Forza Italia Giovani di Matera attacca il Movimento 5 Stelle Matera: “La Metamorfosi del M5s di Matera: come passare da millantatori del cambiamento a fautori del più nefasto dei nepotismi e dell’incapacità amministrativa”. Di seguito la nota integrale.
L’elezione del Sindaco Domenico Bennardi, il cui mandato ha raggiunto oramai i fatidici 100 giorni di transizione,
aveva portato moltissimi cittadini, eccetto noi, a credere per davvero che la comunità potesse vivere per davvero una stagione del “cambiamento”, soprattutto nei metodi e nei modi di intendere l’amministrazione della cosa pubblica.
Sui palchi, avevano assicurato: trasparenza e terzietà nell’azione amministrativa,
discontinuità rispetto al recente passato, ridimensionamento della spesa pubblica ed avvicinamento dei cittadini all’amministrazione pubblica.
Riascoltare a distanza di pochi mesi le parole con cui Bennardi e la sua coalizione hanno ottenuto la fiducia dei cittadini, illudendo quanti speravano nel rinnovamento,
è di fatto il primo grande fallimento del governo cittadino.
È molto semplice annunciare
il libro dei sogni quando si è mossi dall’obiettivo di conseguire consensi, è molto più difficile tramutare in azioni concrete le aspirazioni dei cittadini.
Ebbene, tornando ai fatti, crediamo che quest’amministrazione abbia già mostrato il suo orizzonte, mostrandosi capacissima nella spartizione degli incarichi e delle nomine, molto meno nella capacità di governare la città all’insegna della meritocrazia e della trasparenza.
Quando, in campagna elettorale il sottosegretario di Stato al Mise asseriva che il Sindaco Bennardi avrebbe utilizzato quale criterio ultimo l’interesse dei cittadini ed il risparmio di cassa dei danari pubblici, aveva già in mente un ruolo di primo piano nell’organigramma amministrativo riservato a noti attivisti del Movimento che, a parità di titoli, sono risultati assai meno meritevoli rispetto alle scelte effettuate che hanno di fatto illuso centinaia di giovani materani i-per qualificati?
Se Cencelli(DC) potesse dare un giudizio al Sindaco Bennardi e ai partiti che lo sostengono quanto a capacità di saper dividere proporzionalmente al peso specifico di ognuno, certamente non esiterebbe nell’accordare il massimo dei voti a codesta amministrazione.
Ma non avreste dovuto rinnovare la politica locale nel segno della discontinuità?
Ci aspettavamo una gestione non all’altezza della nostra storia nelle scelte e nella visione politica e programmatica della città, ma obiettivamente forse noi non eravamo in grado di immaginare che avreste compiuto determinazioni di una gravità assoluta: la supremazia delle bugie al cospetto della verità, il trionfo dell’arroccamento rispetto al cambiamento.
Ci avete sorpreso, ma in peggio.
Al di là degli aspetti politici, al cui giudizio ci penseranno i cittadini,
la pubblica amministrazione è una cosa seria, e le leggi ed i regolamenti che ne disciplinano il funzionamento, assumono un ruolo di supremazia rispetto alla volontà politica.
Comprendiamo, purtroppo,
sia difficile per alcuni esponenti del governo cittadino comprendere che la Casa Comunale è così detta perché “casa di tutti i cittadini” e non già azienda privata ove le scelte vengono attuate in maniera discrezionale,
ma ci chiediamo se in questi mesi sia stata sempre rispettata la legge oppure no.
Noi, guardando i fatti e gli atti, custodiamo dei legittimi dubbi.
Come movimento
Giovanile di Forza Italia siamo fieri ed orgogliosi del lavoro posto in essere con assoluta trasparenza e nell’esclusivo interesse della città dal gruppo consigliare azzurro, guidato ottimamente da Nicola Casino, la cui azione politica è risultata decisiva forse per evitare errori ancora più grossolani e per tenere sempre in alto i valori della legalità e della trasparenza.
Sindaco le chiediamo un cambio di passo immediato se ne è capace.
Si occupi dei problemi reali della nostra gente, proponga soluzioni per la migrazione delle nostre menti migliori, dia risposte al comparto produttivo, economico e turistico
Si occupi delle prospettiva futura di città.
La smetta di chinare il capo dinanzi alle prebende elettorali dei partiti che forse gli hanno affidato un compito per cui non si sta, sino ad ora, dimostrando all’altezza.
Meritiamo di meglio.