Il segretario cittadino del PD Cosimo Muscaridola in una nota contesta le dichiarazioni dell’assessore alle infrastrutture della regione Basilicata Nicola Benedetto rispetto all’incompiuta tratta ferroviaria Ferrandina-Matera. Di seguito la nota integrale.
Mentre le forze politiche della Basilicata senza distinzione di appartenenza si stringono intorno alla città di Matera nell’annosa ed estenuante vicenda dell’incompiuta tratta ferroviaria Ferrandina-Matera notiamo che l’assessore alle infrastrutture della regione Basilicata Nicola Benedetto predica bene e razzola male: cambia opinione in base ai luoghi in cui si trova a parlare.
Il nostro Assessore attacca strumentalmente i parlamentari lucani che nulla starebbero facendo per persuadere le Ferrovie dello Stato a modificare il piano industriale col quale RFI investono per i prossimi 10 anni circa 100 miliardi di euro e tralasciano completamente il mezzogiorno e la Basilicata ma, al contrario, in un convegno a Nova Siri sostiene che il collegamento freccia rossa Salerno-Taranto non deve prevedere una fermata a Ferrandina ma solo a Metaponto, adducendo futili motivazioni quali maggiori servizi di ristoro e sicurezza rispetto a Ferrandina e così isolando ed abbandonando definitivamente al suo destino Matera.
È sotto gli occhi di tutti l’impegno che i parlamentari del Pd ci mettono nella dura battaglia per far uscire dall’isolamento infrastrutturale Matera.
A fronte delle controverse esternazioni dell’Assessore Benedetto, pertanto, il Partito Democratico di Matera invita il presidente Pittella ad intervenire affinché l’Assessore non vanifichi tutto quello che si sta facendo intorno all’obiettivo di Matera 2019.
La fermata a Ferrandina del freccia rossa permetterebbe ai cittadini provenienti dal lato tirrenico della penisola di raggiungere con più facilità la capitale europea della cultura 2019; se dovesse persistere tale scelta politica dell’Assessore il Partito Democratico di Matera si mobiliterà ed inviterà i cittadini a scendere in piazza affinché tale scelta venga revocata.
Ott 11
“E per Matera un treno chiamato raggiro” di Franco Martina su “Giornalemio.it” 10/10/2016
Avevo commentato la notizia di ieri, sulla Gazzetta del Mezzogiorno, della fermata del “Freccia” a Metaponto così, a caldo:
“Prima grande sconfitta dell’amministrazione Martoccia. Un grande passo indietro per Ferrandina. Persa grande occasione di rilancio.”
Ci vuole una guerra civile, il Sindaco Martoccia ed il Sindaco De Ruggieri, se non sono legati mani e piedi da Pittella, devono diventare “cani sciolti” con Renzi e forse si deve chiedere di far “saltare in aria ” questi due ponti, se non ci deve passare il treno x Matera! Così, a caldo.
A mente fredda si resta del tutto esterrefatti ed inebetiti e senza parole. Poi, dopo, scoppia la rabbia interna, intima e profonda che sale , quale magma dalle viscere della terra e ti porta direttamente in…galera per vilipendio delle iSTITUZIONI locali (Municipi e Provincia), rEGIONE basiliCATA ed iSTITUZIONI nAZIONALI,e ci metti dentro tutta la claSSE poliTICA, onorEVOLI e senATORI che da trent’anni fanno le loro sonore campagne elettorali sul completamento della Ferrovia Ferrandina-Matera.
Da Lettere al Direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 15/03/1999 (più di quindici anni fa):
“Ebbene si avvicinano nuovi momenti elettorali e dunque risentiremo parlare di Ferrovia: questa, alla fin fine, è diventata esse stessa , nella sua incompletezza, una risorsa politica, una ottima carta da spendere in parole dal palco. Si entra in un cinismo inaccettabile ed immorale se, avendo la consapevolezza del quadro di insieme, si rende frammentario ogni intervento spendendolo secondo l’opportunità politica ed il tornaconto elettorale.”
Dopo quindici anni di attesa, non il BIG BEN, ma ogni orologio ed ogni sveglia deve dire STOP: se non passa il treno, quei due ponti , prima che entri il 2019, devono essere smantellati con le chiavi inglesi e da subito; in mancanza si può operare come si è operato con il “Fuenti” sulla costa amalfitana e “Punta Perotti” a Bari e la “Concordia” davanti all’isola del Giglio.
Ogni altra parola non voglio dirla, l’ho già ampiamente esternata nel mio testo scaricabile da Amazon “La Ferrovia “incompiuta” e beffarda”.
In una intervista all’assessore Benedetto, alla tv potentina TRM, lo stesso cercava di sviolinare Matera dicendo : vorrei che fossero i materani a decidere quale stazione fosse la più indicata a far fermare il frecciarossa!!!……Bene visto che tutta la classe politica lucana e materana sono i responsabili del ns centenario isolamento io direi di farne una virtu’ …..quasi come un neo che abbellisce il viso di una splendida donna!!! Boicottiamo questi palliativi offensivi che ci vengono proposti!, lasciamo ai tarantini e potentini il posto sul frecciarossa!, i numeri facciamoli fare a loro se ne sono capaci, partiamo per il resto del mondo come abbiamo fatto per decenni e ancora oltre….e se ci vien voglia di prendere un treno…..tanto c’è sempre Bari !!!