Nicola Locuratolo esprime alcune riflessioni dopo la visita a Matera del Ministro Graziano Delrio e dell”ammministratore delegato Maurizio Gentile di R.F.I. per annunciare il completamento della linea ferroviaria Ferrandina-Matera. Di seguito la nota integrae.
La lunga serata con il Ministro Graziano Delrio e l’ammministratore delegato Maurizio Gentile di R.F.I. è sicuramente andata male.
La lunga attesa è stata premiante per il Ministro Delrio e per il direttore generale Gentile di R.F.I. e per gli onorevoli Antezza e Vico: hanno trovato, dopo un’ora e mezza di ritardo sull’orario (strumentale ed opportuno indicatore delle condizioni di difficoltà di collegamento della nostra città), hanno trovato una sala piena,anzi gremita di un pubblico che ha sopportato pazientemente tutte le litanie di saluti che una scaletta di personalità locali ha recitato diligentemente.
Poi, finalmente ha parlato il direttore generale Maurizio Gentile, ingegnere “tecnico” di R.F.I. che, scusandosi per non essere capace di esprimersi con la scioltezza di chi lo aveva preceduto, ha iniziato una esposizione abbastanza criptica e senza riferimenti concreti, in aggiunta, a suo dire, di maggiore chiarezza, ha attirato l’attenzione su alcune diapositive che, malignamente non a fuoco e poco chiare nei loro significati, hanno fatto finta di supportare l’oratore che infine ha lasciato la platea boccheggiante ed insoddisfatta, ma, c’era ancora l’attesa di Delrio da ascoltare e quindi la platea ha taciuto
Ma il Ministro non ha portato lumi di chiarezza, ha trasformato l’intervento in una opportunità di discorso politico e se ne è andato senza dare alcuna possibilità di espressione al pubblico presente in sala.
Alle 21,15 la serata è stata chiusa con soddisfazione degli oratori che hanno fatto passerella lasciandoci a bocca asciutta e senza alcuna risposta concreta, fatto salvo l’apposizione di un nuovo tabellone di inizio Lavori. Dove???
I quesiti che avevo posto su una paginetta, e che avevo avuto cura di vedere arrivare nelle loro mani, e che non hanno avuto risposta alcuna, erano due:
1) la bretella che parte da Salandra viene a Matera-La Martella? E perché si chiama allora Ferrandina-Matera?
Se si allora si cominci a vedere qualcosa che si muove anche nella Stazione di Matera-La Martella.
2) la bretella che parte da Salandra, dopo la galleria, piega a destra, in direzione Taranto, allora si cominci a vedere dei lavori nella vecchia stazione di Santa Lucia.
Nessuna risposta al primo quesito e nessun accenno alla probabile soluzione prospettata nel secondo
Niente di niente, ancora una volta continuo ad essere deluso; una fumigazione con paglia bagnata senza chiarezza sul futuro, anzi gli interventi rigidamente in scaletta previsti a seguito dei relatori (a chiacchiere) hanno ripercorso quasi tutto il calderone dei “desiderata” sul tema immenso delle infrastrutture anche antagoniste.
In un momento magico e cruciale per questo tema “Ferrovia” si è divagato sulla “gomma” e non si concentrata l’attenzione sulla “Porta del Sud”, sulla Potenza-Matera-Taranto che, così come è stata disegnata, vede la TAV Mi-Sa prolungarsi verso Brindisi da un lato, mentre la dorsale Adriatica ad Alta Capacità(trasporto merci), che collega i porti europei di Rotterdam e di Amburgo, con il traforo del San Gottardo, con i porti di Ravenna, Ancona, Taranto (area inter-porto Pisticci), Crotone, Gioia Tauro ed Augusta, presenta il “chiasma” di Matera, l’incrocio a SUD ,delle due linee di trasporto ferroviario nazionale ed europeo.
E non ci basta …ancora? Deve ancora restare un…sogno?
Nicola Locuratolo
tutte queste opere importanti come l’allacciamento di Matera alle Ferrovie dello Stato, come anche un bel raccordo a due corsie per senso di marcia che collegasse Matera alla A14, andavano realizzate negli anni 80 quando c’erano enormi risorse economiche ed erano sicuramente tempi molto migliori da tutti i punti di vista di quelli di adesso: ora non siamo piu’ padroni di spendere come vogliamo, è l’Unione Europea che decide del nostro futuro, adesso abbiamo patti di stabilità, fiscal compact, in altre parole non ci sono soldi per tutti e quelli che ci sono vengono erogati con il contagocce, ormai siamo diventati vassalli e vessati in tutto e per tutto da questa stramaledetta unione europea; la colpa è da attribuire in toto aalla classe politica che per 50 anni ha governato Matera e la Basilicata e che negli anni del boom e del benessere economico non ha approfittato della favorevole congiuntura economica per realizzare strade e ferrovie che collegassero Matera in modo efficiente e funzionale al resto dell’Italia; ora è dura per tutti, abbiamo voglia a protestare, a fare convegni, a invitare ministri, sottosegretari, adesso siamo capitale europea della cultura 2019, e solo adesso ci stiamo dando da fare per cercare di fare uscire Matera dall’isolamento viario e ferroviario, ma temo che sia tardi, i soldi sono pochi, saremo ancora qui tra 30 anni a protestare per ritardi, opere incompiute, ecc.
L’occasione andava colta nei mitici anni del benessere, ora avremmo avuto una città facile da raggiungere, collegata alla rete ferroviaria nazionale, all’autostrada, rimarrà tutto un sogno e un’utopia.
Franco è vero che andavano fatte molto prima queste opere. Ma sbaglia a dire che ora non ci sono fondi e finanziamenti, anzi è l’epoca tra TAV, riammodernamenti e nuovi convogli in cui si sta spendendo si più in trasporto ferroviario degli ultimi 100 anni! Pensi che delle linee TAV al nord costano anche 100 milioni a chilometro!! Quindi i fondi ci sono eccome e dobbiamo fare in modo che la maggior parte vengano investiti qui al sud per diminuire il divario infrastrutturale e di conseguenza di ricchezza e PIL.
si pero’ resta il fatto che raggiungere Matera in auto provenendo dala A14 è davvero un calvario, altrettanto dicasi tramite ferrovia; se i fondi ci sono, perchè non iniziare una volta per tutte e con grande determinazione la ferrovia a doppio binario FS che colleghi Matera a Bari (ci si impiegherebbe massimo 30 minuti) oppure un bel raccordo autostradale moderno da Matera alla A14 (anche qui mezz’ora al massimo per entrare in A14) ??
Perchè si sta perdendo tempo con le FAL, complanari, SS99, perchè non si attua una vera e propria rivoluzione?? il mese scorso miei amici del nord arrivando a Matera mi hanno fatto notare come arrivarci è stata un’impresa, collegata male sia per strada che per ferrovia, devo dire che hanno perfettamente ragione; siamo ancora nei fatti all’anno zero, c’erano soldi e tantissimi negli anni ’80, ora ci sono i fondi europei, ma perchè perdiamo ancora tanto tempo, per quale misterioso motivo Matera rimane ancora isolata (siamo capitale europea del 2019), le altre città candidate che hanno perso sono tutte ben collegate, noi proprio non riusciamo a dare una sterzata decisa, a cambiare il destino del nostro isolamento.