Domenica 27 novembre 2016 alle ore 10 presso il gazebo del Bar Tripoli in Piazza Vittorio Veneto a Matera è in programma una conferenza stampa degli onorevoli Maria Antezza e Ludovico Vico sul tema della tratta ferroviaria nazionale Matera-Ferrandina alla luce dell’emendamento approvato dal Governo che finanzia il completamento per 210 milioni di euro.
Sull’annuncio del Governo Renzi relativo all’emendamento per la ferrovia Ferrandina-Matera il dottor Michele Vizziello ha inviato alla nostra redazione una lettera aperta ai materani e ai lucani. Di seguito la nota integrale.
Non sappiamo se il 25 novembre 2016 il voto favorevole in Commissione trasporti sul completamento della Matera-Ferrandina sarà ribadito nelle Aule Parlamentari e, quindi, sarà messa la parola “Fine” alla più che secolare vicenda dell’isolamento ferroviario della nostra città. E’ chiaro,però,che l’iter sembra avviato positivamente e,tutto,per un insieme di circostanze favorevoli culminate di recente con le prese di posizione di un giovane intelligente Capo di Governo prima e,poi,del più autorevole politico in circolazione come il Presidente della Repubblica,uomo di grande esperienza,meridionale e profondo conoscitore della “questione” che riguarda il Sud d’Italia.
Ma questa vicenda, per noi veramente straordinaria,deve insegnarci alcune cose che la monotona,inconcludente e ripetitiva politica degli ultimi decenni ci aveva fatto quasi dimenticare.
Anzitutto l’impegno di gruppo dei nostri rappresentanti in Parlamento senza distinzione di appartenenza partitica:quando si ha veramente a cuore il bene del territorio;quando si sente pressante l’impegno per cui si e’ stati eletti e per di più nella terra di origine;quando si fa prevalere il supremo interesse del proprio popolo su ogni altra valutazione di appartenenza politica,(aiutati anche dall’incisiva azione di una vivace organizzazione locale l’Associazione Ferrovia Mt-Ferrandina);allora,solo allora si rendono possibili risultati altrimenti irragiungibili. Viceversa inconcludenti,per la vicenda in oggetto,erano stati questi lunghi, lunghissimi 130 anni di attesa ,in cui i tentativi di ottenere per Matera quello che ritenevamo fosse un sacrosanto diritto erano stati portati avanti con iniziative singole,slegate e senza corposi coinvolgimenti politici. I nostri tre rappresentanti(Antezza-Latronico-Liuzzi) meritano insieme il nostro grazie per l’impegno profuso,la tenacia messa in campo,la grinta che hanno evidenziato per tutelare il loro e nostro popolo e la nostra terra. Il loro unitario operato,però,non resti un episodio isolato e ci insegni a noi cittadini e ad ogni livello istituzionale politico(Comune-Regione)che il bene comune deve sempre essere salvaguardato e che,quando ci sono in gioco interessi superiori, ci si deve dimenticare delle ricorrenti beghe di parte,delle divisioni non sempre disinteressate per ritrovare uno spirito comune,una capacità di battersi unitariamente per dare più forza alle istanze del territorio. E’ quello che oggi,purtroppo,non accade nel nostro Comune e nella nostra Regione.
La Regione,appunto:il Presidente Pittella,per tanti aspetti caldeggiatore e promotore della vicenda “Matera capitale”,nei giorni scorsi aveva inopinatamente assunto,sulla Matera-Ferrandina,una posizione negativa(come si evince anche dalla bozza del piano dei trasporti regionale in via di discussione nel Parlamento regionale) ;posizione sicuramente legata a valutazioni di mera natura economica(costi elevati per il completamento dell’opera e anche,successivamente,per la gestione della stessa),ma probabilmente anche frutto di sollecitazioni politiche di altri corregionali che,con gravissima miopia,gli avevano forse fatto presente che il completamento della tratta in questione avrebbe costituito un ulteriore tassello di sviluppo di Matera con ripercussioni negative sul potentino. Se così fosse, e non lo sapremo mai,sarebbe il caso,una volta per tutte,che gli amici e conterranei potentini abbandonassero questo infondato ed illogico timore,perché appare a tutti coloro che hanno sufficiente buon senso,che l’opportunità di Matera Capitale va colta appieno e senza remore , perché sicuramente occasione unica e senza eguali di decollo definitivo dell’intera Regione, non foss’altro che per la risonanza internazionale ed il richiamo di interessi vari di cui si renderebbe portavoce per tutto il territorio regionale.
Come pure noi materani sarebbe il caso che non dimenticassimo l’umiltà dei nostri padri,la silenziosa operosità dei nostri progenitori e ricordassimo che Matera,città sì dalla storia plurimillenaria unica,fa parte comunque di un territorio più ampio che è la Basilicata tutta verso la quale bisogna scoprire l’orgoglio dell’appartenenza mostrando oggi, come forse mai nel passato, apertura e desiderio di coinvolgimento generale in questa straordinaria vicenda internazionale che ci ritroviamo a vivere tutti insieme, dimenticando risentimenti e rivendicazioni ormai obsolete.
Infine Matera: capiamo le esigenze politiche della agguerrita opposizione in Consiglio Comunale;comprendiamo lo scontento di alcuni componenti della maggioranza talvolta mortificate nelle giuste rivendicazioni personali;ma,signori:oggi stiamo vivendo una fetta della nostra storia che definire esaltante è riduttivo;mai ci era piovuto addosso un riconoscimento di tanta valenza internazionale.Vogliamo smetterla di litigare?Vogliamo ritrovare quell’unità che vicende di tale portata ci obbligano ad avere?Non lasciamo il nostro Sindaco solo a gestire qualcosa di epocale che richiede forze complesse,capacità organizzative e di sintesi inimmaginabili,volontà feroci. Ed il Sindaco assuma atteggiamenti più concilianti e metta in atto quelle capacità di mediazione,senza compromessi irregolari, che solo un uomo della sua cultura e della sua genesi familiare potrebbe realizzare;coinvolga tutti coloro che vogliono dare un contributo alla causa evidenziando per ognuno competenze,slanci,idee che nella nostra Comunità non mancano di certo e,anzi,spesso finiscono con il sorprendere noi stessi.
Il nostro popolo è riuscito,nei secoli e quando è stato unito, a detronizzare un tiranno come il Conte Tramontano nel’500,a organizzarsi in rivolta contadina contro i padroni nel ‘700,a ribellarsi contro la barbarie nazista nel’43 prima città del sud a cacciare l’invasore,Ritroviamola questa unità,ora,finalmente in una vicenda positiva ,quella di Matera capitale europea della cultura. E non sembri ingenuo il mio appello:abbandoniamo per una volta i nostri piccoli orticelli per il bene di tutti;noi materani per Matera cui oggi tocca l’onore della rappresentanza;noi lucani tutti per la nostra splendida regione che tornerei a chiamare con spirito unitario”Lucania”.
Michele Vizziello
Nicola Pavese, presidente Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, ha inviato alla nostra redazione la lettera di ringraziamento inviata al Presidente Matteo Renzi in relazione al finanziamento della tratta Ferrandina-Matera. Di seguito il testo integrale
Al Signor Presidente del Consiglio Matteo Renzi
Egregio Presidente, la notizia del finanziamento accordato dal Governo centrale per l’atteso collegamento di Matera, capitale europea della cultura per il 2019, alla rete nazionale delle Ferrovie dello Stato Italiane con il completamento della tratta per Ferrandina è stata accolta con grande gioia e soddisfazione in seno all’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”. C’eravamo rivolti una settimana fa con grande fiducia a Lei Signor Presidente, invitandoLa a prendere a cuore l’impegno circa la realizzazione di un nostro grande sogno che ora si avvia a diventare realtà: far arrivare un treno nella nostra Città dei Sassi capace di creare collegamenti diretti con il resto dell’Italia e dell’Europa.Ebbene, il sogno sta diventando una grande conquista della Città di Matera e dell’intera Basilicata, grazie al fatto che Lei ha mantenuto fede alla promessa fatta all’interno del cinema comunale al sottoscritto presidente e ai dirigenti Franco Di Caro e Lorenzo Rota in rappresentanza dell’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”. Sodalizio sorto proprio con l’intento di dare vigore alla battaglia per fare uscire la nostra città dall’attuale isolamento.
Sentiamo vivo, pertanto, il dovere di esprimerLe i sentimenti della più sincera gratitudine. La tanto agognata infrastruttura, infatti, attesa da oltre 120 anni, apre nuove prospettive di rilancio economico e sociale a tutta la Basilicata e può rappresentare unsicuro argine alla piaga della disoccupazione, dell’emigrazione giovanile e allo spopolamento dei paesi.
Ungrazie di cuore va anche alla tenacia e alla determinazione dell’on.le Maria Antezza e atutti i parlamentari dei diversi orientamenti politici che hanno condiviso in questi ultimi anni, con passione e senso di responsabilità, questa difficile battaglia di civiltà e di progresso, che adesso segna una svolta storica e proietta Matera e il suo territorio verso traguardi internazionali sempre più ambiziosi. Le ferrovie hanno portato ovunque nel mondo crescita e sviluppo, hanno unitoi popoli e rinsaldate le relazioni. Siamo certi che questo avverrà anche in Basilicata. Terra che ha bisogno di ulteriori investimenti e innovazioni, dove è stata scritta questa importante pagina di storia che vuole essere anche un messaggio di speranza e di incoraggiamento per tutto il Mezzogiorno in un momento difficile come quello attuale.
Grazie Presidente Renzi, adesso ci sentiamo ancora più fiduciosi e incoraggiati ad affrontare con rinnovato entusiasmo e dignità altre battaglie di crescita civile, sociale e culturale.
Nel salutarLa, gradisca dall’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” le più vive cordialità.
Nicola Pavese, presidente Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”.
“Un passo importante e’ stato fatto in Commissione Bilancio per finanziare la rete ferroviaria Ferrandina/Matera, ora però bisogna compiere tutti gli atti conseguenti perché l’opera non resti ancora una promessa”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Cor), componente della Commissione Bilancio della Camera. “Ho già chiesto al presidente della Commissione Trasporti della Camera di convocare il Ministro Graziano Del Rio perché venga a riferire sulle intenzioni del Governo alla luce del reperimento delle risorse e sui tempi per integrare il contratto di programma Ministero-Rete Ferroviaria Italiana per includervi la tratta Ferrandina /Matera. In quella sede proporrò la opportunità che per questa opera stante il suo collegamento con l’evento di Matera capitale europea della cultura per il 2019 si valuti l’opportunità di nominare un commissario per la progettazione, l’appalto e la esecuzione dell’opera, come si e’ fatto per la Napoli/Bari. Occorre avere sin d’ora un crono programma certo ed effettivo guidato con determinazione dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e da Rete Ferroviaria Italiana”.
Sul completamento della ferrovia Ferrandina Matera si registra anche il contributo del Presidente della Provincia De Giacomo.
La storia si scrive con i fatti.
Si ricorderà che qualche tempo fa lo scrivente ebbe a dire che il completamento della tratta ferroviaria Ferrandina Matera costituiva uno di quei tasselli fondamentali per rilanciare l’intero tessuto economico-produttivo di una vasta – i cui effetti si sarebbero addirittura dilatati oltre i confini geografici della Basilicata.
Oltre a talune valutazioni di contesto, l’analisi si fondeva – e fonde – nella consapevolezza che la Basilicata, poiché collocata nel cuore del Mezzogiorno d’Italia, avrebbe finalmente recuperato un ruolo strategico rispetto ai flussi di traffico su merci e persone, sviluppando una capacità produttiva nei rapporti commerciali Nord/Sud , assurgendo, altresì, a luogo attraente e attrattivo per gli investimenti anche provenienti dal sud d’Europa.
Visione, questa che ha certamente dell’utopico, ma che nasceva – e soprattutto oggi-nasce dalla convinzione che è necessario credere nel “progetto“, perchè solo chi opera e pensa alla grande, prima o poi realizza i suoi sogni.
Questo è quello che la storia ci insegna.
Il completamento della Ferrovia Ferrandina Matera (con naturale ulteriore proseguimento e valutazione di fattibilità verso il versante pugliese – dorsale Adriatica -), intimamente funzionale all’ammodernamento della tratta Ferroviaria Salerno Potenza mediante il passaggio del “Frecciarossa”, diventa uno dei fattori determinanti nella visione di futuro e di benessere che si intende consegnare alla comunità della Basilicata
In questa direzione è necessario perseverare nell’azione e presidiare la fase realizzativa.
Detto ciò, con la notizia circa il finanziamento di 210 milioni di euro per il completamento della Ferrovia Ferrandina Matera, si scrive una pagina storica di questa terra , tanto desiderata quanto sofferta. Un valore immenso che il territorio rimette alla futura memoria, fatto di speranza e non già di rinuncia e rassegnazione, con una formidabile iniezione di carica ed energia verso l’ambito riconoscimento di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Una vittoria della Basilicata, grazie ad un sapiente – e rinnovabile – lavoro di squadra portato avanti da tutte le forze economico-sociali e civili.
Un riconoscimento, quindi, al Governo Renzi che ha tradotto in fatti ciò che aveva promesso.
Un apprezzamento alle sinergie istituzionali , in particolare alla Regione Basilicata e ai Sindaci, nonché al lavoro dei Parlamentari lucani e non, che hanno sposato la causa.
Un particolare e personale ringraziamento all’On.le Antezza alla quale spetta un’attestazione di saggezza e costante impegno, in quanto maggiormente caricata della responsabilità e del valore più ampio del traguardo raggiunto.
Questa è la Politica nel suo significato più autentico.
Ok! Aspettiamo intanto che sia varata la Legge di Bilancio, poi attendiamo i fondi ed apriamo i cantieri, ma tempus fugit, avremo la capacità di compiere i lavori necessari con la determinazione necessaria? Non sono un politico e non sono un tecnico, ma esigo ugualmente da tutti, politici e tecnici, onestà intellettuale e morale per il raggiungimento dello scopo principale dell’opera:
il collegamento ferroviario di Matera alla rete FFSS a Ferrandina e nel più breve tenpo possibile. Rimbocchiamoci le maniche e mettiamoci al lavoro. I tempi sono brevi, occorre un cronoprogramma che consenta di operare al meglio delle forze disponibili.
che balle!!!!!!!!!!!!!!!! fate documento unico e firmatelo tutti: bianchi, neri,rosa gialli, tutti i colori dell’arcobaleno