“La Commissione europea è stata in contatto anche con le autorità italiane competenti per ottenere chiarimenti sulla questione sollevata dagli eurodeputati del M5S Piernicola Pedicini e Laura Agea”. Il caso del bando PSR Regione Basilicata 2014-2020 – Misura 19 Sviluppo Locale Leader è ancora un mistero. Piernicola Pedicini e Laura Agea avevano presentato un’interrogazione alla Commissione europea sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: “L’Uci (Unione Coltivatori Italiani) della Basilicata ha partecipato al bando presentando il progetto “Spai, sviluppo partecipative aree interne – Antica Lucania” risultato primo nella graduatoria iniziale per poi scalare al secondo posto dopo che la giunta regionale della Basilicata ha deciso di modificare i criteri di approccio al Leader, a graduatoria già determinata, ribaltando in maniera arbitraria il risultato e assegnando irregolarmente i fondi a un diverso soggetto”. L’illegittimità di tale azione è stata inoltre accertata dalla sentenza del Tar che ha accolto il ricorso dell’Uci rideterminando la graduatoria e ristabilendo quella originaria”. Da Bruxelles è arrivata la risposta di Phil Hogan, commissario europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale: “Il programma di sviluppo rurale (PSR) della Regione Basilicata è cofinanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale secondo il principio della gestione concorrente. In base al regolamento (UE) 1305/2013 l’autorità di gestione del programma di sviluppo rurale definisce una serie di criteri di selezione degli interventi che garantiscono la parità di trattamento dei richiedenti, un migliore utilizzo delle risorse finanziarie e una maggiore rispondenza delle misure alle priorità dell’Unione in materia di sviluppo rurale secondo una procedura trasparente e adeguatamente documentata. Gli Stati membri sono tenuti a garantire l’introduzione di efficaci modalità di esame dei reclami concernenti i fondi strutturali e di investimento” dice Hogan. “Avevamo visto giusto – afferma l’eurodeputato Piernicola Pedicini – sono stati elusi i basilari principi di trasparenza e imparzialità nella valutazione delle candidature adottando criteri discriminatori contrari ai principi di obiettività, correttezza e trasparenza nella gestione delle risorse finanziarie dell’Ue. Bisogna ora accertare tutte le responsabilità e cercare di risolvere la situazione al più presto: questo tipo di politica non può fermare lo sviluppo della Basilicata”.
Mar 07