Lo sciopero nazionale di oggi proclamato da Cgil e Uil è la risposta dei lavoratori lucani alla manovra del Governo di centrodestra che penalizza i lavoratori e le famiglie, specie al Sud, e all’attacco senza precedenti del Ministro Salvini al diritto di sciopero. Lo sostiene Carmine Ferrone (Pd), consigliere alla Provincia di Potenza. Il Governo ha cercato lo scontro con i sindacati più rappresentativi che – aggiunge – per senso di responsabilità hanno ridotto di 4 ore lo sciopero nel comparto trasporti ma è evidente che se questa è la concertazione che perseguono Meloni e Salvini non può esserci altra strada di quella della piazza. Intanto – continua Ferrone – non ci bastano le parole di circostanze e di distanza della Premier Meloni nei confronti del suo Ministro e Vice Premier che minaccia di rivedere la legge sullo sciopero. Oggi i lavoratori faranno sentire la propria voce alla quale aggiungiamo la nostra con l’impegno a difendere a denti stretti questo diritto come gli altri fondamentali della Costruzione e quindi la democrazia. Nel merito Cgil e Uil fanno bene a ribadire, come hanno fatto in occasione dell’Attivo del 10 novembre scorso a Potenza, con la partecipazione dell’unico rappresentante di partito, il segretario Pd Lettieri, a sostenere che c’è bisogno di un netto cambio di passo nel Paese e nella nostra regione, specie sulle politiche industriali e sull’aiuto strutturale alle famiglie, per le quali non sono sufficienti bonus vari e risorse a pioggia. La Giunta Bardi – conclude – non è certo immune da responsabilità per la situazione di profondo disagio sociale che si vive in Basilicata e che è l’unica a non vedere.
Nov 17