L’ex assessore alla programmazione del Comune di Matera, Enzo Acito, in nota risponde all’assessore regionale Carmine Castelgrande e chiarisce chi ha fatto le scelte dei fondi comunitari destinati al Comune di Matera. Di seguito la nota integrale.
Il video-spot di Bonafede su Battisti.”Una giornata che difficilmente dimenticheremo!”. C’è un asse tra il Ministro della Giustizia e l’assessore regionale alle infrastrutture?
Quasi tutti inorriditi e disgustati dal video choc, inutile, vanaglorioso ed auto celebrativo, del ministro Bonafede su Battisti.
Noi, però, nella nostra piccola realtà regionale, riusciamo a fare altrettanto per molto meno, in termini di risultati raggiunti.
Non video, ma sempre pura propaganda per meriti non ascrivibili a chi se ne vanta.
Leggo che l’assessore regionale Castelgrande enfatizza presunti meriti della Regione sul finanziamento delle infrastrutture per Matera 2019.
Certo, siamo nell’ anno delle feste e dei divertimenti, della musica assordante e dei fuochi d’artificio, nell’ anno di Matera Capitale, per cui ognuno, di quelli che occupano i posti che contano, si sente legittimato a prendersi una fetta della torta della riconoscenza, anche se non ha avuto neanche il tempo e il merito di spegnere le candeline.
Ma prima di scrivere che la Regione ha reso disponibili risorse per affrontare la sfida di Matera 2019, per rendere la Città dei Sassi accogliente ed inclusiva, forse sarebbe il caso di chiarire qualche passaggio.
Le opere che cita l’assessore regionale sono quelle che, per la gran parte, sono inserite nell’ITI, Investimenti Territoriali Integrati, cioè i Fondi Comunitari destinati alla città di Matera già nella programmazione 2014-2020, la cui destinazione è stata decisa, punto per punto, dalla giunta e dal consiglio comunale di Matera.
Prendersi gli applausi, come assessore della regione Basilicata, pur non avendo fatto alcuna scelta che, invece, è stata della giunta e del consiglio comunale di Matera, fa ritornare alla mente, in piccolo sia nel senso positivo che negativo, il filmato del ministro Bonafede che passerà alla storia come il campione mondiale della appropriazione indebita per meriti non suoi.
Ma quello che sconcerta è il silenzio dei primi attori, degli assessori e dei consiglieri comunali che hanno deciso, dopo lunghi ed estenuanti dibattiti in più sedute di consiglio comunale, come destinare le risorse comunitarie, toccando diversi ambiti come economia e innovazione, accessibilità e accoglienza, cultura e ambiente, welfare e sport.
Circa 40 milioni di fondi strutturali comunitari destinati a Matera tramite, ma solo tramite, la Regione Basilicata, approvati in consiglio comunale il 1 settembre 2018 dopo una fase di programmazione durata più di un anno.
40 milioni di euro rivenienti dal Fesr (fondo europeo di sviluppo regionale) per consolidare il ruolo di Matera come attrattore turistico culturale, puntando sull’ innovazione, sulla qualità dello spazio urbano e sulla valorizzazione del capitale sociale, culturale e ambientale della città.
Ma il silenzio del Sindaco, degli assessori, precedenti ed in carica, e dei consiglieri pesano più dell’ enfasi insita nella appropriazione indebita dei meriti.
Si impara ogni giorno: dal rumore fastidioso ed assordante della politica piena zeppa di appropriazione indebita al silenzio, rassegnato e complice, di chi invece ha preso le decisioni, nel bene o nel male, mettendoci il lavoro, la testa, la faccia, il cuore e le responsabilità.
Anche io sono rimasto sconcertato dal silenzio assordante dei consiglieri regionali materani dopo le sconcertanti dichiarazioni di costui in merito a quanto fatto per Matera 2019!!! Cialtroni tutti!!!
Chapeau Enzo, “pane al pane e vivo al vino”, un omaggio alla antica saggezza e cultura d’altri tempi contadina e nobile, per invitare alla sincerità e alla schiettezza e per rimuovere ciò che è rappresentato con ambiguità e inganno con l’aggravante della cognizione di causa. Farebbe molto piacere a me e a molti nostri cittadini culturali stanziali (residenti, non “temporanei mordi e fuggi”) se “la musica assordante e i fuochi d’artificio” di Matera Capitale, fondati sul “Trionfo di Bacco e Arianna” carnascialesco “Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia chi vuol essere lieto, sia, di doman non c’è certezza” hanno distratto fondi ( e quanti) da altre misure inderogabili e improcrastinabili quali le politiche sociali, quelle per i disabili, i servizi alla persona, la solidarietà sociale, l’edilizia popolare, …..
Enzo, premetto che non entro nel merito perchè escluse poche cose per il resto saranno interventi che si discuteranno e si realizzeranno con la nuova amministrazione comunale. Questa dopo qualche taglio di nastro è finita! I fondi europei 2014/2020 li dovremo rendicontare per il 2023 e prima nel 2021 si provvederà a stornarli e riassegnarli, quindi dal 2020 c’è tutto il tempo per fare quanto bisogna fare. Premesso questo non capisco perchè perdi tempo con due peracottari alias Franconi e Castelgrande?