Fine stato di emergenza, Consigliere regionale Coviello (Fratelli d’Italia): “Lecito porsi domande sull’impatto di alcuni provvedimenti in termini di salute pubblica”. Di seguito la nota integrale.
«Oggi termina lo stato di emergenza, anche l’Italia è pronta a voltare pagina e ad approcciare diversamente quella che viene definita ormai una coda della pandemia», lo afferma il capogruppo di FdI in Consiglio regionale, Tommaso Coviello. «Non bisogna ergersi a professori di virologia da bar e ad esperti di emergenze epidemiologiche, ma è lecito e razionale domandarsi: sulla scorta delle esperienze di altri Paesi europei e dell’evidenza scientifica, qualcosa poteva essere gestito diversamente? Certamente si. È lecito domandarsi – prosegue Coviello – in termini di salute pubblica quale impatto hanno avuto alcuni provvedimenti e alcune misure di questi mesi? L’impatto economico, purtroppo, è noto: la Federazione pubblici esercizi – per esempio, ma il discorso potrebbe essere esteso per numerose altre categorie – ha certificato che tra il 2020 e nel 2021 in Italia hanno chiuso circa 45mila fra bar e ristoranti, numeri solo parzialmente compensati dall’iscrizione nei due anni della pandemia al registro delle imprese di 18.132 società che operano nel settore della somministrazione al pubblico di cibo e bevande. La stessa Federazione ha stimato una perdita di circa 57 miliardi di euro e 194mila posti di lavoro andati in fumo. Numeri drammatici, numeri che dimostrano anche un fallimento nel sostegno e nei ristori alle imprese. Un modello, quello italiano, che non è stato certamente di successo e che non è stato replicato altrove. Il super green pass? Ha mortificato giovanissimi, giovani, studenti e lavoratori, ha causato irrimediabili discriminazioni e non ha creato luoghi sicuri con la certezza di ritrovarsi tra persone non contagiose. Colgo l’occasione per ringraziare il Generale Figliuolo per l’impegno profuso in circa un anno, per la svolta logistica ed organizzativa – di concerto con le Regioni – per predisporre la campagna vaccinale. Non bisogna mai dimenticare, infine, gli sforzi di tutto il personale medico e paramedico, dei volontari e di chi ha in qualche modo aiutato le persone in difficoltà, inizia oggi – conclude il capogruppo di FdI – una nuova fase ed un calendario di alleggerimento di alcune restrizioni, l’obiettivo prioritario è una vera ripartenza economica».