“I nostri ragazzi hanno tempo sino al 4 novembre prossimo per candidarsi ad uno degli appena 79 posti previsti in Basilicata per il Servizio Civile in attuazione del bando 2013, non a caso, battezzato il peggiore da quando è stato istituito il Servizio Civile nel nostro Paese, per un totale di 15.466 volontari, il numero più basso in assoluto, oltre che per la tempistica tenuto conto che i progetti sono stati presentati dai Comuni e dai soggetti che ne hanno titolo nell’ottobre 2012”. A sostenerlo è il capogruppo di SEL in Consiglio Regionale Giannino Romaniello riferendo che i 79 posti da noi sono così ripartiti: 10 Gruppo Lucano Protezione Civile; 5 per ciascun Comune di Lagonegro, Tito, Viggianello, Lauria, Castelgrande, Nova Siri, ed ex CM Alto Basento; 5 Centro Padri Trinitari, Farcopim ; 4 per ciascun Comune di Sant’Angelo Le Fratte, Balvano, Vietri di Pz, Picerno, Rivello; 4 Ada – Assistenza Domiciliare Anziani.
“Accade per la consueta miopia della classe dirigente italiana – aggiunge Romaniello – che ogni anno il Servizio Civile è a rischio. Ogni anno i servizi di assistenza coperti perdono la necessaria continuità e copertura. Ogni anno lo Stato lascia soli per mesi, milioni di italiani assistiti, direttamente o indirettamente, dai volontari del SCN. Servirebbe una riforma generale che copra anche molte delle criticità lasciate scoperte: l’accesso degli stranieri, la cronica mancanza di fondi, il caos e l’incertezza che rendono instabile e precario il servizio. È in atto – denuncia il capogruppo SEL – una burocratizzazione del Scn, di cui ne fanno le spese i giovani in primo luogo, che anziché investire sull’anno di servizio civile devono trovare altre strade, ma anche gli enti, perché le persone che lavorano sui progetti si trovano davanti a sé una sosta forzata, e non sempre sono ricollocabili. Come se ciò non bastasse, seguendo i tempi di riapertura dell’accreditamento e i relativi 180 giorni di tempo per valutare le pratiche, si arriva già a dicembre 2014, ciò significa che necessariamente il bando successivo a quello imminente non vedrà la luce prima di gennaio 2015, ovvero anche l’anno prossimo si salterà la chiamata che finora era almeno annuale.
Questo Governo che ha respinto l’emendamento SEL per prevedere almeno 30mila posti nel 2013, in particolare – dice il capogruppo SEL – sta dimostrando di avere tra le sue priorità più spese militari, che non quelle per il servizio civile e la cooperazione internazionale. Il Governo infatti ha deciso di assegnare al servizio civile solo 1,5 milioni di euro per il 2013, uno stanziamento ridicolo visto che in 6 anni il fondo per il servizio civile è stato tagliato di 220 milioni di euro. L’emendamento SEL chiedeva invece di aumentare a 15 milioni per il 2013 e a 50 milioni per il 2014 i fondi per il servizio civile nazionale cambiando anche le coperture finanziarie evitando così di prendere le risorse dal fondo per l’otto per mille. Con questo emendamento avremmo potuto mettere a bando altri 2.500 posti per i ragazzi e le ragazze nel 2013 e altri 8.500 nel 2014. La verità – conclude Romaniello – è che questo governo e la sua strana maggioranza hanno più a cuore gli F-35 che il servizio civile”.
FLORIO (CD), NEL MATERANO FLOP DEL BANDO NAZIONALE SERVIZIO CIVILE
“Solo 5 posti presso il Comune di Nova Siri per la provincia di Matera segnano il “flop” del bando nazionale 2013 del Servizio Civile”: è il commento della dirigente regionale del Centro Democratico Rossana Florio per la quale “nessuno intende disconoscere l’impegno del ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, cui è stata affidata la delega al servizio civile, operativa solo dallo scorso 31 agosto, dopo le dimissioni di Josefa Idem, che si è dovuta scontrare contro l’atteggiamento del Ministro all’Economia Saccomanni che le ha negato risorse adeguate. Ma resta la profonda amarezza perché i nostri giovani avevano riposto non poche aspettative che andranno fortemente deluse. L’unica novità comunicata dal ministro riguarda il fondo da dedicare al Scn per il prossimo triennio per 120 milioni di euro per ciascuno dei tre anni. Una cifra utile a far partire almeno 20mila giovani all’anno. Spetta ai nostri Comuni, come ai soggetti di volontariato sociale del Materano che hanno titolo per presentare progetti, recuperare questa annualità ormai andata persa. Sul Governo invece è riversata ogni attesa tenuto conto che il Dipartimento Nazionale Giovani e Servizio civile è inserito in Youth Guarantee, il programma europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. E’ inoltre da anni che enti e volontari attendono la riforma legislativa del Scn, nato nel 2001, ma finora ogni mozione parlamentare, presentata nel tempo da esponenti di diversi partiti politici, è rimasta al palo. Specie nel settore socio-assistenziale anche nel Materano – continua la dirigente del CD – abbiamo assoluto bisogno di progetti ed azioni del volontariato sociale e il Scn è un’ottima opportunità da non sprecare”.