A differenza del sindaco di Ferrandina D’Amelio che si è detto sorpreso, proprio perché io ho avuto modo di ascoltare in aula (Consiglio Regionale) le parole del Presidente Pittella sulla “inutilità” della Matera-Ferrandina, non sono sorpreso. Piuttosto è l’inadeguatezza delle proposte che riguarda il superamento del grave gap infrastrutturale (non solo quello storico ferroviario) della provincia di Matera, contenute nel Manifesto per la Basilicata, che va denunciata: ad affermarlo è il consigliere regionale di Forza Italia Paolo Castelluccio.
Per quanto concerne le reti trasportistiche ferroviarie, le azioni e gli interventi individuati in via prioritaria – riferisce Castelluccio – riguardano unicamente la Potenza-Matera-Bari mediante il completamento degli interventi già avviati
relativamente alle seguenti tratte: Genzano-Oppido “Lavori di rinnovo binario e relative forniture”; Cancellara–Pietragalla-San Nicola “Lavori di efficientamento e adeguamentofunzionale”; Matera Sud – Venusio “Lavori di rinnovo binario”. C’è poi il progetto già noto per laTaranto-Potenza- Roma di raddoppio delle due coppie di attuali treni Intercitycon n. 4 coppie di Frecce (Freccia d’Argento) e rendendo il materiale rotabile piùperformante in modo che sia possibile, nelle intenzioni del Governo Regionale, instradare i nuovi treni sull’Alta Velocitàda Salerno a Roma, salvo a spiegare ancora – continua il consigliere di Fi –come tutto ciò possa essere tecnicamente possibile, tenuto conto delle valutazioni critiche di esperti sulle reali difficoltà ad instradare i treni sull’alta velocità lungo le tratte lucane.Le previsioni dell’assessore-capo treno Berlinguer di passare dalle 4h 30’ attuali a circa 3h 15’ per il viaggio Potenza-Roma sono anch’esse ipotetiche consentendo, tra l’altro, il collegamento su Roma della città di Matera, Capitale Europea della Cultura nel 2019 con bus tra Matera e Ferrandina di cui si farebbe carico la regione. Come l’obiettivo, contenuto sempre nel Manifesto per la Basilicata, di migliorare le condizioni materiali ed immateriali delle infrastruttureferroviarie e degli interscambi (ferro-ferro, ferro-gomma), è tutto da precisare se non si vuole farlo passare per un ennesimo auspicio.
Il gap infrastrutturale, come sa il Ministro Delrio che pure solo qualche tempo fa a Matera non ha risparmiato promesse, è diventato ormai da decenni il primo ostacolo insormontabile che si oppone ad ogni progetto per lo sviluppo di Matera e del Materano oltre che nel comparto turistico per i programmi di Matera 2019 in quelli produttivi, dall’agro-alimentare, al manufatturiero, all’artigianato. Un ostacolo che nell’area commerciale e industriale di Matera si scarica sulle piccole e medie imprese, che resistono alla crisi, proiettate verso la Puglia e che continuano a sperare nel raddoppio della strada statale per Bari. Per noi – conclude – la Regione deve far sentire forte e chiara la sua voce in merito alla nuova strategia di programmazione delle opere infrastrutturali strategiche contenute nel cosiddetto Masterplan per il Sud e smetterla di propinare auspici.
Dic 10