intesa negoziale e minando la pace e la stabilità dell’Europa”. Il documento è stato approvato all’unanimità dall’assise provinciale.
“L’attacco della Russia all’Ucraina è un fatto molto grave da condannare fermamente – ha dichiarato la Capogruppo Bucello -. L’Ucraina è uno stato libero che oggi vede messi in discussione i suoi diritti di Stato sovrano. L’Unione Europea deve dimostrare compattezza e lavorare per fermare quanto prima questa guerra alle nostre porte. Una guerra che riguarda tutti, perché riguarda un sistema di diritti da difendere con forza. Il ruolo della diplomazia in questo momento deve essere forte e incisivo. Auspico che quanto prima cessino le armi. Chi paga il prezzo più alto delle guerre sono i cittadini. Esprimiamo quindi tutta la nostra solidarietà al popolo ucraino e ai cittadini ucraini che vivono nella nostra regione e nelle altre regioni d’Italia”.
L’ordine del giorno approvato dal consiglio provinciale dopo una ferma condanna della guerra in corso espressa durante il Consiglio Provinciale dalla capogruppo Filomena Bucello, chiede di “dare mandato al Presidente della Provincia a testimoniare al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro degli Esteri (ai quali verrà inviato il presente atto) la necessità di una forte risposta coordinata dall’Unione Europea e dagli organismi internazionali di cui l’Italia fa parte affinché vengano intraprese tutte le azioni necessarie per garantire una de-escalation politico-militare della Russia in Ucraina ribadendo il principio fondamentale dell’inviolabilità delle frontiere, evitando un conflitto che inevitabilmente potrebbe interessare tante altre Nazioni e popoli”