Festa della Liberazione, intervento del Presidente della Provincia di Matera Piero Marrese. Di seguito la nota integrale.
Oggi 25 aprile si celebra il 75° anniversario della festa della Resistenza.
Un giorno in cui tutti avremmo dovuto assieme festeggiare, popolando le strade e animando le piazze di cittadini e colori, ma oggi più che mai abbiamo bisogno di speranza, di unità, di radici che sappiano ispirare la forza e la tenacia per poter scorgere un orizzonte di liberazione attraverso la vicinanza nella lontananza. Ad ogni modo I nostri valori restano liberi e forti. I valori dell’antifascismo, della Resistenza, della democrazia, della dignità del lavoro, della solidarietà e della libertà, non temono il virus e si rafforzano nel tempo. Sono i valori indelebili della nostra meravigliosa Costituzione che noi “figli” abbiamo ereditato con il compito di custodirli nella memoria.
Il momento che viviamo è particolarmente difficile per la comunità internazionale a causa di un nemico invisibile e insidioso, che però, oltre a provocare migliaia di vittime, può compromettere l’andamento della economia mondiale. Desidero rivolgere il mio saluto più cordiale a tutti gli italiani, ai lucani e agli abitanti della provincia di Matera, un pensiero particolare per tutte quelle persone che in questo momento soffrono per se stessi o per la perdita dei loro cari, ma anche a chi è impegnato in prima linea per salvare vite umane: con l’augurio che il ricordo degli avvenimenti culminati con la liberazione del nostro territorio nel 1945 faccia da sprone e sia da incoraggiamento per poter contrastare il pericolo rappresentato da un nemico che oggi percorre la strada della biologia, ma che è altrettanto insidioso di quello rappresentato da una guerra mondiale.
Non ho dubbi che questo moderno nemico sarà battuto con l’apporto della scienza e grazie agli sforzi solidali di tutti noi e ai sacrifici che stiamo compiendo e che continueremo a fare, rispettando le misure messe in campo da chi ci governa e fa chi amministra il bene comune.
Con questo spirito, quindi, e nel ricordo dei grandi sacrifici sopportati dagli italiani negli anni ‘40 del secolo scorso, desidero celebrare insieme a voi la festa della Liberazione d’Italia nel suo 75º anniversario, con la certezza che uniti supereremo anche questo momento.