La proposta unitaria delle opposizioni per introdurre il salario minimo, fortemente sostenuta dalla segreteria dem Elly Schlein, che ne ha fatto una priorità, ha bisogno di una mobilitazione popolare anche in Basilicata dove sono migliaia i lavoratori che percepiscono un salario al di sotto di 9 ore l’ora e altrettanto numerosi i precari costretti ad accettare compensi da soglia di povertà. L’inflazione continua a mordere forte alle caviglie delle famiglie italiane motivo in più perché il governo approvi la proposta unitaria delle opposizioni sul salario minimo. Nella nostra proposta il principio è di rafforzare la contrattazione collettiva per far valere per tutti i lavoratori e lavoratrici di un settore, la retribuzione complessiva prevista dal contratto comparativamente più rappresentativo. In Basilicata come in tutto il Sud non si può nascondere che ci sono retribuzioni anche di 6 euro l’ora e comunque in nero.
La proposta di reddito minimo ruota sostanzialmente intorno a sette aspetti: al lavoratore di ogni settore economico sia riconosciuto un trattamento economico complessivo non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative, salvo restando i trattamenti di miglior favore; a ulteriore garanzia del riconoscimento di una giusta retribuzione, venga comunque introdotta una soglia minima inderogabile di 9 euro all’ora, per tutelare in modo particolare i settori più fragili e poveri del mondo del lavoro, nei quali è più debole il potere contrattuale delle organizzazioni sindacali; la giusta retribuzione così definita non riguardi solo i lavoratori subordinati, ma anche i rapporti di lavoro che presentino analoghe necessità di tutela nell’ambito della parasubordinazione e del lavoro autonomo;
conformemente anche a quanto previsto nella direttiva sul salario minimo, sia istituita una Commissione composta da rappresentanti istituzionali e delle parti sociali comparativamente più rappresentative che avrà come compito principale quello di aggiornare periodicamente il trattamento economico minimo orario;
sia disciplinata e quindi garantita l’effettività del diritto dei lavoratori a percepire un trattamento economico dignitoso; sia riconosciuta per legge l’ultrattività dei contratti di lavoro scaduti o disdettati; sia riconosciuto un periodo di tempo per adeguare i contratti alla nuova disciplina, e un beneficio economico a sostegno dei datori di lavoro per i quali questo adeguamento risulti più “oneroso”. I partiti lucani di opposizione devono svolgere un ruolo importante per sconfiggere le resistenze del Governo Meloni e di Confindustria.