Ferrone (PD, consigliere Provincia Potenza): le sei giornate in più alla platea Saap somigliano alle brioche della regina Maria Antonietta. Di seguito la nota integrale.
“L’entusiastico e propagandistico annuncio dell’assessore regionale allo sviluppo economico e lavoro, Michele Casino, di aver trovato (bontà sua) le risorse per garantire sei giornate lavorative aggiuntive alla platea SAAP, quei lavoratori che si occupano dei servizi di pulizia, tutela di aree boschive e dei parchi, ricorda la frase della regina Maria Antonietta: “se non hanno più pane che mangino brioche”. Pensare di affrontare la precarietà di alcune centinaia di capofamiglia con sole sei giornate di lavoro in più è solo un affronto al disagio sociale ed occupazionale”. Lo sostiene Carmine Ferrone (Pd), consigliere della Provincia di Potenza, ribadendo che “sono molto diverse le soluzioni per il superamento della precarietà di cui hanno bisogno gli addetti alla forestazione e a servizi di pubblica utilità. In particolare il Piano forestale regionale, affidato senza alcun controllo al Consorzio di Bonifica Basilicata, dimostra tutta la sua inadeguatezza soprattutto per la strategia ancora improntata sull’assistenzialismo di circa 3 mila lavoratori, unico argine contro le calamità naturali e il diffuso dissesto, di nuovo oggi presente nel territorio di Maratea dopo la prima pioggia autunnale. Ci sono inoltre consistenti settori della platea di lavoratori del Rmi ed ex Tis, complessivamente 1800 persone, che hanno competenze e professionalità per essere utilizzati in opere del Piano forestale e che già svolgono lavori nella pulizia di strade, in servizi importanti per i Comuni, nell’assistenza domiciliare. Solo ampliando la forza lavoro da destinare alla difesa del territorio, vale a dire i presidi umani a frane, smottamenti, allagamenti – aggiunge Ferrone – può essere possibile se non annullare quanto meno ridurre i rischi alle comunità delle nostre aree interne e persino agli automobilisti che transitano sulla Basentana. Inoltre è una platea di lavoratori decisamente utile anche alla Provincia per la manutenzione delle strade che resta una priorità per garantire sicurezza e i collegamenti tra i comuni. Per fare tutto questo oltre ad una strategia di programmazione che segni una svolta da quella del Consorzio Bonifica Basilicata a cui è delegata ogni cosa, è necessario aumentare le giornate lavorative degli operai forestali, ma non certo di solo sei giornate”.