Il senatore Tito Di Maggio traccia un bilancio della festa “Meno Uno” che è stata organizzata dalla Fondazione Matera-Basilicata 0219 e contesta senza mezzi termini le scelte del direttore Paolo Verri. Di seguito la nota integrale di Tito Di Maggio.
Questo Signore che da le spalle alla Città è l’immagine più emblematica del lavoro della Fondazione Matera 2019!
Ha ragione Vittorio Sgarbi quando invita a venire a Matera x Matera; i quattro eventi tematici per il 2019 si muovono tra il provinciale e il “famo qualcosa così tanto per”….! Nella testa del Direttore Verri si è ingenerata la certezza che il merito di Matera Capitale Europea della Cultura sia dovuto per il 90% al progetto e per il 10% alla città: io credo esattamente il contrario. Così come continuo a credere che Matera 2019 sia l’archetipo delle occasioni perdute; gli eventi restano eventi per loro stessa natura e, come tali, passano; lasciando, talvolta, non sempre, qualcosa di non fruibile, come il ricordo per esempio.
Temo che neppure questo sia il nostro caso, proprio per la ‘provincialità e la pochezza dei progetti preparati.
Abbiamo l’arroganza e la tracotanza della stupidità; e non vogliamo sentire ragione. I suggerimenti sono visti come tentativi di sabotaggio, le esperienze altrui??? cazzate: noi saremo molto più bravi.
Io penso a Matera 2020, a riflettori spenti, quando l’eventificio sarà finito. E mi rimane la certezza che il giapponese o il cinese o il turista di qualsiasi altra parte del mondo verrà a Matera per Matera!
Abbiamo avuto la nostra occasione. A Genova i turisti ci tornano perché i lavori della Capitale Europea hanno lasciato uno dei più grandi Acquari del Mondo, cioè si è lasciato un motivo, una ragione per essere scelti….noi avremmo potuto realizzare il Museo Demoantropologico, con la Storia dell’uomo da 10.000 anni fa ad oggi e, invece, ci siamo fatti abbindolare dai De Ruggeri, Verri, Pittella e compagnia cantando. Dispiace.
Purtroppo, sic transit gloria mundi
A Matera ci si va per vedere Matera; tutto il resto è soltanto fuffa mediatica, un contorno inutile; forse ci si sta rendendo conto che in effetti Matera a parte qualche bella veduta e una passeggiatina per i Sassi non ha nulla da offrire e cercano di riempire il contenitore con eventi che non lasceranno nessuna traccia ai visitatori.
Come ho detto in post precedenti in Italia ci sono posti ricchissimi di storia, cultura e tradizioni che non hanno nulla da invidiare a Matera, e che non hanno bisogno di pubblicità, di titoli di capitale europea della cultura e altre amenità del genere, cito ad esempio Pisa,Firenze,Siena, l’intera Umbria, la bellezza, la storia, la cultura e le tradizioni di questi posti sono lontani anni luce dalla tanto vantata Matera capitale europea, provate a visitare questi posti e vi si aprirà un passato affascinante altro che Matera.
Non possiamo fare paragoni con Siena, Firenze, Pisa, ecc. perché hanno storie sviluppate in epoche storiche diverse da quelle di Matera.
I patrimoni artistici fanno la differenza, sicuramente. Ma quello fi Matera è soprattutto paesaggistico.
sì appunto il patrimonio di Matera è solo paesaggistico, durante queste vacanze di nNatale ho girato molto per i Sassi e mi sono imbattuto in numerosi gruppi di turisti che si sono fermati a Matera non piu’ di mezza giornata e poi hanno proseguito per altre mete in località del nord e sud Italia; qualche ora di vedute panoramiche e passeggiata per i Sassi e poi si va via anche perchè la città nuova non ha nulla da offrire e visitare oltre al palombaro; a Siena, città che ho visitato e ammirato questa estate in occasione del Palio, ho incontrato una famiglia di Salerno che ha visitato Matera lo scorso anno e mi diceva le stesse cose che scrivo in questo post e cioè che Matera oltre al bel panorama dei Sassi non ha nient’altro; credo che oggi forse siano un po’ anacronistici questi titoli di capitali europee o italiane, servono solo a dare un bel po’ di visibilità sui media con titoloni in prima pagina.