Finanziaria 2025, Ali-Lega delle autonomie locali: “Manovra Giorgetti-Meloni taglia 1,6 miliardi di euro agli enti locali. Blocco turnover al 75%”. Di seguito la nota integrale inviata dal direttore di Ali-Lega delle autonomie locali, Salvatore Adduce.
I numeri sono testardi. E così dopo gli annunci roboanti degli ultimi mesi, a svelare la realtà sono proprio i numeri della manovra finanziaria licenziata dal Governo Meloni nei giorni scorsi. A pagare il conto saranno in particolare gli Enti Locali, Comuni, Province e anche le Regioni e quindi “giù per li rami” (Purgatorio – VII, 121) fino ai cittadini che saranno colpiti dai tagli inferti alle loro comunità. Ma veniamo appunto ai numeri. La manovra Giorgetti-Meloni prevista nella Legge di Bilancio dello Stato per il 2025 prevede un taglio secco di 4 miliardi di euro nel triennio, con 570 milioni per il 2025, di cui 140 milioni saranno a carico di Comuni Province e Città Metropolitane, che saliranno a 290 milioni dal 2026 al 2028 e a 490 milioni nel 2029. I Comuni da soli sono chiamati a sobbarcarsi un onere di 1 miliardo e trecento milioni di euro tramite tagli che vanno a sommarsi a quelli che abbiamo già segnalato l’anno scorso. E se a questi sommiamo anche il taglio alle spese per investimenti, il costo complessivo per il 2025 raggiunge la cifra complessiva di 1,6 miliardi. Non è dato sapere, inoltre, quali saranno gli effetti del taglio ai Ministeri che come spesso accade finiranno per ripercuotersi pesantemente sugli Enti Locali. Ma non è finita ancora. La manovra Giorgetti-Meloni prevede il blocco per il 75% del turnover del personale che va in pensione che finirà per indebolire ulteriormente le amministrazioni locali già in affanno proprio sul versante del personale. Entrando più nel dettaglio vogliamo qui richiamare il taglio del fondo per le piccole opere comunali, la riduzione dei contributi per investimenti in rigenerazione urbana e progettazione, e il ridimensionamento del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. A partire dal 2029, il fondo per investimenti a favore dei comuni subirà una drastica riduzione di 2,1 miliardi di euro all’anno, fino al 2034. Gli effetti di questa manovra, dunque, si faranno sentire pesantemente a partire dal 2025 e per i prossimi dieci anni. La nostra Associazione sarà in prima linea per contrastare e proporre cambiamenti al progetto di legge di Bilancio, auspichiamo che il Parlamento tenga conto delle nostre proposte e ponga rimedio a questo disastro.