Non dobbiamo accontentarci del finanziamento di 500 mila euro per un intervento di ristrutturazione e nuovo allestimento del Museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” di Matera che è inserito nel Piano strategico ‘Grandi Progetti beni culturali’. Come non ci bastano le recenti rassicurazioni del Ministro De Vincenti sul fatto che il Patto Basilicata con gli interventi per Matera 2019 ha “ingranato” perché resta ancora molto da fare. Lo afferma il vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio (Forza Italia) per il quale l’attenzione del Mibac per il Ridola è un atto dovuto specie in riferimento alla dotazione complessiva di oltre 132 milioni di euro per musei, aree archeologiche, biblioteche, attrattori culturali, con interventi in tutta Italia. Ci mancava altro che il Ministero dimenticasse il Museo nazionale, simbolo storico della Matera della cultura. Ma non si sottovaluti che la “corsa contro il tempo” è rivolta alle continue scadenze disseminate lungo il percorso che porta al 2019 tra cui la fine di settembre individuata dal Ministro De Vincenti quella per la firma del Cis (Contratto istituzionale di sviluppo), indicata come la cornice operativa per tutti gli interventi.
C’è in proposito un’indagine presentata nei giorni scorsi da Confcommercio che ci sollecita a fare di più e meglio perché dopo alcuni anni di difficoltà, cresce il clima di fiducia delle imprese culturali e creative in quanto migliorano sia l’andamento economico che i ricavi. Le due indicazioni principali dell’indagine da cogliere che trovano terreno fertile in vista di Matera 2019 sono: tre imprese su quattro lamentano il costo della burocrazia e le politiche pubbliche inadeguate; per l’86,1% delle imprese è importante che ci sia una maggiore interconnessione tra promozione turistica e attività culturali. Sono ulteriori sollecitazioni a promuovere imprenditorialità turistico-culturale, basata sulla coesistenza tra l’offerta culturale pubblica e privata, liberandola di lacci e lacciuoli di cui quelli burocratici. Senza mai dimenticare che i turisti devono arrivare a Matera e in mancanza di treno – dice Castelluccio – l’aviosuperficie di Pisticci continua a rappresentare l’infrastruttura da privilegiare accelerando le procedure della nuova gara di affidamento in gestione e gli interventi-investimenti di adeguamento funzionale.