Approvata il 25 luglio all’unanimità in Consiglio regionale della Basilicata la proposta di legge presentata dal consigliere Tommaso Coviello, capogruppo di Fratelli d’Italia, che disciplina il Fondo regionale per la transizione verde.
“La proposta di legge – spiega Coviello in una nota – intende, in applicazione della L. R. n. 35/2022, Assestamento del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2022-2024, disciplinare il Fondo per la Transizione Verde nel rispetto e in linea con gli interventi nazionali ed europei sul tema. La Commissione europea ha fatto del Green Deal europeo una priorità politica assoluta, con l’obiettivo di trasformare l’Unione in una società giusta e prospera, dotata di un’economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, che nel 2050 non genererà emissioni nette di gas a effetto serra e in cui la crescita economica sarà dissociata dall’uso delle risorse, senza lasciare indietro nessuno. Nell’ambito delle politiche unionali, la regione Basilicata già da tempo sta mettendo in atto misure volte a indirizzare le proprie politiche verso gli obiettivi del Green Deal, con varie misure attuative dei programmi della politica di coesione”. Per Coviello: “In tale contesto si inserisce questa proposta di legge che ha l’obiettivo di cogliere l’oramai improcrastinabile esigenza di tutelare l’ambiente con concrete misure di intervento, garantendo alle future generazioni quello sviluppo sostenibile tanto auspicato assurto, peraltro, a principio costituzionale con la recente Legge Costituzionale n. 1/2022 modificativa dell’art. 9 Cost. In concreto – continua Coviello – questa proposta guarda alle imprese della nostra Regione attraverso l’istituzione del “Fondo Regionale per la Transizione Verde” con cui supportare finanziariamente la transizione energetica nonché l’efficientamento e il risparmio energetico del sistema produttivo, mediante: -aiuti per la riduzione e l’eliminazione delle emissioni di gas a effetto serra, anche attraverso il sostegno a favore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica; -aiuti per il miglioramento delle prestazioni energetiche e ambientali delle strutture aziendali; -aiuti per studi o servizi di consulenza in materia di clima, tutela dell’ambiente ed energia. L’obiettivo – conclude – è quello di dare dei margini di intrapresa alle aziende per consentire loro di liberare risorse proprie da investire per il perseguimento di quella rivoluzione verde e transizione ecologica che rappresenta uno dei pilastri del progetto Next Generation EU e costituisce una direttrice imprescindibile dello sviluppo futuro”.